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Concetti Chiave

  • Giovanni Boccaccio, nato nel 1313, si distinse per la sua passione per la letteratura, frequentando la corte di Napoli e diventando amico di Petrarca.
  • Tra le opere di Boccaccio, il capolavoro è il Decameron, una raccolta di novelle in volgare scritta tra il 1348 e il 1353.
  • Ludovico Ariosto, nato nel 1474 a Reggio Emilia, si dedicò alla letteratura mentre gestiva responsabilità familiari e incarichi presso i signori d'Este.
  • Ariosto è noto per il poema cavalleresco L'Orlando Furioso e per le sue satire e commedie che criticano i costumi del tempo.
  • Entrambi gli autori scrissero opere sia in volgare che in latino, ma sono maggiormente ricordati per i loro lavori in volgare.

Indice

  1. Giovanni Boccaccio: Vita e Opere
  2. Ludovico Ariosto: Vita e Carriera

Giovanni Boccaccio: Vita e Opere

Giovanni Boccaccio nasce, forse a Firenze, nel 1313, figlio di un ricco mercante.

Inviato a Napoli per pratica nel commercio, si occupa invece di letteratura; frequenta la corte di Re Roberto d'Angiò e si innamora di una dama che, nelle sue poesie, chiama con il nome di Fiammetta.

Dal 1340 circa risiede a Firenze dove conosce Petrarca di cui diviene ammiratore ed amico.

Nel 1362, dopo una crisi religiosa, si ritira a Certaldo, un paese vicino a Firenze, dove vive in povertà sino alla morte, sopraggiunta nel 1375.

Boccaccio ha scritto, in volgare, romanzi e poemi, raccolte di liriche, testi di critica letteraria su Dante e in particolare sulla Divina Commedia; ha lasciato anche molte opere in latino, testimonianza del suo appassionato studio degli autori classici.

Il suo capolavoro è,pero, il Decameron, una raccolta di novelle,scritta tra il 1348 e il 1353 in lingua volgare.

Ludovico Ariosto: Vita e Carriera

Ludovico Ariosto nasce a Reggio Emilia nel 1474; rimasto orfano e dovendo provvedere ai suoi nove fratelli, entra al servizio dei signori d'Este che gli affidano incarichi politici o amministrativi.

Contemporaneamente lavora alla stesura delle sue opere che gli procurarono lodi e immediata notorietà.

Trascorre gli ultimi anni a Ferrara dedicandosi allo studio degli autori classici e alla revisione del suo capolavoro, L'Orlando Furioso.

Muore nel 1523.

A parte alcune poesie scritte in latino, l'opera di Ariosto è tutta in volgare. Comprende sette satire in versi nelle quali il poeta descrive alcuni comportamenti degli uomini del suo tempo con l'intento di farne la critica; 5 commedie per il teatro, e un poema cavalleresco L'Orlando Furioso.

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