Concetti Chiave
- Giovanni Boccaccio, nato nel 1313, è cresciuto tra Firenze e Napoli, influenzato sia dalla vita di corte che da quella mercantile.
- Nonostante le difficoltà economiche della famiglia, Boccaccio coltiva una passione per la letteratura classica e stringe amicizia con intellettuali come Petrarca.
- Il Decameron è l'opera più celebre di Boccaccio, composta da 100 novelle narrate da giovani che si rifugiano dalla peste in una villa a Fiesole.
- Le novelle del Decameron esplorano temi come l'amore, la fortuna e l'ingegno umano, con un approccio non religioso e umano-centrico.
- Boccaccio è considerato un precursore dell'Umanesimo per la sua rappresentazione realistica e non idealizzata della condizione umana.
Indice
Le Origini di Boccaccio
Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 o a Firenze o nei pressi di Firenze. Nasce da una relazione tra il padre Boccaccino e la sua amante, ma il padre riconosce il figlio e lo porta a casa con lui.
Formazione e Carriera
Il padre era uno dei proprietari di un’importante banca fiorentina, la Banca dei Bardi (che poi fallì), che faceva credito alla corte degli Angioini. Il suo lavoro era quello di bancario: lui si posizionava nelle zone di passaggio con un banco ed effettuava cambi di valute, prestiti ed emetteva fogli di cambio. Fu invitato nel 1327 a lavorare alla corte degli Angioini, dove vi rimarrà per circa 15 anni e qui si stazionerà sempre con il suo banchetto nelle località di passaggio per effettuare cambi e prestiti. Boccaccio va con il padre e vede ogni forma di umanità mentre passa il tempo con lui, poiché lui va con lui a effettuare i cambi poiché il padre voleva avviarlo verso professioni di questo genere, poiché i porti (uno dei luoghi dove il padre lavorava) erano molto affollati e frequentati da ogni tipo di persona. Stando a Napoli, viene a contatto con la corte degli Angioini e anche con gli intellettuali che la frequentavano: ha quindi una formazione a 360° poiché conosce sia la piazza che la corte.
Ritorno a Firenze e Isolamento
Nel 1340 però, i Bardi falliscono perché i debiti non vengono onorati dai debitori e il padre di Boccaccio perde il lavoro. Tornaro a Firenze per cercare lavoro, e Bocaccio cerca protezione da alcune famiglie, ma è difficile. Riesce comunque ad ottenere degli incarichi per la città di Firenze e nel mentre scrive delle novelle. Ad un certo punto, però, Boccaccio si ritira a Certaldo dopo che alcuni suoi amici sono stati condannati per aver partecipato ad una congiura; isolato a Certaldo, muore qui il 21 dicembre del 1375.
Influenze Letterarie e Amicizie
Boccaccio studia da autodidatta il greco e fa in tempo a conoscere la lingua e cultura greca tanto che le sue opere sono di ispirazione greca. Lui scrive mentre era anche avviato agli studi di mercatura, e comincia a scrivere riguardo alle persone che vede. La sua attività letteraria è spinta proprio dall’amore per i classici e per ogni tipo di letteratura. Boccaccio studia i classici da autodidatta poiché il padre gli impedì di studiare lettere. Tra i letterati che lui conosce nella sua vita abbiamo Petrarca, con il quale c’è uno scambio epistolare. Mostra anche interesse per Dante, apprezzando la sua Commedia e sopra nominandola Divina.
Temi e Valori del Decameron
A livello letterario, Boccaccio diventa più attento a valori più profondi e, per quanto riguarda la personalità, si avvicina di più alla personalità di Petrarca, dominato dal dissidio. Per quanto riguarda le opere, lui non si concentra più sulla religione e possiamo notare come grandi opere come il Decameron non sono più classificabili come opere medievali. Inoltre, nelle opere tarde abbiamo una concentrazione importante sull'aspetto personale. La religione, che secondo lui faceva infinocchiare gli uomini, nelle sue opere è rimpiazzata da valori come l'industria (cioè l'ingegno e la capacità di cogliere le opportunità) e la sorte (cioè la fortuna, che però ha un significato diverso rispetto a quello del VII canto dell'Inferno perché è una fortuna casuale e ad una persona può andare bene tutta la vita mentre ad un'altra può andare male tutta la vita; non c'è quindi il concetto di una fortuna che gira. Inoltre, è divisa in buona e cattiva. Non è controllabile dall’uomo). Contrariamente a Dante, Boccaccio non sente il senso di colpa e scrive cose mondane. Oltre all’industria, anche l’amore muove gli uomini, però non è un’amore per le divinità, ma un amore per le cose mondane. Una vita senza amore può portare alla morte. La sorte, anche se casuale, può essere contrastata con l’industria.
