Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La poesia "Nevicata" di Carducci, scritta nel 1881, è l'ultima delle Odi barbare e si compone di cinque distici ricchi di figure retoriche.
  • Il tema principale è la morte imminente, rappresentata attraverso un paesaggio invernale silenzioso e malinconico, specchio dello stato d'animo del poeta.
  • La poesia è divisa in due parti: la prima descrive un mondo esterno ovattato e nostalgico, mentre la seconda esplora il mondo interiore del poeta.
  • Le immagini del silenzio e del freddo suggeriscono l'analogia con una realtà passata e presagiscono il riposo finale, mentre le campane richiamano l'oltretomba.
  • Il poeta invita il suo cuore a rinunciare alle illusioni della vita, accettando con serenità l'arrivo della morte come un ultimo viaggio verso il silenzio e l'ombra.

Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinereo: gridi,

suoni di vita più non salgono da la città,

non d’erbaiola il grido o corrente rumore di carro,

non d’amor la canzon ilare e di gioventù.

Da la torre di piazza roche per l’aere le ore

gemon, come sospir d’un mondo lungi dal dì.

Picchiano uccelli raminghi a’ vetri appannati: gli amici

spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.

In breve, o cari, in breve – tu càlmati, indomito cuore –

giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò.

Parafrasi

Indice

  1. Parafrasi della poesia
  2. Analisi della lirica
  3. Temi e struttura

Parafrasi della poesia

La neve fiocca lentamente venendo giù dal cielo grigio: le grida

simbolo della vita non salgono più dalla città.

Non si sente né il grido della fruttivendola, né l’abituale rumore del carro

e nemmeno il canto lieto dell’amore e della giovinezza.

Dalla torre della piazza il suono affievolito delle ore

geme, come una voce lamentosa di un mondo distante dalla vita giornaliera.

Gli uccelli senza meta sbattono le ali contro i vetri appannati: sono le anime

di coloro che mi furono amici ritornano, mi osservano e mi chiamano.

Fra poco, o cari, fra poco–tu tranquillizzati o cuore che non sai rassegnarti -

verrò sotto terra nel silenzio e riposerò all’ombra

Analisi della lirica

La lirica, composta nel 1881, chiude le Odi barbare.

Si compone di cinque distici in cui sono presenti diverse figure retoriche quali l’enjambement, l’ipallage, l’anafora, il chiasmo, la similitudine e l’anastrofe.

Temi e struttura

Il tema dominante è quello della morte incombente.

Il poeta ci descrive un paesaggio invernale, dove tutto è silenzio e che si accorda bene con lo stato d’animo del poeta, cosciente ormai di essere arrivato alla fine della vita.

Il componimento può essere diviso in due parti: i primi tre distici e gli ultimi due, il cui legame è costituito dal 6 ° verso.

La prima parte rappresenta l’ovattato mondo esterno, avvolto nella malinconia e nel freddo, fatto di una realtà che non esiste più e quindi con delle immagini che funzionano da analogia e da presagio.

Le parole sono cariche di suggestione come “Lenta” posta all’inizio del primo verso o la ripetizione di “non” al 3° e al 4°. I ritmi e le voci della vita sono negati.

La seconda parte, invece ci trasporta nel mondo interiore del poeta, un mondo che è distante dalla vita quotidiano; il suono lamentose delle campane del 6° verso ci conduce in questo passaggio dall’“esterno” verso “l’interno” perché ricorda l’oltretomba. Gli uccelli che sbattono le ali contro i vetri appannati sono il simbolo di coloro con cui il poeta era legato di affetto e che si mostrano per sollecitare l’ultimo viaggio. Al termine, il poeta rivolge un appello al suo cuore perché abbandoni le speranze della vita e le illusioni perché è giunta l’ora di attendere con serenità il riposo della morte nel silenzio e nell’ombra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia?
  2. Il tema dominante è quello della morte incombente, descritto attraverso un paesaggio invernale silenzioso che riflette lo stato d'animo del poeta.

  3. Come è strutturata la poesia?
  4. La poesia è composta da cinque distici e può essere divisa in due parti, con il 6° verso che funge da legame tra l'esterno ovattato e il mondo interiore del poeta.

  5. Quali figure retoriche sono presenti nella lirica?
  6. La lirica contiene diverse figure retoriche, tra cui l’enjambement, l’ipallage, l’anafora, il chiasmo, la similitudine e l’anastrofe.

  7. Cosa simboleggiano gli uccelli che sbattono le ali contro i vetri appannati?
  8. Gli uccelli simboleggiano le anime degli amici del poeta, che ritornano per osservare e chiamare il poeta verso l'ultimo viaggio.

Domande e risposte

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