Concetti Chiave
- Giosuè Carducci, nato nel 1835 a Valdicastello, attraversa cinque fasi nella sua vita letteraria, iniziando con un forte classicismo e un senso romantico e nazionalistico.
- Carducci diventa professore di letteratura italiana a Bologna nel 1860, avvicinandosi al socialismo e criticando la chiesa e la politica attraverso la sua poesia.
- Nella maturità, si distacca dalle idee giacobine, avvicinandosi alla monarchia e scrivendo poesie più intime e autobiografiche, culminando con il Nobel per la letteratura.
- "Inno a Satana" del 1863 celebra il treno come simbolo del progresso e critica la chiesa, con un uso innovativo della metrica.
- In "Alla stazione in una mattina d’autunno", Carducci usa il treno per esprimere malinconia e ricordi d'amore, con un linguaggio classicistico e dettagli realistici.
Indice
Infanzia e adolescenza di Carducci
Nasce nel 1835 a Valdicastello. La sua vita si può dividere in 5 fasi:
Infanzia e adolescenza: entra nella scuola superiore di Firenze??, caratterizzata dal paesaggio della maremma e lettura dei classici nella biblioteca del padre.
Si dichiara “scudiero dei classici” e costituisce la società degli “amici perdenti”, momento di un classicismo letterario, fortemente caratterizzato da un senso romantico e nazionalistico.
Carriera accademica e impegno politico
Ottiene la cattedra di letteratura italiana presso l’università di Bologna dove si trasferisce dal 1860. Si avvicina al socialismo e introduce nelle sue poesie una polemica contro la chiesa, la monarchia e la corruzione politica. Pubblica le poesie di Levia gravia. Nel 1870 muore il figlio Dante e successivamente pubblica “Poesie”
Maturità e cambiamenti ideologici
Fase della maturità segnata da un abbandono delle idee giacobine e dall’avvicinamento alla monarchia. Da un punto di vista poetico è caratterizzato da poesie ispirate a temi più intimi e autobiografici, al motivo della storia e del paesaggio e dall’esperienza della poetica “barbara”.
Riconoscimenti e ultimi anni
Diviene senatore. In questo periodo scrive le sue poesie più retoriche ma anche intime perché turbato dall’imminente morte. Nel 1706 ottiene il premio nobel per le letterature e muore a Bologna nel 1707.
Odi barbare e innovazioni metriche
“Odi barbare” è una raccolta di 57 poesie iniziate nel 1873 e pubblicate in tre riprese. Carducci chiama “barbara” una metriche che, pur cercando di imitare lo stesso ritmo di quella greco latina risulta rozza. Quello classico è un sistema fondato sulla metrica quantitativa e sulla successione di sillabe lunghe e brevi, quello italiano su una metrica sillabo-accentuativa.
Celebrazione del progresso e critica alla chiesa
Il giovane Carducci anticonformista e polemico contro la chiesa compie una celebrazione entusiastica del treno come simbolo (positivo) del progresso contro la chiesa accusata di essere chiusa, retrograda che impedisce il progresso.
Metrica: quartine di quinari sdruccioli e piani alternati. I versi piani sono in rima. Schema metrico: abcb
Parole chiave:
Vs. 170: si sferra indica il rumore ferroso del treno
Vs. 184: il grido indica la sirena delle locomotive
Vs. 186: l’alito spande rappresenta il fumo che esce dal treno
Descrizione del treno e malinconia
Una dozzina di anni dopo la prospettiva è già cambiata..
Qui il treno è presentato nei suoi particolari realistici ma in un linguaggio classicistico come mostro. I motivi principali sono la malinconia del poeta per la partenza in una mattina d’autunno della donna amata, Lidia, una figura eterea e silenziosa nel testo. Si dive in tre parti:
Partenza della donna alla stazione in un giorno autunnale di pioggia
Rievocazione per contrasto di una situazione del passato, i giorni estivi trascorsi con lei
Poeta che dopo aver accompagnato la donna torna solo a casa con l’intento di abbandonarsi alla noia e di rifugiarsi nella sua malinconica esistenza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le fasi principali della vita di Carducci?
- Qual è stato l'impatto della carriera accademica di Carducci?
- Come si caratterizza la fase di maturità di Carducci?
- Cosa rappresentano le "Odi barbare" di Carducci?
- Qual è il simbolismo del treno nelle opere di Carducci?
La vita di Carducci si divide in cinque fasi: infanzia e adolescenza, carriera accademica e impegno politico, maturità e cambiamenti ideologici, riconoscimenti e ultimi anni.
Carducci ottenne la cattedra di letteratura italiana all'università di Bologna, avvicinandosi al socialismo e introducendo nelle sue poesie una polemica contro la chiesa e la corruzione politica.
La maturità di Carducci è segnata dall'abbandono delle idee giacobine, un avvicinamento alla monarchia e poesie ispirate a temi più intimi e autobiografici.
Le "Odi barbare" sono una raccolta di poesie che introducono una metrica "barbara", cercando di imitare il ritmo greco-latino, ma risultando rozza rispetto alla metrica italiana.
Il treno è celebrato come simbolo del progresso, in contrasto con la chiesa, vista come retrograda e ostacolante il progresso. Tuttavia, in seguito, il treno è descritto con malinconia, legato alla partenza della donna amata.