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Concetti Chiave

  • La poesia "I limoni" di Eugenio Montale, scritta tra il 1921 e il 1922, è una dichiarazione di poetica che contrappone la semplicità dei limoni alla tradizione classica.
  • Montale utilizza diverse figure retoriche, come enjambement e rime interne, per esprimere la sua preferenza per una poesia più quotidiana e accessibile.
  • I limoni appaiono come simboli ricorrenti che rappresentano la quotidianità, suscitano emozioni e offrono speranza nelle situazioni difficili.
  • Il paesaggio di campagna ligure, con i suoi profumi e suoni, è descritto in contrasto con l'ambiente cittadino, evidenziando la serenità che si trova nella natura.
  • La poesia esplora l'illusione di scoprire il significato della vita attraverso momenti di quiete, interrotti dalla realtà caotica della città, ma illuminati dalla speranza dei limoni.

La lirica “I limoni”, scritta da Eugenio Montale e composta tra il 1921 e 1922, è la prima della raccolta “Ossi di seppia” e rappresenta una vera e propria dichiarazione di poetica dell’autore.

Indice

  1. Struttura e rime della poesia
  2. Simbolismo dei limoni
  3. Vocazione antidannunziana di Montale
  4. Paesaggio e emozioni suscitate dai limoni
  5. Contrasto tra città e campagna
  6. Figure retoriche nella poesia
  7. Descrizione del paesaggio ligure
  8. Titoli delle strofe
  9. Riflessioni sui poeti laureati
  10. Serenità e odore dei limoni
  11. Silenzio e ricerca della verità
  12. Illusione e ritorno alla città

Struttura e rime della poesia

Il componimento conta quattro strofe di lunghezza variabile.

I versi, spesso endecasillabi e settenari, sono liberamente rimati. Tra le rime presenti nel testo distinguiamo la rima al mezzo (laureati-usati, vv.1-3; muove-piove, vv.14-17; indaga-dilaga, vv.31-32), la rima interna (abbandonano-sembrano, v.23; umana-allontana, v.35) e la rima identica che lega l’ultimo verso delle prime due strofe (limoni, vv.10-21). Il poeta per legare fra loro alcuni versi ricorre anche all’enjambement, per esempio, nei versi 4-5, 5-6, 22-23, 40-41.

Simbolismo dei limoni

Nella poesia il riferimento ai limoni compare ben tre volte. Nell’ultimo verso della prima strofa i limoni rappresentano la quotidianità del poeta. Nella seconda strofa l’odore dei limoni è in grado di suscitare in Montale innumerevoli emozioni. Infine, nell’ultima strofa i limoni diventano un simbolo di speranza, rappresentano il buono anche nelle realtà più buie.

Vocazione antidannunziana di Montale

Nella prima strofa il poeta chiarisce la sua vocazione antidannunziana. I poeti laureati, ovvero quei poeti ufficialmente riconosciuti come tali (quali D’Annunzio), utilizzano immagini ricercate: il poeta, per esempio, cita alcune piante come i bossi, i ligustri e gli acanti. Mentre queste costituiscono il simbolo dell’illustre tradizione classica, l’immagine dei limoni, una pianta solitamente umile e semplice, rappresenta la poesia di Montale, fatta di termini più quotidiani e meno nobili. Il poeta dichiara il proprio amore per le strade che sbucano nei fossi erbosi (“amo le strade che riescono agli erbosi / fossi”) e per i sentieri che costeggiano i terreni rialzati (“le viuzze che seguono i ciglioni”) e che conducono agli orti (“mettono negli orti”).

Paesaggio e emozioni suscitate dai limoni

La seconda e la terza strofa descrivono il paesaggio in cui crescono i limoni e in cui il poeta si sente a proprio agio. Il profumo dei limoni è in grado di suscitare nell’animo una dolcezza inquieta (“piove in petto una dolcezza inquieta”) ed emozioni fra loro anche molto distanti (“divertite passioni”). In quei momenti in cui, per miracolo, si placa il tumulto delle passioni si ha l’illusione di comprendere il vero significato della vita, di giungere a scoprire il punto morto del mondo, l’anello che non tiene.

Contrasto tra città e campagna

Ma tale rivelazione illusoria è destinata solo a terminare, per cui non arriviamo mai a scoprire la verità. Nella quarta strofa la figura caotica della città si contrappone al paesaggio di campagna descritto nelle prime strofe. La pioggia che si abbatte continuamente sulla terra e il freddo dell’inverno che si infittisce sulle case (“s’affolta / il tedio dell’inverno sulle case”) rendono triste e amara l’anima. Ma improvvisamente si riaccende un barlume di speranza quando da un portone mal chiuso ci si mostra il colore giallo dei limoni.

