Concetti Chiave
- Il Dolce Stil Novo è una corrente poetica nata con Guido Guinizelli e caratterizzata da un'idealizzazione dell'amore come processo di elevazione morale attraverso la figura della donna-angelo.
- Dante e altri poeti stilnovisti vedevano nella donna un tramite tra l'uomo e Dio, esaltando la nobiltà spirituale come virtù individuale e non ereditaria.
- Montale riprende la figura della donna-angelo nei suoi lavori, ma la trasforma in un simbolo di fragilità e sconfitta, riflettendo le tragedie del suo tempo.
- Clizia, protagonista nelle opere di Montale, è ispirata a una figura reale, Irma Brandeis, una studiosa americana di origine ebraica che dovette lasciare l'Italia a causa delle leggi razziali.
- Montale trasforma Clizia in un simbolo luminoso e salvifico, pur conservando la sua indifesa umanità, rappresentando in questo modo una connessione tra amore personale e temi universali.
Indice
Origini dello Stilnovo
La definizione compare per la prima volta nella Divina Commedia di Dante dove si fa riferimento a un nuovo modo di poetare, inaugurato, secondo Dante stesso, dal poeta bolognese Guido Guinizelli, una cui canzone sintetizza alcuni principi fondamentali di questa corrente, in cui si riconoscono lo stesso Dante e altri letterati. Essi elaborarono, ognuno con sfumature personali, un tipo di poesia che vede nell’amore il tema cardine. L’esperienza amorosa è però idealizzata, intesa come processo interiore di raffinamento morale. La donna che suscita l’amore è un tramite tra uomo e Dio: è la donna angelo, ispiratrice di virtù. Ampio spazio è dato dunque al tema della lode, all’esaltazione della figura femminile che, grazie ai benefici influssi esercitati su quanti l’avvicinano, diventa strumento di elevazione e salvazione. Solo un cuore gentile e nobile può però concepire una simile esperienza ed è importante sottolineare come il concetto stesso di nobiltà vada qui inteso come virtù individuale, spirituale e non come dignità derivante dalla nascita, come patrimonio ereditario.
L'ideale della donna-angelo
I poeti stilnovisti, a fine Duecento, avevano inventato l’immagine della donna-angelo per esprimere la loro totale e appassionata devozione per l’amata, fonte di vita e di senso.
Montale e l'immagine di Clizia
Montale riprende consapevolmente quest'immagine per parlare di Clinzia che spesso viene rappresentata in volo, con ali e piume, una specie di donna-uccello o donna-angelo che attraversa i cieli. Tuttavia, nello Stilnovo le donne erano salvifiche fino in fondo, vincitrici contro ogni male e ogni sofferenza. L’angelo Clinzia, invece, è fragile e perdente, indifeso di fronte al male e alla sofferenza, spesso rappresentati usando immagini legate alle grandi tragedie collettive degli anni in cui vennero scritte Le occasioni e La bufera (le persecuzioni razziali, la guerra, il dogmatismo degli schieramenti ideologici del dopoguerra). Sia nelle occasione e nella bufera compare una figura femminile che il poeta chiama con lo pseudonimo di Clizia. Nella mitologia classica Clizia è la ninfa innamorata del sole, che alla fine viene da lui tramutata, un po’ per ricompensa e un po’ per punizione, nel girasole, il fiore che guarda sempre verso l’astro diurno.
La figura di Irma Brandeis
Montale ha in seguito rivelato molti elementi su questo personaggio: è esistita davvero, si chiamava Irma Brandeis ed era una giovane studiosa americana di origine ebraica che venne in Italia nel 1938-39 per studiare Dante e alcuni poeti mistici medioevali; fuggi per tornare negli Stati Uniti quando Mussolini emanò le leggi “per la difesa della razza”, cioè contro gli ebrei.
Montale la amò davvero, anche se non sappiamo nella della storia reale e nulla ce ne deve importare. Di lei, nelle poesie, rimane un’immagine luminosa, portatrice di senso, indifesa ma nello stesso tempo salvatrice per sé e per gli altri.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini dello Stilnovo secondo Dante?
- Come viene rappresentata l'immagine della donna-angelo dai poeti stilnovisti?
- In che modo Montale utilizza l'immagine di Clizia nelle sue opere?
- Chi era Irma Brandeis e quale ruolo ha avuto nella vita di Montale?
Lo Stilnovo è definito per la prima volta nella Divina Commedia di Dante, che attribuisce l'inizio di questo nuovo modo di poetare al poeta bolognese Guido Guinizelli. La corrente si concentra sull'amore come tema centrale, idealizzando l'esperienza amorosa come un processo di raffinamento morale, con la donna-angelo come ispiratrice di virtù.
I poeti stilnovisti del tardo Duecento hanno creato l'immagine della donna-angelo per esprimere la loro devozione totale e appassionata per l'amata, vista come fonte di vita e significato.
Montale riprende l'immagine della donna-angelo per descrivere Clizia, rappresentata spesso in volo con ali e piume. Tuttavia, a differenza delle donne salvifiche dello Stilnovo, Clizia è fragile e indifesa di fronte al male e alla sofferenza, riflettendo le tragedie collettive del suo tempo.
Irma Brandeis era una giovane studiosa americana di origine ebraica che visitò l'Italia per studiare Dante e i poeti mistici medievali. Montale la amò profondamente, e nelle sue poesie, Clizia è un'immagine luminosa e salvatrice, ispirata da Brandeis.