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Concetti Chiave

  • "La pioggia nel pineto" di Gabriele D’Annunzio è una lirica che celebra la natura, ambientata in un bosco toscano durante un temporale estivo.
  • I protagonisti, il poeta e la sua amante Ermione, si immergono nella melodia naturale della pioggia, sentendosi parte integrante della natura circostante.
  • La struttura della poesia è libera, composta da 128 versi in quattro strofe, con una metrica variegata senza uno schema fisso.
  • A livello fonico, la poesia è una sinfonia musicale, con parole scelte per il suono, rime interne ed esterne, assonanze e allitterazioni.
  • La musicalità è accentuata da onomatopee e modulazioni di vocali, che evocano il suono della pioggia e degli elementi naturali.

La pioggia nel pineto è una celebre poesia scritta dal poeta Gabriele D’Annunzio. Si tratta di una lirica celebrativa della natura composta nei primi anni del Novecento, e appartenente alla raccolta di poesie intitolata “Alcyone”.

Indice

  1. La scena nel bosco
  2. Trasformazione e immersione
  3. Struttura e metrica
  4. Musicalità e suono

La scena nel bosco

La scena si svolge in un bosco, nei pressi del litorale toscano, quando i due amanti vengono colti da un fresco temporale estivo.

Il poeta passeggia con la sua donna Ermione sotto la pioggia estiva e la invita a tacere per ascoltare la musica delle gocce che cadono, prima rade, poi sempre più fitte sugli alberi e i cespugli; a questo suono si mescolano poi il canto delle cicale e il gracidare delle rane in lontananza.

Trasformazione e immersione

Le gocce, cadendo leggere sui rami e sulle foglie, creano una musica magica e orchestrale, destando odori e vita segreta nel bosco. Inebriati dalla pioggia e dalla melodia della natura, i due amanti si inoltrano sempre più nel fitto della vegetazione e, così circondati, coinvolti e immersi da una sinfonia di suoni, profumi e sensazioni sprigionati dalla pioggia, si sentono parte viva della natura che li circonda, fino ad immedesimarsi con essa stessa e a trasformarsi in creature vegetali. Il poeta paragona infatti il volto di Ermione a una foglia e i suoi capelli a una ginestra, definendola non bianca ma quasi fatta virente, cioè verde, come una pianta, e ne paragona i vari elementi del corpo ad altrettanti elementi naturali: il cuore a una pesca, gli occhi a delle fonti d’acqua sorgiva, i denti alle mandorle.

Questa meravigliosa trasformazione, questa immersione totale del poeta e di Ermione nel paesaggio naturale che li circonda è la "favola bella". Una favola perché si tratta di un'illusione momentanea, ma bella perché questo senso di comunione perfetta con la natura è fonte di serenità e di gioia.

Struttura e metrica

La poesia è composta da 128 versi divisi in quattro strofe di 32 versi ciascuna.

La metrica è totalmente libera, essa non è cioè soggetta ad alcuno schema tradizionale, infatti non rispetta un preordinato numero di sillabe. Si succedono versi brevi (ternari), ma anche quinari, senari, settenari, ottonari e novenari. Nella lirica compaiono persino versi trisillabi, composti cioè da una sola parola («lontane», «divini», «silvani», «leggieri»...). Evidente è dunque l’estrema frammentazione dei versi che tende a riprodurre la pluralità innumerevole di presenze e di voci che si affollano nella pineta sotto le fitte gocce di pioggia. I versi sono anche sciolti, perché non seguono uno schema metrico fisso di rime, infatti anch’esse ricorrono molto liberamente. Si nota la presenza di rime sparse (soglie/foglie), rime alternate (sparse/arse), rime baciate (irti/mirti), vi è anche una rima incrociata (fulgenti/accolti - folti/aulenti), e una rima interna allo stesso verso (e varia nell’aria/ più rade men rade).

Musicalità e suono

A livello fonico la poesia è una sinfonia musicale perché il poeta sceglie le parole non tanto per il loro significato quanto per il loro suono (caratteristica tipica del decadentismo e di D’Annunzio in particolare), per creare la suggestione di una musica.

(13 versi sono ripetuti uguali alla fine del componimento, dal 116 vi è infatti una sorta di ritornello, che fa pensare proprio a uno spartito musicale e a una sinfonia).

La musicalità della lirica è ottenuta grazie alla ricca trama di rime sia esterne che interne (umane v.4; lontane v.7; pianto/canto v.41, ecc.), di assonanze (parole...nuove v.5; illuse... illude v.31; stromenti / diversi vv.49-50), consonanze (secondo...fronde v.38), allitterazioni (piove...pini; ginestre...ginepri; tamerici salmastre ed arse dove torna il suono della –t- e della –s-;

d’arborea vita viventi/e il tuo volto ebro dove i suoni ripetuti sono –r- e –v-).

Si nota anche la presenza di onomatopee: gocciole, crepitio, crosciare (il suono delle parole richiama cioè il rumore della pioggia).

Inoltre, la modulazione fonica è data dalla variazione di timbri chiari delle “a” e di quelli cupi delle “o”. Il canto limpido delle cicale è reso con la predominanza della vocale a, mentre il suono più cupo e roco del canto delle rane è reso con il predominio delle vocali oscure o e u.

Inoltre, nella prima strofa prevalgono le i con le quali il poeta riproduce il ticchettio ancora sommesso della pioggia; nella seconda predomina prima il suono della a, poi quello delle o, per arrivare nella terza strofa all’accumulo delle sibilanti che riproducono il crosciare della pioggia (cresce...si mesce...crosciare...croscio).

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ambientazione della poesia "La pioggia nel pineto"?
  2. La poesia è ambientata in un bosco vicino al litorale toscano, dove i due amanti vengono sorpresi da un temporale estivo.

  3. Come si manifesta la trasformazione dei protagonisti nella poesia?
  4. I protagonisti si sentono parte della natura, trasformandosi in creature vegetali, con il poeta che paragona Ermione a elementi naturali come foglie e piante.

  5. Qual è la struttura metrica della poesia?
  6. La poesia è composta da 128 versi divisi in quattro strofe di 32 versi ciascuna, con una metrica libera e una varietà di versi di diverse lunghezze.

  7. In che modo la musicalità è ottenuta nella poesia?
  8. La musicalità è ottenuta attraverso una ricca trama di rime, assonanze, consonanze, allitterazioni e onomatopee, che creano una sinfonia musicale.

  9. Quali elementi fonici caratterizzano la poesia?
  10. La poesia è caratterizzata da variazioni di timbri vocalici, come le "a" chiare e le "o" cupe, e l'uso di suoni ripetuti per evocare il rumore della pioggia e il canto degli animali.

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