Concetti Chiave
- Il termine "giambo" è associato alla poesia sarcastica e derisoria, con riferimenti etimologici incerti legati al verbo latino "iapto" e alla figura mitologica Iambe.
- I poeti giambici come Archiloco sono noti per l'uso del giambo e dell'epodo, una forma poetica di invettiva e critica sociale.
- Carducci utilizza la raccolta "Giambi ed Epodi" per esprimere la delusione verso il decadimento degli ideali risorgimentali e la questione romana.
- Il dualismo tra il registro elegiaco-celebrativo e quello satirico-infamante caratterizza l'opera, celebrando eroi patriottici come Vincenzo Caldesi.
- Carducci critica l'ipocrisia della classe politica italiana, contrapponendo la loro mancanza di impegno al sacrificio di figure eroiche come Caldesi.
Indice
Origine del termine giambo
L’origine del termine giambo non è in realtà conosciuta, anche se le paretimologie degli autori greci antichi, vanno tradizionalmente a collocare il suo principio etimologico a:
• Il verbo latino iapto, che significa scagliare o colpire
• Il nome della serva Iambe, la quale con le sue battute riuscì a far ridere Demtra, che gironzolava disperatamente nella speranza di ritrovare la figlia perduta e rapida da Ade, il dio dei morti
Carattere della poesia giambica
In entrambi i casi si fa però riferimento al tipico carattere della poesia giambica come volta all’invettiva sarcastica, allo scherzo però con una velatura di aggressione e derisione, i poeti giambici più conosciuti sono Archiloco, Senonide e Ipponatte.
Il primo sarebbe anche considerato l’inventore dell’epodo, ovvero il secondo verso di un distico, quindi una strofa composta da due persi.Carducci e la questione romana
Questa raccolta di Carducci presenta una matrice fortemente politica, in quanto l’autore si esprime chiaramente deluso dal rapido decadimento di tutti quegli ideali, come il patriottismo o le virtù morali, che avevano guidato l’uomo nel periodo del Risorgimento italiano. Carducci in particolare si sofferma sulla questione romana, ovvero il fatto che lo stato della Chiesa non fosse ancora parte del regno d’Italia e di conseguenza il fatto che la capitale non fosse ancora stata spostata a Roma, nonostante i vari tentativi attuati da Garibaldi. La raccolta appare dunque giocata su un duplice registro: quello elegiaco-celebrativo e quello satirico-infamante, in un episodio in particolare va a celebrare la figura di Vincenzo Caldesi, che si aveva coraggiosamente combattuto al fianco di Garibaldi.
Vincenzo Caldesi e il patriottismo
Tuttavia Vincenzo muore prematuramente durante la Breccia di Porta Pia e Carducci ricorda i suoi principi patriottici per cui si sarebbe anche mostrato favorevole a morire per dare al regno d’Italia la tanto attesa Roma, contrapposto però a questa sua devozione, si trova il senso di sdegno che l’autore prova per la classe politica italiana, che in apparenza condivide tutti questi ideali ma sul campo non mostra l’impegno paragonabile a quello di uomini come Caldesi.
Carducci custode delle memorie eroiche
Al centro di questo componimento si nota un sepolcro, di cui Carducci si elegge a custode, con l’obiettivo di ricordare tutte quelle memorie eroiche rinnegate dalla vigliaccheria e dall’ipocrisia altrui, l’autore propone infatti abilmente l’immagine di Caldesi come impressa in una statua eroica ma che, al confronto di un paese dove tutti piegano il capo schiacciati dalla vergogna, appare come l’unico veramente vivo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "giambo"?
- Qual è il carattere distintivo della poesia giambica?
- Come si esprime Carducci nella questione romana?
- Qual è il ruolo di Carducci come custode delle memorie eroiche?
L'origine del termine "giambo" non è conosciuta con certezza, ma le paretimologie degli autori greci antichi lo collegano al verbo latino "iapto" e al nome della serva Iambe.
La poesia giambica è caratterizzata dall'invettiva sarcastica e dallo scherzo con una velatura di aggressione e derisione, con poeti noti come Archiloco, Senonide e Ipponatte.
Carducci esprime delusione per il decadimento degli ideali del Risorgimento e critica la mancata inclusione dello stato della Chiesa nel regno d'Italia, celebrando figure come Vincenzo Caldesi.
Carducci si propone come custode delle memorie eroiche, ricordando figure come Caldesi e criticando la vigliaccheria e l'ipocrisia della classe politica italiana.