DarioA06
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Concetti Chiave

  • La poesia "La pioggia del pineto" di d'Annunzio, composta nel 1902, è strutturata in 4 strofe di 32 versi ciascuna, con versi liberi che includono rime e assonanze.
  • Il tema principale è la fusione con la natura, dove il poeta e una donna, Ermione, vivono l'esperienza di divenire tutt'uno con l'ambiente circostante, simile a un'orchestra naturale.
  • La musicalità del componimento è evidenziata attraverso il suono della pioggia e altri elementi naturali, creando un effetto sinfonico che trasforma la parola in musica.
  • Nella prima strofa, d'Annunzio invita al silenzio per ascoltare i suoni del pineto, mentre nella seconda strofa si sottolinea l'orchestrazione naturale degli alberi attraverso la pioggia.
  • Nell'ultima strofa, la donna è completamente assimilata alla natura, simile a una ninfa, con un linguaggio che evidenzia la trasformazione delle sensazioni umane in elementi naturali.

Indice

  1. Composizione e Struttura della Poesia
  2. Musicalità e Panismo
  3. Entrata nel Pineto
  4. Orchestra della Natura
  5. Miracolo della Trasformazione
  6. Confronto con Leopardi

Composizione e Struttura della Poesia

La poesia viene composta nell'estate del 1902 (qualcuno dice 1903).

La poesia è composta da 4 strofe lunghe di 32 versi ciascuna. I versi sono liberi e comprendono ternari e novenari, ma soprattutto senari. Vi sono rime e assonanze. C'è l'immagine di d'Annunzio che sta per entrare nel bosco insieme ad una donna che ha il nome mitologico di Ermione (nella mitologia è la figlia di Elena e Menelao).

Domina su tutto il componimento una trama musicale data dal ritmo della pioggia che

cade incessante.

Musicalità e Panismo

Le 4 strofe sembrano essere organizzate come i movimenti di una sinfonia perché c'è una grande musicalità (i suoni della pioggia, il canto roco delle rane); c'è la sensazione di creare un'orchestra naturale.

È presente il virtuosismo metrico e la parola acquista un altro significato. È presente l'identificarsi con la natura, quindi il panismo diventare tutt'uno con la natura.

Entrata nel Pineto

Nella prima strofa d'Annunzio utilizza il verbo taci. Il verbo indica il momento in cui stanno per entrare: d'Annunzio, rivolgendosi alla donna, la invita tacere perché stanno per entrare nel pineto e la invita ad ascoltare non più parole umane, ma i suoni del pineto. Ora d'Annunzio non ascolta più le parole umane proferite dalla donna, perché ormai è già proteso a udire queste parole nuove, pronunciate dagli elementi della natura (come la pioggia, le foglie).

Mirti divini (vv.14-15) presso i greci questa pianta era sacra a Venere.

Silvani (vv.21)→sono entrati in contatto con la natura sono divenuti della stessa sostanza del bosco, della selva. Tamerici salmastre (vv.10-11)→arbusti sempreverdi che crescono sulle rive del mare (per questo sono salmastre ed impregnate di salsedine). Freschi pensieri (vv.26)→l'anima è rinnovata dalla pioggia e come la natura vegetale fa nascere dei pensieri più freschi.

Orchestra della Natura

Nella seconda strofa d'Annunzio usa il verbo odi per chiedere alla donna se sia o meno capace di ascoltare.

A partire dal vv.46, inizia l'orchestra: il pino ha un suono, diverso da quello del mirto, del ginepro ecc. Sono tutti strumenti suonati dalla pioggia. Il poeta e la donna vivono della stessa vita degli alberi. Iniziano a sentirsi parte della natura.

Dal vv.56 la donna appare come elemento della natura: il suo volto sembra una foglia molle, bagnato dalla pioggia e le sue chiome profumano come le chiare ginestre.

Crepitio (uv.36) onomatopea.

Il pianto (vv.43)→metafora è in realtà la pioggia.

Pianto australe (vv.43)→la pioggia è portata dal vento del sud, quindi australe.

Nella terza strofa d'Annunzio invita la donna ad ascoltare. Sono presenti allitterazioni e rime. Dopo vari suoni, dal vv.81 si ascolta solo la pioggia. Cicale aeree (vv.66) aeree perché cantano sugli alberi, e il loro suono si espande in tutta l'aria.

Argentea (vv.83)→ le gocce o sembrano fili che luccicano come argento oppure il termine si riferisce suono delle gocce di pioggia che purifica.

La figlia dell'aria (vv.89)→la cicala.

La figlia del limo (vv.91)→la rana.

Miracolo della Trasformazione

Nell'ultima strofa avviene un miracolo. La donna è diventata quasi una pianta, sembra uscita dalle cortecce degli alberi è come una ninfa del bosco. Il cuore nel petto è come una pesca non ancora colta, le sue palpebre sono come fronti d'acqua tra l'erba, i denti sono simili alle mandorle acerbe.

La vegetazione fitta so intreccia con le caviglie e le ginocchia. I due procedono senza una meta. L'ultima strofa si chiude con lo stesso verso della prima, ma c'è l'inversione dei soggetti.

Confronto con Leopardi

In questa poesia si avverte una vegetazione differente da quella del giardino sofferente di Leopardi: in quella di Leopardi c'è dolore, qui nel pineto d'Annunzio trova il piacere e si sente una creatura diventata parte della natura. D'Annunzio ha voluto creare questa sensazione tramite un linguaggio nuovo la pioggia dà il via all'orchestra la creatura da terrena, diventa parte della natura. Soprattutto nei vv.103-110 si avverte la fusione con la natura.

D'Annunzio si serve di una metrica particolare, dei versi liberi e alterna in maniera irregolare rime ed assonanze, necessarie per descrivere ciò che avverte quando entra nel pineto. È chiara la trasformazione della parola in musica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura della poesia di d'Annunzio?
  2. La poesia è composta da 4 strofe lunghe di 32 versi ciascuna, con versi liberi che includono ternari, novenari e soprattutto senari, arricchiti da rime e assonanze.

  3. Come viene rappresentata la musicalità nella poesia?
  4. La musicalità è rappresentata attraverso i suoni della pioggia e il canto delle rane, creando un'orchestra naturale che riflette il panismo e l'identificazione con la natura.

  5. Qual è il significato dell'entrata nel pineto?
  6. L'entrata nel pineto simboleggia il passaggio dall'ascolto delle parole umane ai suoni della natura, invitando a un'immersione totale nell'ambiente naturale.

  7. In che modo avviene il miracolo della trasformazione?
  8. La trasformazione avviene quando la donna diventa quasi una pianta, integrandosi completamente con la natura, simile a una ninfa del bosco.

  9. Come si confronta la poesia di d'Annunzio con quella di Leopardi?
  10. A differenza del giardino sofferente di Leopardi, nel pineto di d'Annunzio si trova piacere e fusione con la natura, espressa attraverso un linguaggio musicale e una metrica particolare.

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