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Concetti Chiave

  • Franco Fortini, nato a Firenze nel 1917, ha cambiato il suo cognome da Lattes a Fortini del Giglio a causa delle leggi razziali.
  • Ha studiato Giurisprudenza e Lettere, ma si è rifugiato in Svizzera per sfuggire alle persecuzioni antisemite durante il regime fascista.
  • Coinvolto nella resistenza partigiana, ha sviluppato ideologie marxiste, mantenendo inizialmente un legame con il partito socialista.
  • Dopo i fatti d'Ungheria del 1956, si è distaccato dal partito socialista per unirsi alla "nuova sinistra" e ha scritto per "Il Manifesto".
  • Riconosciuto per il suo talento letterario e traduttivo, ha lavorato per Olivetti e tradotto autori come Flaubert, Proust e Goethe.

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Carriera Letteraria e Politica
  3. Collaborazioni e Riconoscimenti

Infanzia e Formazione

Franco Fortini viene comunemente considerato come uno dei più grandi autori italiani del secondo dopoguerra, è nato a Firenze nel 1917 da una famiglia molto abbiente, il padre era infatti un avvocato ebreo e da lui ereditò anche il cognome “Lattes”, a causa dell’introduzione delle leggi razziali quando lui era ancora un bambino, andò ad assumere il cognome della madre Emma, ovvero Fortini del Giglio. Seguendo le orme del padre, decise di seguire gli studi giuridici laureandosi in Giurisprudenza nel 1939 e poi anche in Lettere solamente qualche mese dopo, tuttavia poco dopo fu costretto a trasferirsi nella neutrale Svizzere per cercare di sfuggire ai rastrellamenti di matrice antisemita che il regime fascista stava attuando in Italia contro la popolazione ebraica. Tuttavia Fortini non abbandonò mai il supporto per quella che considerava la sua terra natale e infatti riuscì ad entrare clandestinamente per allearsi alle forze partigiane e questo gli permise di maturare le proprie ideologie politiche, rimanendo un fervente e convinto marxista.

Carriera Letteraria e Politica

Mantenne questa approvazione al partito socialista anche nel dopoguerra, tuttavia i fatti dell’Ungheria avvenuti nel 1956 lo portarono a volersi staccare dal partito e infatti arrivò al punto di restituire la lettera per poi aggiungersi a quella che venne comunemente definita come la “nuova sinistra”, la cui adesione e fedeltà venne dimostrata in molteplici interventi sul quotidiano “Il Manifesto”.

Collaborazioni e Riconoscimenti

Per quanto riguarda invece più propriamente la sua carriera in ambito letterario, si può affermare che una volta tornato dalle battaglie della resistenza durante la seconda guerra mondiale, ritornò a stabilirsi nel capoluogo lombardo di Milano, qui riuscì ad iniziare una collaborazione presso la redazione del Politecnico della città. Inoltre, il suo talento venne anche riconosciuto da alcune delle aziende che erano riuscite a dominare l’ambito economico durante il boom italiano del secondo dopoguerra, come ad esempio la Olivetti. Adriano Olivetti infatti riconobbe il suo talento e lo assunse nell’ufficio dedicato alla pubblicità dove diventò un vero e proprio leader, nel frattempo iniziò anche a pubblicare opere come ad esempio “Una volta per sempre” oppure “Paesaggio con serpente”. Fortini è anche riconosciuto per le sue traduzioni per autori del calibro di Gustave Flaubert, Marcel Proust e anche Johann Wolfgang Goethe. Franco Fortini morì nella sua carissima Milano nel 1994, all’età di settantaquattro anni.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le influenze formative di Franco Fortini durante la sua infanzia?
  2. Franco Fortini nacque a Firenze nel 1917 in una famiglia abbiente, con un padre avvocato ebreo. Le leggi razziali lo costrinsero a cambiare cognome e a trasferirsi in Svizzera, influenzando profondamente le sue ideologie politiche e la sua adesione al marxismo.

  3. Come si sviluppò la carriera politica di Fortini nel dopoguerra?
  4. Dopo la guerra, Fortini mantenne il suo supporto al partito socialista, ma gli eventi in Ungheria nel 1956 lo portarono a distaccarsi e unirsi alla "nuova sinistra", dimostrando la sua fedeltà attraverso interventi sul quotidiano "Il Manifesto".

  5. Quali furono i principali riconoscimenti e collaborazioni di Fortini nel campo letterario?
  6. Dopo la guerra, Fortini collaborò con la redazione del Politecnico a Milano e lavorò per la Olivetti, dove divenne leader nel settore pubblicitario. Pubblicò opere come "Una volta per sempre" e "Paesaggio con serpente" e fu riconosciuto per le sue traduzioni di autori come Flaubert, Proust e Goethe.

Domande e risposte

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