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Concetti Chiave

  • Il vento di scirocco viene descritto come un elemento naturale furioso che brucia il terreno secco, rappresentando la forza e l'inevitabilità del cambiamento.
  • La vita viene paragonata a qualcosa di sfuggente e inafferrabile, come acqua che scorre tra le dita, evidenziando la sua natura effimera e complessa.
  • L'agave simboleggia l'immobilità e la resistenza, aggrappata tenacemente a un terreno ostile, in contrasto con il paesaggio circostante in continuo mutamento.
  • La lirica riflette sulla contrapposizione tra l'immobilità dell'agave e la fuggevolezza dell'esperienza umana, richiamando la difficoltà di comprendere e trattenere i momenti della vita.
  • L'angoscia del poeta emerge attraverso il parallelo con l'agave, sottolineando la lotta continua contro le avversità e l'impossibilità di raggiungere una realizzazione completa.

di Eugenio Montale

O rabido ventare di scirocco

che l'arsiccio terreno gialloverde

bruci;

e su nel cielo pieno

di smorte luci

trapassa qualche biocco

di nuvola, e si perde.

Ore perplesse, brividi

d'una vita che fugge

come acqua tra le dita;

inafferrati eventi,

luci-ombre, commovimenti

delle cose malferme della terra;

oh aride ali dell'aria

ora son io

l'agave che s'abbarbica al crepaccio

dello scoglio

e sfugge al mare da le braccia d'alghe

che spalanca ampie gole e abbranca rocce;

e nel fermento

d'ogni essenza, coi miei racchiusi bocci

che non sanno più esplodere oggi sento

la mia immobilità come un tormento.

Indice

  1. Il vento di scirocco
  2. La vita sfuggente
  3. L'immobilità dell'agave
  4. Riflessioni sulla vita e l'agave
  5. L'angoscia del poeta

Il vento di scirocco

O furioso vento di scirocco, che bruci il secco terreno color giallo-verde; e nel cielo pieno di luci smorzate passa qualche fiocco di nuvola e si disperde.

La vita sfuggente

Ore dubbiose, brividi di una vita che sfugge come acqua fra le dita; eventi che non si riescono a capire, chiaroscuri, turbamenti delle cose che sono incerte sulla terra

L'immobilità dell'agave

O aride ali dell'aria, adesso sono io ad essere come l'agave che si aggrappa al crepaccio dello scoglio e sfugge al mare che ha braccia fatte di alghe e che spalanca crepacci e ricopre le rocce;

e mentre tutto il mondo freme, con i miei boccioli che non sanno più aprirsi, oggi percepisco la mia immobilità come se fosse un tormento.

Riflessioni sulla vita e l'agave

La lirica, tratta dalla raccolta “Ossi di seppia”, è dedicata ad un’agave, pianta grassa tipica dei terreni rocciosi e aridi, ai quali si aggrappa con forza, crescendo fra i sassi e fiorendo raramente.

Il poeta si rivolge ad un paesaggio marittimo caldo, secco, in cui l’agave resta immobile cercando di sopravvivere alla salsedine e alle onde. La contrapposizione su cui gioca la lirica è quella fra l’immobilità della pianta e la fuggevolezza del resto del paesaggio (nuvole, vento, mare). Dopo aver delineato il quadro di un cielo attraversato dal vento di scirocco, che lo mantiene limpido e fa scorrere veloce anche le poche nubi che compaiono, il poeta si dedica ad una riflessione sulla fuggevolezza della vita e dell’esperienza umana. I momenti sfuggono come acqua fra le dita, impossibile da trattenere, non sono nemmeno sempre comprensibili, anzi sono ricchi di sfumature ed ombre e gli eventi turbano l’uomo che, come tutte le creature, è passeggero sulla terra.

L'angoscia del poeta

In questo quadro domina l’angoscia del poeta per una vita incomprensibile, dura e difficile, arida e spazzata da venti impetuosi, che non dà pace.

Il paragone che Montale esegue fra sé e l’agave rende ancora più chiaro il messaggio del poeta. L’uomo, aggrappato a uno scoglio in qualche parte del mondo, cerca di resistere alle correnti, alle mareggiate, ai venti, alla siccità, a tutte le avverse condizioni che spazzano la sua vita. Anche le aspirazioni, le doti, i sogni sono messi a dura prova, come i fiori della pianta che non riescono a fiorire ma che vorrebbero addirittura esplodere. L’animo del poeta è carico di desideri, aspettative e sogni, ma la fugacità del mondo e la sua asprezza lo rendono fin troppo cosciente dell’impossibilità di una vita piena e allora lo scoglio a cui poeta e pianta sono aggrappati diventa un tormento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia di Eugenio Montale?
  2. Il tema principale è la contrapposizione tra l'immobilità dell'agave e la fuggevolezza della vita e del paesaggio, esprimendo l'angoscia del poeta per una vita incomprensibile e difficile.

  3. Come viene descritto il vento di scirocco nella poesia?
  4. Il vento di scirocco è descritto come furioso, capace di bruciare il terreno secco e di far disperdere le nuvole nel cielo.

  5. Qual è il significato simbolico dell'agave nella poesia?
  6. L'agave simboleggia la resistenza e l'immobilità di fronte alle avversità, rappresentando l'uomo che cerca di sopravvivere in un mondo fugace e ostile.

  7. In che modo il poeta esprime la sua angoscia esistenziale?
  8. Il poeta esprime la sua angoscia attraverso il paragone con l'agave, sottolineando la difficoltà di realizzare aspirazioni e sogni in un mondo che sfugge e opprime.

  9. Quali immagini utilizza Montale per rappresentare la fuggevolezza della vita?
  10. Montale utilizza immagini di acqua che sfugge tra le dita, chiaroscuri e turbamenti delle cose incerte sulla terra per rappresentare la fuggevolezza della vita.

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