Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La novella di Landolfo Rufolo esplora il conflitto tra Virtù e Fortuna, seguendo le avventure di un mercante del Trecento che subisce le alterne vicende imposte dal destino.
  • La storia si sviluppa in un ciclo narrativo che inizia e termina a Ravello, con Landolfo che affronta povertà, successo nella pirateria e infine nuova ricchezza inaspettata.
  • L'opera di Boccaccio valorizza la figura del mercante, in contrasto con altri autori come Dante e Petrarca, mostrando la loro astuzia e ingegno nel contesto commerciale.
  • Il tema centrale è il rapporto tra Fortuna e mercatura, con Fortune che gioca un ruolo predominante e spesso contraddittorio rispetto alle azioni di Landolfo.
  • La vicenda di Landolfo evidenzia un distacco progressivo dal commercio, culminando nella sua decisione di ritirarsi dalla vita mercantile per godere delle sue ricchezze.

Indice

  1. Le avventure di Landolfo Rufolo
  2. Il viaggio e le peripezie
  3. Il ruolo dei mercanti nel Decameron
  4. La Fortuna e il destino di Landolfo
  5. Il distacco dal mestiere di mercante

Le avventure di Landolfo Rufolo

La novella di Landolfo Rufolo è forse quella che, nell’ambito della seconda giornata del Decameron, corrisponde in modo più stretto, alle concrete vicissitudini della vita di un mercante del Trecento e ai capricciosi interventi della Fortuna. Infatti essa è scandita da tre iniziative economico-commerciali del protagonista, a cui rispondono tre colpi di Fortuna: uno negativo, uno positivo e il terzo nuovamente negativo. Il tema, sostanzialmente è quello dello scontro fra Virtù e Fortuna in cui la virtù del protagonista corrisponde allo spirito avventuriero e al gesto di umanità finale.

Il viaggio e le peripezie

La novella si snoda secondo uno schema narrativo ad anello: Landolfo parte da Ravello con l’intenzione di raddoppiare le sue ricchezze e, al termine del racconto, vi ritorna, molto più ricco di quanto non lo fosse al momento della partenza. All’interno di questa cornice, si inseriscono le peripezie del protagonista, accomunate dal fatto che la Fortuna interviene sempre a far prendere il corso che vuole alle situazioni che si presentato di volta in volta. All’inizio, Landolfo parte per Corfù con una nave carica di mercanzie, ma nell’isola trova una così forte concorrenza che deve vendere la merce a ribasso e per questo arriva a ridursi quasi in povertà. Con i pochi soldi rimasti, compra una nave leggera con cui pratica la pirateria. Questa volta è un successo perché finisce per accumulare un notevole tesoro. Sulla strada di ritorno verso Ravello, si imbatte in due navi genovesi, la sua imbarcazione viene affondata, l’uomo viene derubato di tutto ed è fatto prigioniero dai rapinatori. Come se non bastasse, la nave su cui viaggiava fa naufragio ed egli si ritrova in mare aggrappato ad una tavola, sempre sul punto di affogare. Un’ondata più forte delle altre lo costringe a lasciare la tavola e ad aggrapparsi ad una cassa che vorrebbe respingere, ma non ci riesce. Sospinto dal mare a Corfù, trova ospitalità presso una caritatevole donna del luogo e scopre che la cassa è piena di pietre preziose, proprio quella cassa che in mare aperto aveva cercato di respingere. Torna così a casa ricompensato dalla Fortuna, decide di godersi le sue ricchezze e abbandona per sempre l’attività di mercante. Invia una parte delle pietre alla donna greca che lo ha salvato e ai concittadini che lo hanno aiutato.

Il ruolo dei mercanti nel Decameron

Gli scrittori antecedenti o contemporanei a Boccacci hanno sempre ignorato la categoria dei mercanti e a volte l’hanno perfino disprezzata. Essa non ha alcun posto in Petrarca e in Dante è trattata con disprezzo e, perfino nel Novellino essa occupa un posto molto marginale. Nel Decameron, invece, essa irrompe con grande vitalità e non bisogna dimenticare che il padre di Boccaccio era un facoltoso uomo d’affari, rappresentante della banca dei Bardi a Napoli. Ormai, i mercanti con il loro ingegno e la loro astuzia sostituiscono la cultura cortese dei cavalieri.

La Fortuna e il destino di Landolfo

Questo rapporto gioca a favore della Fortuna. Infatti, la Fortuna appare in tutto il suo insindacabile giudizio, tanto che sembra che si diverta a contraddire le iniziative del protagonista. Lo delude nella sua prima impresa commerciale Corfù, lo lascia vivere nell’attività piratesca permettendogli di accumulare un bel tesoro per poi toglierglielo. Poi mette a rischio la sua vita per poi presentargli un insperato lieto fine. La fortuna è anche amorale perché frustra Landolfo quando si comporta da mercante onesto e lo gratifica se scegli la vita da pirata.

Il distacco dal mestiere di mercante

Rispetto alla imprevedibile forza della Fortuna, la mercatura passa in secondo piano. Infatti la vicenda di Landolfo può essere interpretata come una specie di distacco progressivo dal mestiere di mercante. Infatti, Landolfo non solo non esita a trasformarsi in pirata, ma al momento di rientrare a Ravello decide di non investire il denari, ma di portarli con sé, ammucchiati sull’imbarcazione da cui verranno rubati dai Genovesi. Pertanto il dinamismo di accumulo proprio del capitalismo si è arrestato, il continuo arricchimento di Landolfo ha termine e Landolfo ha ormai perso l’istinto elementare di investire, commerciare e arricchirsi sempre di più. Alla fine il mercante Landolfo da mercanti si trasforma in benestante che vive di rendita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della novella di Landolfo Rufolo nel Decameron?
  2. Il tema principale è lo scontro tra Virtù e Fortuna, dove la virtù del protagonista si manifesta nel suo spirito avventuriero e nel gesto di umanità finale.

  3. Come si sviluppa il viaggio di Landolfo Rufolo?
  4. Il viaggio di Landolfo segue uno schema narrativo ad anello, iniziando e terminando a Ravello, con varie peripezie influenzate dalla Fortuna, che lo portano dalla povertà alla ricchezza e infine a un naufragio.

  5. Qual è il ruolo dei mercanti nel Decameron rispetto ad altre opere letterarie dell'epoca?
  6. Nel Decameron, i mercanti sono rappresentati con vitalità e ingegno, a differenza di altre opere come quelle di Petrarca e Dante, dove sono spesso ignorati o disprezzati.

  7. In che modo la Fortuna influisce sul destino di Landolfo?
  8. La Fortuna gioca un ruolo decisivo e amorale, alternando successi e fallimenti nelle iniziative di Landolfo, culminando in un inaspettato lieto fine.

  9. Come si evolve il rapporto di Landolfo con il mestiere di mercante?
  10. Landolfo si distacca progressivamente dal mestiere di mercante, scegliendo la pirateria e infine decidendo di vivere di rendita, abbandonando l'istinto di accumulo e investimento.

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