Struttura e Contenuto del Decameron
Ritornando al Decameron, dobbiamo dire che è un’opera che ha come durata totale 10 giorni ed è divisa in 100 novelle. Boccaccio, per scriverla, prende spunto dal Novellino (la novella è un testo in prosa breve che ha come scopo un insegnamento morale). La tradizione ai tempi di Boccaccio era quella di tramandare le novelle o in forma scritta o in forma orale. Boccaccio, ispirandosi al Novellino, riprende qualche novella e la rielabora. Un’informazione da precisare su Boccaccio è che lui non frequenta ambienti teologici. Il Decameron è un’opera incentrata su 7 ragazze e 3 ragazzi che scappano da una Firenze appestata a causa dell’epidemia, una Firenze che ha perso la decenza morale poiché le persone per farsi curare sono disposte a tutto, anche a perdere la dignità. Questi ragazzi si rifugiano a Fiesole, che si trova sopra Firenze e dove c’è un’aria più sana; qui sono al sicuro dalla peste. Questi ragazzi passano le giornate a divertirsi, ma nelle ore più calde della giornata si siedono e si raccontano delle novelle. Ogni giorno viene scelto un tema diveso e il tema è scelto da un re e da una regina nominati prima dell’inizio della seduta. Le novelle raccontate sono di vario tipo. Tra le giornate, ne troviamo due in cui il tema è libero: la prima e la nona giornata). Durante la settima giornata il re, che è Dioneo, lascia libertà ai ragazzi (Dioneo era il più legato a Boccaccio ed era anche il più licensioso). Le novelle sono introdotte da una spiegazione data dal narratore della novella e troviamo anche un commento di Boccaccio che però è fatto passare come del narratore: non troviamo Boccaccio nell’opera, ma i suoi commenti sono fatti passare attraverso i personaggi (che sono i narratori). Ritornando agli ideali di Boccaccio, dobbiamo dire che lui non condanna la ricchezza, anzi è favorevole alla ricchezza raggiunta con l'onestà o in maniera poco onesta ma senza danneggiare nessuno.
Dedica e Tematiche delle Novelle
Boccaccio dedica il Decameron alle donne: esse soffrono di più per l’amore perché non hanno distrazioni come la politica, il lavoro, il gioco e la caccia. I temi trattati nelle novelle spaziano dall’amore più nobile al tradimento più ingegnoso. Abbiamo anche uomini che prendono in giro i sovrani per mezzo della parola. Il Decameron è un’opera dedicata all’industria e si presenta con un mondo sereno: Dio non è presente nell’opera; ci sono ecclesiastici in quanto esseri umani.
Umanesimo e Rappresentazione del Mondo
Boccaccio era un chierico come Petrarca, ma non aveva la vocazione e non si sente in colpa: lui si è completamente staccato dalla mentalità medievale e con lui si inizia a parlare di Umanesimo. Secondo lui, l’uomo è artefice del proprio destino e abbiamo una rappresentazione nelle sue opere di tutti gli aspetti del mondo umano senza idealizzazione. Ritornando alle novelle del Decameron, esse sono ambientate in contesti cittadini ma anche in contesti passati non molto specifici. Abbiamo una grande presenza del mare che è molto amato da Boccaccio; il mare prende e porta ed è al mare che si affidavano a quel tempo i mercanti e la merce (oggi il discorso vale per i marinai). Il mare poteva portare bene oppure anche prendersi tutto. Il Decameron comincia con una novella nella quale come protagonista abbiamo l’uomo peggiore (vedere chi è) e finisce con una novella dove come protagonista abbiamo una donna santa (vedere chi è): si inizia con il peggior personaggio e si finisce con il miglior personaggio. La descrizione delle persone nelle storie è per come sono, mentre la descrizione di città od oggetti è data solo se necessaria per la storia.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Giovanni Boccaccio?
- Qual era il lavoro del padre di Boccaccio?
- Dove si è ritirato Boccaccio dopo che alcuni suoi amici sono stati condannati per una congiura?
- Qual è l'opera più famosa di Boccaccio?
- Quali sono i temi trattati nelle novelle del Decameron?
Giovanni Boccaccio è nato a Firenze o nei pressi di Firenze.
Il padre di Boccaccio era un bancario e proprietario di una banca fiorentina.
Boccaccio si è ritirato a Certaldo.
L'opera più famosa di Boccaccio è il Decameron.
I temi trattati nelle novelle del Decameron spaziano dall'amore più nobile al tradimento più ingegnoso.