Concetti Chiave
- Eugenio Montale, nato a Genova nel 1896, trascorre l'infanzia a Monterosso, i cui paesaggi influenzano profondamente la sua prima raccolta poetica, "Ossi di seppia".
- Nonostante non completi gli studi tecnici, Montale si dedica alla letteratura da autodidatta e partecipa alla Prima Guerra Mondiale senza che questa lasci segni evidenti nella sua opera.
- Dopo la guerra, Montale pubblica "Ossi di seppia" e si inserisce nell'ambiente letterario genovese, stringendo amicizie significative con poeti come Camillo Sbarbaro e Umberto Saba.
- Trasferitosi a Firenze, Montale lavora presso il Gabinetto Viesseux e aderisce all'ermetismo, pubblicando "Le occasioni" nel 1939, e più tardi si iscrive al Partito d'Azione.
- Nel 1975, Montale riceve il Premio Nobel per la letteratura e continua a scrivere fino alla sua morte nel 1981, lasciando un'importante eredità poetica.
Indice
Infanzia e prime influenze
Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896. E’ il figlio minore di una famiglia economicamente agiata e fin dall’infanzia trascorre lunghe estati nella villa di Monterosso, un paese delle Cinque Terre nel Levante Ligure. Le vacanze lasceranno impresso nell’anima il paesaggio di quei posti e lo stesso paesaggio, con il mare, i muri secchi delle colline e il sole ligure, entrerà profondamente nella prima raccolta del poeta, Ossi di seppia, cioè il libro che raccoglie le sue prime poesie e anche quello per cui è più conosciuto.
Formazione e prime esperienze
Di salute incerta, Montale non conclude gli studi tecnici e evita di prendere una decisione sul suo futuri fino a venticinque anni, restando in famiglia. Molti eventi però segnano la sua vita nel frattempo: inizia a prepararsi per diventare cantante lirico, ma abbandona anche questi studi per l’improvvisa morte del suo maestro di musica; studia la letteratura da autodidatta, con l’aiuto di una sorella maggiore, e dal 1917 al 1919 combatte sul fronte della prima guerra mondiale in Trentino, l’esperienza della guerra però non lascerà in lui una traccia particolarmente evidente.
Carriera letteraria e collaborazioni
Dopo la fine della guerra, Montale vivrà ancora per molti anni nella casa paterna. Nello stesso periodo entra in contatto con l’ambiente letterario genovese ed è amico in particolare del poeta Camillo Sbarbaro, le sue prime poesie compaiono su una rivista torinese, e torinese è anche l’editore di Ossi di seppia: la raccolta che nel 1925 viene pubblicata a Torino da Pietro Gobetti.
Ma Montale ha anche altre amicizie soprattutto nell’ambiente triestino, dove incontra Umberto Saba e dove soprattutto “scopre” Italo Svevo.
La collaborazione a giornali e riviste è il mezzo che permette al poeta di procurarsi una relativa indipendenza economica. Ma solo nel 1927 lascerà Genova per trovare lavoro a Firenze presso la casa editrice Bemporad. Non si tratta però di un buon impiego e due anni dopo il poeta accetta di dirigere il “Gabinetto Viesseux”. Qui rimarrà nove anni, fino a quando sarà allontanato dalle autorità fasciste. Sono anni intensi per Montale. Ha modo di frequentare molti importanti scrittori e alcuni intellettuali come Elio Vittorini, Carlo Emilio Gadda…
Vita a Firenze e Milano
Prima della seconda guerra mondiale Montale aderisce al programma poetico dell’ermetismo, come testimonia la sua seconda raccolta, uscita nel 1939 col titolo Le occasioni.
A Firenze il poeta trascorre anche gli anni della seconda guerra mondiale, al termine della quale di iscriverà al Partito d’Azione di Ferruccio Fabbri. Le sue collaborazioni giornalistiche si fanno sempre più intense, finché nel 1948 viene assunto dal quotidiano milanese “Corriere della Sera”. A Milano Montale ha vissuto con la moglie Drusilla, la stessa a cui dedicherà le poesie raccolte sotto il titolo di Xenia (I doni per gli ospiti). Nel 1967 viene nominato senatore a vita.
Riconoscimenti e ultime opere
Sfruttando la sua passione per la lirica Montale si specializzerà in critica musicale. Il poeta continua a scrivere e pubblica nuove raccolte poetiche: La bufera e altro, Satura, Diario del ’71 e del ’72 e Quaderno di quattro anni.
Nel 1975 Montale ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura e muore a Milano sei anni dopo, il 12 settembre 1981.
Domande da interrogazione
- Quali sono le influenze dell'infanzia di Eugenio Montale sulla sua opera poetica?
- Come si è sviluppata la formazione di Montale e quali esperienze hanno segnato i suoi primi anni?
- Quali sono stati i primi passi di Montale nella carriera letteraria e con chi ha collaborato?
- Quali sono stati i principali sviluppi nella vita di Montale a Firenze e Milano?
- Quali riconoscimenti ha ricevuto Montale e quali sono le sue ultime opere?
L'infanzia di Montale, trascorsa nelle Cinque Terre, ha lasciato un'impronta duratura nel suo animo, influenzando profondamente la sua prima raccolta di poesie, "Ossi di seppia", con il paesaggio ligure.
Montale non ha completato gli studi tecnici e ha esplorato la musica lirica prima di abbandonarla. Ha studiato letteratura da autodidatta e ha combattuto nella prima guerra mondiale, un'esperienza che non ha lasciato un segno evidente su di lui.
Dopo la guerra, Montale ha iniziato a pubblicare poesie e ha stretto amicizie nell'ambiente letterario genovese e triestino, collaborando con figure come Camillo Sbarbaro e scoprendo Italo Svevo.
A Firenze, Montale ha aderito all'ermetismo e ha lavorato al "Gabinetto Viesseux" fino a essere allontanato dai fascisti. A Milano, ha lavorato per il "Corriere della Sera" e ha vissuto con la moglie Drusilla, dedicandole le poesie di "Xenia".
Montale ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1975. Tra le sue ultime opere ci sono "La bufera e altro", "Satura", "Diario del ’71 e del ’72" e "Quaderno di quattro anni".