giulio567
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Concetti Chiave

  • La novella racconta la storia di Andreuccio da Perugia, un uomo ingenuo che viene raggirato più volte a Napoli.
  • Andreuccio mostra la sua ingenuità al mercato, attirando l'attenzione di una prostituta che si finge sua sorella per ingannarlo.
  • Ingannato nuovamente, Andreuccio viene coinvolto in un furto nella tomba di un arcivescovo, ma riesce a ottenere l'intero bottino.
  • La storia appartiene alla seconda giornata del Decameron, dove i racconti devono avere un lieto fine; Andreuccio recupera e guadagna denaro.
  • Boccaccio esplora il tema della fortuna, che favorisce Andreuccio in modo casuale, mettendo in luce l'ironia della sorte.

Indice

  1. L'ingenuità di Andreuccio
  2. Inganni e raggiri
  3. Fortuna e lieto fine
  4. La concezione della fortuna

L'ingenuità di Andreuccio

In questa novella viene raccontata la storia di Andreuccio da Perugia, un uomo molto ingenuo che a Napoli bpviene più volte preso in giro.

L'ingenuità del personaggio si evidenzia quando al mercato mostra più volte di possedere molti soldi. Il denari viene osservato da una prostituta che ricava informazioni su Andreuccio da un vecchio che lo conosceva bene poiché era amico del padre. La prostituta così si finge sorella di Andreuccio, spiegando che suo padre da Perugia si era spostato in Sicilia e qui aveva conosciuto molte donne.

Inganni e raggiri

Il personaggo di Andreuccio è soggetto nuovamente a inganni quando incontra due ladri che lo convincono a rubare nella tomba di un arcivescovo per recuperare il denaro perso. Infine i ladri scappano, spaventati, da altre persone che volevano impossessarsi dei tesori della tomba, e Andreuccio ottiene l'intero bottino per sé.

Fortuna e lieto fine

Questa novella appartiene alla seconda giornata dove i narratori devono raccontare storie a lieto fine. In questo caso si parla di lieto fine quando Andreuccio da Perugia dopo molte peripezie riesce, non solo a recuperare i soldi che aveva perso, ma anche a guadagnarne molti di più.

Boccaccio, però, affronta anche la problematica della fortuna, infatti è di natura fortuita l'arrivo di altre persone nella tomba che fanno fuggire i ladri.

La concezione della fortuna

Analizzando la novella, si nota come Boccaccio concepisce la fortuna come una forza che si muove in modo casuale, infatti quest'ultima non ha appoggiato un uomo scaltro o coraggioso, bensì uno ingenuo le cui qualità non sono proprie di un eroe.

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