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Concetti Chiave

  • D’Annunzio utilizza il romanzo "Il Fuoco" per esprimere il suo stile decadente attraverso paesaggi ricchi di dettagli descrittivi.
  • Il paesaggio, descritto con immagini retoriche, diventa protagonista, mentre i dialoghi tra i personaggi sono ridotti al minimo.
  • Il romanzo proietta il lettore in un passato settecentesco, creando un contrasto tra il lusso di allora e l'abbandono presente.
  • La decadenza è accentuata dai riferimenti alla morte e alla trasformazione delle ville in simboli di desolazione.
  • Le statue descritte rappresentano un legame con un passato mitologico, simbolo di un sogno antico e decadente.

Indice

  1. Il paesaggio decadente di D'Annunzio
  2. Le statue e il loro simbolismo
  3. Il passato e la decadenza

Il paesaggio decadente di D'Annunzio

Il decadentismo di cui D’Annunzio tanto annuncia e si fa promotore ed esponente, vede nel romanzo de “Il Fuoco” un vasto panorama di esempi in cui egli dimostra la sua grande capacità descrittiva che permette al lettore di proiettarsi all’interno di questi paesaggi umidi, grigi e malinconici. Un esempio fondamentale è presente in particolare nel terzo libro, quando i due protagonisti, ovvero Stelio Effrena e Foscarina Perdita, si trovano in calesse in una strada vicina al fiume Brenta, qui vengono proposte immagini come ville rinascimentali o barocche che vedono proiettate su di loro i segni del tempo, e diventano quindi per l’autore un grande spunto creativo.

Le statue e il loro simbolismo

Tanto che infatti, i dialoghi nella coppia in queste pagine risultano limitati, se non addirittura assenti, ed il vero e proprio protagonista diviene il paesaggio, che viene descritto tramite un ricorso frequente ad immagini retoriche come l’enumerazione o l’amplificazione, la cui applicazione risulta particolarmente evidente nella presentazione delle statue che popolano le ville:

    • Quando si parla della loro ubicazione, nelle fontane, pergole, portici, grotte

    • Quando si parla del loro colore, bianco, grigio, giallo, verde

    • Quando si parla dei soggetti che incarnano, Ninfe, Ore

    • Quando si parla del loro significato rappresentativo, ricchezza, potenza, voluttà

    • Quando si parla degli oggetti con cui vengono presentate, ghirlande, archi, saette

Il passato e la decadenza

Come spesso avviene però nei racconti dannunziani, il poeta non si limita semplicemente a descrivere un paesaggio, bensì proietta il lettore in un passato storico, in questo caso fatto dal settecento con i suoi abati, cicisbei, belletti, “pieni di musiche e di piaceri”. Società che però ora è completamente scomparsa e in questo passaggio dal passato al presente emerge dunque il carattere decadente del brano: dallo sfarzo ricco e spensierato, alla solitudine di spazi abbandonati. Stelio e Foscarina non fanno altro che sottolineare questa caratteristica, tanto che l’uomo dipinge la coppia come “due moribondi”. La decadenza viene anche evidenziata dal ricorso al tema della morte, ad esempio quando Foscarina invita il compagno a non parlare “con un fievole soffio, come se andasse per un sepolcreto”, ma anche successivamente quando le ville prendono le sembianze di un teschio con “orbite cieche e bocche senza denti” ma anche nelle statue, in quanto esse rappresentano dei personaggi mitologici “di un sogno ben più antico delle mani che le avevano formate e degli occhi che le avevano mirate”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del paesaggio nel romanzo "Il Fuoco" di D'Annunzio?
  2. Nel romanzo "Il Fuoco", il paesaggio decadente è il vero protagonista, descritto con grande capacità descrittiva da D'Annunzio, permettendo al lettore di immergersi in ambienti umidi, grigi e malinconici.

  3. Come vengono descritte le statue nelle ville nel romanzo?
  4. Le statue sono descritte attraverso immagini retoriche, evidenziando la loro ubicazione, colore, soggetti, significato rappresentativo e gli oggetti con cui sono presentate, come ghirlande e archi.

  5. In che modo D'Annunzio collega il passato alla decadenza nel suo racconto?
  6. D'Annunzio proietta il lettore in un passato storico ricco e spensierato, ora scomparso, evidenziando la decadenza attraverso la solitudine di spazi abbandonati e il tema della morte.

  7. Qual è il significato simbolico delle statue nel contesto del romanzo?
  8. Le statue simboleggiano ricchezza, potenza e voluttà, rappresentando personaggi mitologici di un sogno antico, sottolineando il tema della decadenza e del passaggio dal passato al presente.

Domande e risposte

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