Figure retoriche nella poesia

Sul piano delle figure retoriche di significato riconosciamo, per esempio, l’anastrofe, cioè l’inversione dell’ordine abituale delle parole. Lo scopo dell’anastrofe è quello di mettere in maggiore evidenza un concetto rispetto a un altro. Questa figura retorica la individuiamo, per esempio, in “agguantano i ragazzi” (v.6), “divertite passioni” (v.18) e “malchiuso portone” (v.43). Tra le altre figure retoriche riconosciamo anche l’ossimoro in “dolcezza inquieta”.

Descrizione del paesaggio ligure

Nelle prime strofe il paesaggio descritto da Eugenio Montale è l’ambiente di campagna ligure. Nella descrizione del paesaggio di campagna i sensi coinvolti sono l’olfatto (il profumo dei limoni), l’udito (i gridi degli uccelli e il fruscio dei rami dei limoni) e la vista (l’immagine degli alberi dei limoni e l’azzurro del cielo). Al paesaggio di campagna si contrappone quello cittadino descritto nell’ultima strofa. Di questo tipo di paesaggio prevalgono le immagini visive (la luce che, man mano che il sole cala, diminuisce) e quelle uditive (la musica prodotta dalle trombe d’oro).

Titoli delle strofe

Volendo possiamo assegnare a ogni strofa un titolo che ne sintetizzi il contenuto: io e i poeti laureati; l’odore dei limoni; l’anello che non tiene; i limoni in città.

Riflessioni sui poeti laureati

Ascoltami, i poeti laureati si aggirano solamente tra le piante dai nomi poco comuni: bossi, ligustri o acanti. Io, per quanto mi riguarda, amo le strade che sbucano nei fossi erbosi, dove i ragazzi afferrano nelle pozzanghere in parte prosciugate qualche rara anguilla. Amo i sentieri che costeggiano i terreni rialzati, che discendono tra i ciuffi delle canne e si immettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Serenità e odore dei limoni

È meglio se i versi degli uccelli finiscono perdendosi nell’azzurro: si percepisce più nitidamente il fruscio dei rami amati dei limoni nell’aria quasi immobile e l’intensità del profumo dei loro frutti, che non si stacca da terra e fa sentire nell’animo una dolcezza inquieta. In questi luoghi il tumulto delle passioni deviate si placa per miracolo. Qui anche noi, che siamo persone semplici, possiamo godere un po’ di serenità, ed è l’odore dei limoni.

Silenzio e ricerca della verità

Vedi, in questo silenzio nel quale sembra che le cose rivelino all’uomo il loro segreto, talvolta ci si aspetta di scoprire un errore della Natura, il punto morto del mondo, l’anello che non tiene, il filo da districare che ci consenta di conoscere la verità. Lo sguardo guarda attentamente intorno, la mente indaga, collega e separa mentre il profumo dei limoni si dilaga quando il giorno finisce. In questi momenti di silenzio l’uomo ha l’illusione di vedere in ogni figura che si allontana una divinità disturbata.

Illusione e ritorno alla città

Ma l’illusione svanisce e il tempo ci riporta nelle città rumorose dove l’azzurro del cielo si mostra a stento, in alto, tra i cornicioni degli edifici. La pioggia percuote la terra, poi il freddo dell’inverno si infittisce sulle case, la luce diminuisce e l’anima si riempie di amarezza. All’improvviso un giorno da un portone mal chiuso, tra gli alberi di un cortile, si riesce a intravedere il colore giallo dei limoni; e allora si scioglie il gelo del cuore, e le trombe d’oro della solarità fanno risuonare nel petto la loro musica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura e lo schema delle rime della poesia "I limoni"?
  2. La poesia è composta da quattro strofe di lunghezza variabile, con versi spesso endecasillabi e settenari, liberamente rimati. Presenta rime al mezzo, rime interne e rime identiche, oltre all'uso dell'enjambement.

  3. Qual è il simbolismo dei limoni nella poesia di Montale?
  4. I limoni rappresentano la quotidianità, suscitano emozioni e diventano un simbolo di speranza, rappresentando il buono anche nelle realtà più buie.

  5. Come si manifesta la vocazione antidannunziana di Montale nella poesia?
  6. Montale si distanzia dai poeti laureati come D'Annunzio, preferendo immagini semplici e quotidiane come i limoni, rispetto alle piante classiche e nobili.

  7. Quali emozioni suscita il paesaggio descritto nella poesia?
  8. Il paesaggio dei limoni suscita una dolcezza inquieta e un'illusione di comprendere il significato della vita, contrastando con la tristezza della città.

  9. Qual è il contrasto tra città e campagna nella poesia?
  10. La campagna è un luogo di serenità e speranza, mentre la città è descritta come caotica e triste, ma i limoni offrono un barlume di speranza anche in città.

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