Concetti Chiave
- Andreuccio da Perugia è protagonista di una novella del Decameron, ambientata a Napoli, dove si reca per acquistare cavalli.
- Mostra incautamente i suoi fiorini d'oro, attirando l'attenzione di una donna siciliana che lo inganna facendogli credere di essere sua sorella.
- Dopo essere caduto in una trappola e aver perso i suoi soldi, Andreuccio si unisce a due ladri per recuperare il denaro, dimostrando astuzia.
- Durante una rapina in una tomba, Andreuccio riesce a fuggire con un prezioso anello, trasformando la sua sfortuna iniziale in un colpo di fortuna.
- La novella è un racconto di formazione, con Napoli come sfondo dinamico, dove Andreuccio evolve da imprudente a scaltro, aiutato dalla fortuna.
Andreuccio da Perugia è il titolo della 5ª novella della 2ª giornata del Decameron, la cui vede come protagonista un giovane di nome Andreuccio. Quest’ultimo è un mercante e durante la vicenda si trova a Napoli per acquistare cavalli.
Indice
L'inganno della siciliana astuta
Arrivato a Napoli Andreuccio aveva una borsa colma di fiorini d’oro, e ne fa libero sfoggio incurante dei pericoli e attirando l’attenzione dei passanti. Tra questi ultimi c’è una siciliana assai astuta che grazie alla sua abilità dialettale inganna Andreuccio che inizialmente chiedeva di aver fatto colpo sulla ragazza. Così la siciliana riesce a portarlo con sé a casa e qui lo inganna di essere sua sorella. Il protagonista caduto nella trappola, lascia i suoi fiorini incustoditi all’interno della casa e successivamente entra nel bagno. Però questa è una trappola infatti appena entra nel bagno Andreauccio sprofonda nel chiassetto ovvero nella fognatura. Egli cercò aiuto e attirò l’attenzione del ruffiano delle donne che lo invita ad andarsene per non rischiare ulteriori guai.
L'incontro con i ladri e la rapina
Così Andreuccio va via ma lungo la strada si imbatte in due uomini che si scoprono essere ladri e gli propongono di prendere parte ad una rapina e lui accetta pensando di riottenere dei soldi che aveva perso. Però prima di prendere parte alla rapina doveva lavarsi così si calò in un pozzo in cui cadde ma riuscì ad uscirne. Così insieme ai ladri attuarono il piano.
La fuga dalla tomba e il ritorno
I tre arrivarono dinnanzi ad una tomba di un ex arcivescovo in cui vi sono oggetti di enorme valore. I ladri chiedono ad Andreuccio di calarsi nella tomba e di passargli tutti gli oggetti preziosi ma il protagonista facendosi scaltro crede che non gli sarebbe stato dato nulla così decide di tenere con se l’anello che sembrava più prezioso. Nel mentre però arrivano delle persone che li spaventano e, così questi richiudono la tomba abbandonandovi il protagonista all’interno. Andreuccio riesce però a fuggire, spaventando le altre persone che scopre che anche loro erano intenzionate a rubare, così porta con sé a Perugia il tesoro che aveva guadagnato con astuzia.
Riflessioni sul racconto di formazione
Da ciò possiamo capire che questa novella può essere anche vista come un racconto di formazione poiché Andreuccio, dopo aver superato alcuni ostacoli, passa dall’essere imprudente e inesperto all’essere astuto e scaltro (è un personaggio dinamico). Il successo del protagonista però non è dovuto solo ad una crescita personale infatti è importante anche il ruolo della fortuna che accompagna Andreuccio in tutta la vicenda. infine anche Napoli non è stata scelta a caso ma ha un ruolo importante poiché viene presentata da Boccaccio come una città dinamica perfetta proprio per rappresentare un racconto dinamico.
Domande da interrogazione
- Qual è l'inganno della siciliana astuta?
- Come si svolge l'incontro con i ladri?
- Cosa accade durante la fuga dalla tomba?
- Quali sono le riflessioni sul racconto di formazione?
La siciliana inganna Andreuccio facendogli credere di essere sua sorella, portandolo a casa sua e facendogli lasciare incustoditi i suoi fiorini, per poi farlo cadere in una trappola nel bagno.
Andreuccio incontra due ladri che gli propongono di partecipare a una rapina. Dopo essersi lavato in un pozzo, si unisce a loro per attuare il piano.
Andreuccio si cala nella tomba di un ex arcivescovo per rubare oggetti preziosi, ma decide di tenere un anello per sé. Viene chiuso nella tomba dai ladri, ma riesce a fuggire e porta il tesoro a Perugia.
La novella è vista come un racconto di formazione in cui Andreuccio diventa più astuto e scaltro, grazie a una combinazione di crescita personale e fortuna, con Napoli come sfondo dinamico.