Concetti Chiave
- Il poeta riflette sulla propria esistenza attraverso i fiumi delle città in cui ha vissuto, esplorando temi di memoria e natura.
- L'Isonzo diventa una metafora dell'universo, rappresentando un momento di pace e connessione con la natura in contrasto con la guerra.
- Il fiume Serchio evoca le origini familiari di Ungaretti, mentre il Nilo rappresenta la sua nascita e crescita in Egitto.
- La Senna simboleggia la formazione intellettuale del poeta a Parigi e le scelte di vita fatte in quel periodo.
- La struttura circolare del testo riflette il concetto del tempo che si riavvolge, portando nostalgia per il passato e la consapevolezza della guerra presente.
Indice
Riflessioni di un poeta in guerra
Scritta durante una pausa di guerra. Il poeta fa una riflessione sulla sua esistenza attraverso i fiumi delle città in cui ha vissuto. Tema della memoria e del rapporto con la natura. Il poeta è appoggiato un albero privo di rami (mutilato) solitario e abbandonato in una cavità di forma circolare (dolina) che appare abbandonata come un circo prima e dopo lo spettacolo (similitudine causata dalla forma circolare) e guardo il paesaggio sereno delle nuvole davanti la luna.
Immersione nell'Isonzo e pace interiore
Comincia a pensare alla mattina di quello stesso giorno (Flashback) quando si è disteso nel fiume Isonzo lasciandosi scorrere l’acqua sul corpo per riposarsi e trovare un momento di pace (come una reliquia, stesso campo metaforico dell’urna). L’acqua lo bagna come se fosse un sasso. Poi si alza (“quattro ossa” è sia una litote che una metonimia) e come un acrobata cammina tra i sassi e successivamente si riposa al sole (come un beduino perché lui da piccolo ha vissuto in Egitto). Si ferma vicino ai panni sporchi di fango delle trincee (la divisa).
Questo è l’Isonzo e l’essermi immerso nell’acqua mi ha fatto sentire parte della natura. Il fiume diventa metafora dell’universo, il poeta passa alla riflessione, il suo supplizio, il suo dramma, è il non sentirsi più in armonia con la natura (la guerra è una sovra forma, è una condizione estrema che allontana l’uomo da sé stesso.) Ma questa mattina si è lasciato cullare dall’acqua (occulte mani) ricevendo un momento di rara felicità (perché siamo in guerra).
Fiumi della vita e memoria
L’acqua dell’Isonzo lo fa rivivere le epoche della sua vita involontariamente, richiamando l’acqua di altri fiumi.
Il primo fiume è il Serchio, un fiume che bagna Lucca, da dove vengono i suoi antenati.
Il secondo fiume è il Nilo, perché Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto. Il Nilo l’ha visto nascere, crescere e “Protendersi ignaro verso le estese pianure” (= le infinite possibilità che un adolescente ha nella vita).
Il terzo fiume è la Senna, che attraversa Parigi. Ungaretti si forma a Parigi come scrittore, è qui che frequenta l’università. Questo fiume è “torbido” in quanto Ungaretti è venuto a contatto con diverse esperienze, è qui che ha deciso cosa voler fare nella sua vita.
Il concetto di tempo come durata è espresso nell’Isonzo che è uno ma contemporaneamente è tutti gli altri fiumi della sua vita: “Questi sono i miei fiumi contati nell’Isonzo”.
Il tempo e la nostalgia
Anche questo testo ha una forma circolare: il tempo si riavvolge su sé stesso e torna al presente. Ora che è notte trova nostalgia per la vita passata (ora deve tornare dai suoi compagni. La notte simboleggia il buio della guerra, che ti porta ad uccidere un uomo solo perché ha un’altra divisa).
La sua vita sembra al poeta una “corolla di tenebre” (analogia tra fiore e tenebre: come la corolla fa da cerchio al fiore, così la sua vita si scontra con la morte.)
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale delle riflessioni del poeta durante la guerra?
- Come descrive il poeta la sua esperienza nell'Isonzo?
- Quali fiumi rappresentano le diverse epoche della vita del poeta?
- Come viene espresso il concetto di tempo nel testo?
- Qual è il significato della "corolla di tenebre" nella vita del poeta?
Il tema principale è la memoria e il rapporto con la natura, esplorato attraverso i fiumi delle città in cui il poeta ha vissuto.
Il poeta descrive l'immersione nell'Isonzo come un momento di pace interiore, sentendosi parte della natura e ricevendo un raro momento di felicità nonostante la guerra.
I fiumi che rappresentano le diverse epoche della vita del poeta sono il Serchio, il Nilo e la Senna, ciascuno legato a un periodo significativo della sua esistenza.
Il concetto di tempo è espresso come una durata che si riavvolge su sé stesso, con l'Isonzo che rappresenta tutti i fiumi della vita del poeta.
La "corolla di tenebre" simboleggia la vita del poeta che si scontra con la morte, un'analogia tra il fiore e le tenebre, riflettendo la nostalgia e il buio della guerra.