Concetti Chiave
- Il "Ninfale Fiesolano" è un poemetto di Giovanni Boccaccio composto da 473 ottave, che esplora l'origine di Firenze e Fiesole.
- La storia narra del pastore Africo e della ninfa Mensola, che si innamorano nonostante quest'ultima sia consacrata alla dea Diana e vincolata al voto di castità.
- Boccaccio descrive gli incontri amorosi tra Africo e Mensola con un realismo sensuale inedito, enfatizzando la psicologia e i conflitti interiori di Mensola.
- Dopo essere rimasta incinta, Mensola viene trasformata in un fiume da Diana, mentre Africo si suicida per il dolore della separazione.
- Il figlio di Mensola, Pruneo, fonda Fiesole e libera le ninfe dal voto di castità, consacrandole alla dea Venere in un finale di redenzione e libertà.
Indice
Origini del Ninfale Fiesolano
Ultima opera del periodo fiorentino è il Ninfale Fiesolano. Si tratta di un poemetto in ottave (473, quindi lungo). Tratta dell’origine di Firenze e di Fiesole, paese vicino a Firenze. Boccaccio dice infatti che queste due città sono state fondate dai discendenti di Africo (pastore) e Mensola (ninfa).
Amore e conflitto interiore
Africo si trova in mezzo a delle ninfe e si innamora di una di esse, Mensola. Lei però è consacrata a Diana, dea vergine della luna e della caccia, e deve quindi rimanere vergine, nonostante nutra dell’affetto per Africo. Lui allora si traveste da ragazza e possiede con la forza Mensola, che è quindi disperata, perché ha disobbedito a Diana. Questo però non le impedisce di avere un altro incontro con Africo. Questi incontri d'amore sono descritti con un realismo sensuale popolaresco decisamente nuovo, con descrizioni molto chiare, che infatti Boccaccio ripudierà alla fine della sua vita. Lui si concentra inoltre soprattutto sulla psicologia di Mensola, che per indole e per natura è aperta all’amore. Lei vorrebbe aprirsi all’amore ed essere felice con Africo, ma è vittima di questo giuramento di castità fatto alla dea. C’è quindi anche una forte introspezione psicologica.
Destino tragico di Africo e Mensola
Mensola alla fine rimane incinta e non vuole più vedere Africo. Lui per il dolore si suicida. Mensola chiede consiglio per la gravidanza a una ninfa sua amica, ma dopo il parto Diana, per punirla, la trasforma in un fiume. Il figlio, che si chiama Pruneo verrà allevato dai genitori di Africo, fonderà Fiesole e riuscirà a liberare le ninfe dalle leggi di Diana. Le libererà dal voto di castità e le consacrerà alla dea Venere, dea dell’amore.