Concetti Chiave
- La novella si svolge tra Francia e Roma, con un tema centrale sulla religione e la rappresentazione della borghesia mercantile.
- I protagonisti, Giannotto e Abraam, sono due mercanti legati da un'amicizia profonda che supera le differenze religiose tra cristianesimo ed ebraismo.
- Abraam si reca a Roma per osservare la Chiesa cattolica, scoprendo la sua corruzione ma decidendo di convertirsi per fede personale.
- Il personaggio di Abraam incarna l'ideale umanistico, fidandosi dell'esperienza diretta e della ragione piuttosto che delle parole altrui.
- La conversione di Abraam sottolinea la libertà individuale nella scelta religiosa, distinguendo tra fede personale e istituzione ecclesiastica.
La novella viene raccontata nella prima giornata. Essa è a tema libero, verte sulla religione e rappresenta il mondo della borghesia mercantile. È ambientata in parte in Francia e in parte, indirettamente, a Roma. Il novellatore vuole dimostrare al pubblico la benignità di Dio, che sopporta pazientemente i difetti di coloro i quali, con il loro comportamento, dovrebbero recarne testimonianza ed invece agiscono tutto all’opposto. In questo modo, egli fornisce una prova inconfutabile della sua esistenza affinché gli uomini seguano con maggior fermezza d’animo la via della fede.
Indice
Amicizia tra Giannotto e Abraam
I protagonisti sono due mercanti, legati da una forte amicizia: Giannotto e Abraam. Lo scrittore sottolinea di entrambi le qualità positive, mettendo in evidenza non soltanto la ricchezza e il volume d’affari, ma anche il loro insolito legame amichevole, che va ben di là degli aridi interessi mercantili. Il primo è di religione cristiana, l’altro, invece professa la religione ebraica.
Il Viaggio di Abraam a Roma
Giannotto vorrebbe che l’amico si convertisse perché è convinto che sarebbe un peccato se un uomo così leale e di sani principi non si potesse salvare l’anima. Pertanto, comincia a pregarlo insistentemente affinché si converta. Abraam risponde sempre che per lui l’unica religione vera è e sarà quella ebraica e non intende assolutamente rinnegarla. Ma Giannotto non desiste dal suo intento e continuamente, con un ragionamento non certo sottile, dimostra al suo amico come la fede cristiana sia di gran lunga la migliore. Sta di fatto che, insisti oggi e insisti domani o forse per la grande amicizia o per effetto delle parole che la divina ispirazione suggerisce a Giannotto, per quanto ignorante, alla fine Abraam dice che prima di convertirsi si recherebbe volentieri a Roma per prendere direttamente visione dei costumi della Chiesa. Giannotto sa bene quale sia la corruzione della Curia papale e cerca di sconsigliarlo nel suo progetto, perché la visita a Roma avrebbe senz’altro sortito l’effetto contrario. Ma non c’è nulla da fare.
Riflessioni di Abraam sulla Chiesa
Da uomo molto avveduto che è, Abraam si rende conto da vicino che alla corte papale tutti sono abituati ai peccati capitali (lussuria, sodomia, avarizia, gola, vendita di oggetti sacri) e perfino cambiano il nome alle azioni che vengono compiute come se Dio potesse essere ingannato: per esempio, la simonia viene chiamata procureria. Al suo ritorno a Parigi, l’amico gli organizza una bella festa e gli chiede il suo parere sul Papa, sui cardinali e su tutti coloro che ruotano intorno alla Curia. Abraam racconta per filo e per segno quanto ha constato, sottolineando i vizi capitali dominanti e evidenziando che il Papa si adopera continuamente per ridurre a zero la religione. Nonostante questo, egli nota che la religione cristiana non vacilla, anzi è sempre solida. Questo sta a dimostrare che è la vera religione perché Dio sopporta coloro che tengono un comportamento non consono ai suoi insegnamenti e che, anzi, dovrebbero testimoniare agli altri la fede. Per questo motivo, Abraam decide di abbracciare la religione cristiana ed è lo stesso Giannotto ad impartirgli il battesimo.
Conversione e Messaggio di Boccaccio
Fra i due protagonisti, quello di maggior spessore è Abraam: egli rappresenta l’ideale umano di mercante: si distingue per la ponderata cautela delle sue scelte, per il suo bisogno di conoscere le cose ben in profondità e per la sua decisa volontà di affidarsi all’esperienza diretta che non alle parole, anche se provengono da un amico. In sintesi, egli è un personaggio esemplare perché il suo comportamento si fonda sulla cautela, sulla concretezza, sulla fiducia nella ragione e sull’esperienza. Oltre a questo ha anche tutta una serie di nuove qualità.
Nonostante i due uomini professino una religione diversa, sono legati da una forte amicizia.. Questo è allora il messaggio che Boccaccio ci vuole trasmettere: la bontà dei rapporti individuali sfugge alle discriminazioni religiose e ideologiche ed è fondata su valori comuni a tutti una sorta di umanesimo naturale che nella novella si concretizza con le esigenze di scambi e di rapporti tipici dei mercanti.
Scelta Individuale della Religione
Abraam si converte malgrado la corruzione della Chiesa. Questo sta a significare che la scelta della religione è una questione individuale, è un problema che coinvolge la libertà del singolo. In altre parole, si può dire che il credente può benissimo scavalcare il rapporto religione/Chiesa, introducendo fra i due elementi – religione cristiana e chiesa cattolica – una scissione che comporta sia un rapporto molto personale fra se stesso e la fede, e quindi Dio, sia uno scetticismo nei confronti dell’istituzione.
Abraam: Mercante Razionalista
Abraam, da convertito, continua ad essere un mercante razionalista e un intellettuale che crede perché ha osservato la realtà in modo lucido. La logica razionale del mercante e l’acutezza propria degli ebrei, nascondono un fatto essenziale e molto innovativo: il problema di Dio è una questione individuale a tal punto che la Chiesa è lo strumento per risolverla ma solo con una funzione di antifrasi. E questa è la differenza fondamentale fra la posizione di Dante e quella del Boccaccio.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della novella raccontata nella prima giornata?
- Chi sono i protagonisti della storia e quale legame li unisce?
- Qual è la reazione di Abraam dopo il suo viaggio a Roma?
- Qual è il messaggio che Boccaccio vuole trasmettere attraverso la novella?
- Come viene rappresentata la scelta della religione nella novella?
La novella verte sulla religione e rappresenta il mondo della borghesia mercantile, dimostrando la benignità di Dio e la sua pazienza verso i difetti umani.
I protagonisti sono due mercanti, Giannotto e Abraam, legati da una forte amicizia che supera gli interessi mercantili e le differenze religiose.
Abraam osserva la corruzione della Curia papale ma nota che la religione cristiana rimane solida, il che lo porta a convertirsi al cristianesimo.
Boccaccio trasmette che la bontà dei rapporti individuali supera le discriminazioni religiose, fondandosi su valori comuni e un umanesimo naturale.
La scelta della religione è vista come una questione individuale, che coinvolge la libertà del singolo e può prescindere dalla corruzione della Chiesa.