Concetti Chiave
- D'Annunzio partecipa attivamente alla storia politica italiana, inizialmente come deputato della destra storica, per poi passare alla sinistra.
- Durante la Prima Guerra Mondiale, D'Annunzio diventa un simbolo del nazionalismo italiano, partecipando come aviatore in azioni spettacolari.
- La beffa di Buccari vede D'Annunzio lanciare bottiglie di champagne su una flotta austriaca, dimostrando il suo spirito provocatorio.
- Il volo su Vienna è un atto di propaganda attraverso il lancio di volantini tricolore sulla capitale austriaca, aumentando la sua notorietà.
- La marcia su Fiume rappresenta un'occupazione simbolica con la creazione di un piccolo stato costituzionale e innovativo per l'epoca.
Indice
D'Annunzio e la politica
D’Annunzio vive nella seconda metà dell’800 e durante la prima guerra mondiale. Entra nella storia partecipandovi attivamente. La sua prima esperienza è come deputato della destra storica di cui si stanca ben presto passando nella sinistra. Il vero e proprio D’Annunzio storco si vede però durante la prima guerra mondiale, egli è un nazionalista e vuole vedere l’Italia libera, conquistatrice e vuole che il popolo lo scelga per questa conquista.
Imprese durante la guerra
Come sappiamo, per l’Italia la prima guerra è tragica, piena di sconfitte, D’Annunzio partecipa come aviatore e sono tre i grandi avvenimenti di cui è l’artefice:
- La beffa di Buccari: nella beffa di Buccari D’Annunzio provoca gli austriaci lanciando delle bottiglie di champagne su una flotta austriaca.
- Il volo su Vienna: nel volo su Vienna organizza una flotta aerea per sorvolare la città di Vienna lanciando volantini tricolore, parte scritto in tedesco e parte in italiano. I sette aerei partirono da Padova e giorni dopo su un giornale tedesco venne pubblicato un articolo a favore di Gabriele D’Annunzio.
- D’Annunzio decide quindi di armare un esercito di 2500 nazionalisti e va ad occupare la città, lì organizza un piccolo stato costituzionale con anche una costituzione: la carta del carnaro, in cui erano ammessi divorzi, le donne potevano votare ed essere elette e in cui si proclama la libertà totale, una svolta all’interno del secolo.
La marcia su Fiume
La marcia su Fiume: dopo i trattati di pace considerati ingiusti dagli italiani con Fiume ancora nelle mani degli austriaci.
D'Annunzio e il fascismo
Firmò successivamente il manifesto degli intellettuali fascisti non prendendone però la direzione.
E inoltre, una curiosità è che prima della marcia su Roma, Mussolini chiede a D’Annunzio una consulenza che però non fu possibile, siccome D’Annunzio non potette riceverlo perché caduto dalla finestra.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di D'Annunzio durante la prima guerra mondiale?
- Cosa rappresenta la marcia su Fiume nella storia di D'Annunzio?
- Qual è stata la relazione di D'Annunzio con il fascismo?
D'Annunzio ha partecipato attivamente come aviatore, orchestrando eventi significativi come la beffa di Buccari e il volo su Vienna, dimostrando il suo spirito nazionalista.
La marcia su Fiume è stata un'azione in cui D'Annunzio ha occupato la città con 2500 nazionalisti, creando un piccolo stato costituzionale e introducendo riforme come il diritto di voto per le donne.
D'Annunzio ha firmato il manifesto degli intellettuali fascisti ma non ha assunto un ruolo di leadership nel movimento, e non ha potuto incontrare Mussolini prima della marcia su Roma a causa di un incidente.