Concetti Chiave
- Il componimento fa parte della raccolta Alcyone e presenta una struttura di tre strofe di 8 versi endecasillabi senza rime, con assonanze irregolari.
- Il titolo "Stabat nuda Aestas" è un richiamo a Ovidio e il lessico utilizzato è ricercato, con una costruzione semplice delle frasi.
- Il testo descrive un inseguimento con connotazioni erotiche, ambiguo nell'interpretazione, con un "io" narrante che potrebbe essere poeta o fauno.
- La figura femminile è intravista tramite sensazioni uditive e visive, trasformandosi in un elemento naturale con la partecipazione della natura stessa.
- Il tema centrale è il panismo dannunziano, dove l'estate personificata si fonde con la divinità e l'inseguimento rappresenta un abbraccio con il divino.
Indice
Incontro nel bosco
Primamente intravidi il suo piè stretto
scorrere su er gli aghi arsi dei pini
ove estuava l'aere con grande
tremito, quasi bianca vampa effusa.
Le cicale si tacquero. Più rochi
si fecero i ruscelli. Copiosa
la resina gemette giù pe'fusti.
Riconobbi il colùbro dal sentore.
La chiamata dell'allodola
Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.
Scorsi l'ombre cerulee dei rami
su la schiena falcata, e i capei fulvi
nell'argento pallàdio trasvolare
senza suono. Più lunghi nella stoppia,
l'allodola balzò dal solco raso,
la chiamò, la chiamò per nome in cielo.
Allora anch'io per nome la chiamai.
Tra i leandri la vidi che si volse.
Come in bronzea mèsse nel falasco
entrò, che richiudeasi strepitoso.
Caduta tra sabbia e mare
Più lungi, verso il lido, tra la paglia
marina il piede le si tolse in fallo.
Distesa cadde tra le sabbie e l'acque.
Il ponente schiumò nei sui capegli.
Immensa apparve , immensa nudità.
Innanzitutto, scorsi il suo piccolo piede
sfiorare il suolo ricoperto di aghi secchi (=arsi) di pino,
dove l’aria ardeva (= estuava) e sembrava
tremare come una bianca vampata di calore.
Le cicale tacquero ed il rumore
dell’acqua dei ruscelli diventò meno chiaro. La resina
stillò (=gemette) abbondantemente lungo il tronco dei pini.
Riconobbi la presenza della biscia dall’odore che emanava (=sentore)
La raggiunsi nell’oliveto.
Vidi le ombre dei rami di olivo di colore verde-azzurro
proiettarsi sulla sua schiena sinuosa e i suoi capelli biondi
ondeggiare in silenzio al vento, fra le fronde argentate degli ulivi
sacri a Pallade Atena. Più avanti, fra le stoppie,
l’allodola balzò fuori dai solchi del campo ormai mietuto,
la chiamò, la chiamò per nome, volando in cielo.
Allora anch’io la chiamai per nome.
Vidi che, giunta fra gli oleandri, si voltò.
Come una spiga di color bronzo entrò nel falasco
che, dopo il suo passaggio, si richiuse con un secco strepito .
Più avanti, verso la spiaggia, il piede,
rimasto impigliato nelle alghe marine, si contorse.
Cadde distesa tra la sabbia e l’acqua del mare,
la brezza sollevò la schiuma delle onde che si mescolò ai suoi capelli.
Essa mi apparve immensa nella sua nudità.
Descrizione del componimento
Il componimento fa parte della raccolta Alcyone. Esso si compone di tre strofe di 8 versi senzarima, endecasillabi, ciascuna in cui sono presenti delle assonanze, distribuite in modo irregolare.
Il titolo è preso in prestito da Ovidio che nelle Metamorfosi, a proposito dell’estate scrive “Stabat nuda Aestas et spicea serta gerebat”. Il lessico è piuttosto ricercato (estuava, aere, vampa effusa, cerulee, pallàdio, trasvolare), mentre la costruzione della frase è piuttosto semplice e lineare. Ogni tanto troviamo delle metafore che servono per umanizzare la realtà.
Interpretazione del testo
Il testo descrive un inseguimento che poco a poco, con l’avanzare della lettura, acquista una connotazione erotica. Il testo è volutamente di ambigua interpretazione. L’ “io” che scrive potrebbe essere il poeta o un fauno. Il personaggio inseguito potrebbe essere una ninfa o una delle sue amanti.
L’immagine femminile, che assume il carattere di una preda, viene intravista dall’uomo e nella prima strofa essa si manifesta soltanto tramite sensazioni uditive (il camminare sugli aghi secchi dei pini, l’aria che sembra ardere, la voce dei ruscelli che si fa meno limpida, la resina emessa dal tronco dei pini che sembra piangere). Nella seconda e nella terza strofa, subentrano alcune sensazioni uditive (immagine dell’allodola che chiama la donna, il falasco che crepita). Piano piano, la donna si trasforma in un elemento naturale e la natura sembra partecipare a questo evento. Il soggetto raggiunge la sua preda in un oliveto, ma di lei cogliamo solo due dettagli: la schiena falcata dove fanno ombra i rami degli alberi e i capelli biondi. Dopo il grido-richiamo dell’allodola, la donna (o forse dea) riprende la sua corsa e si inoltra nel falasco per nascondersi dalle inside del suo inseguitore, ma, inciampando, cade e stesa per terra mostra tutta la sua nudità che fa pensare ad un amplesso amoroso. La donna-dea è l’estate personificata e trasformata in una divinità, esempio del panismo dannunziano, poiché la figura umana e le immagini paesaggistiche si fondono e la realtà viene vista in un’ottica antropomorfica e quindi rappresentata in una dimensione umana. L’inseguimento può essere interpretato come un tentativo di abbraccio con il divino seguito dalla volontà di annullarsi in esso.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del componimento "Incontro nel bosco"?
- Come viene descritta la natura nel componimento?
- Qual è il significato simbolico della donna nel testo?
- Quali elementi stilistici caratterizzano il componimento?
- Come si sviluppa l'inseguimento nel testo?
Il tema principale è un inseguimento che assume una connotazione erotica, con l'"io" narrante che potrebbe essere un poeta o un fauno, e il personaggio inseguito una ninfa o un'amante.
La natura è descritta in modo vivace e sensoriale, con immagini uditive e visive che umanizzano l'ambiente, come l'aria che sembra ardere e la resina che piange.
La donna simboleggia l'estate personificata e divinizzata, rappresentando un esempio del panismo dannunziano, dove la figura umana e la natura si fondono in un'ottica antropomorfica.
Il componimento è caratterizzato da un lessico ricercato, una costruzione semplice e lineare delle frasi, e l'uso di metafore per umanizzare la realtà.
L'inseguimento si sviluppa attraverso tre strofe, iniziando con sensazioni uditive, passando a immagini visive, e culminando con la caduta della donna, che rivela la sua nudità e suggerisce un amplesso amoroso.