Concetti Chiave
- Il palazzo incantato di Atlante è un'allegoria del destino, mostrando come le passioni e i desideri umani siano spesso illusioni futili.
- Orlando è attratto nel palazzo mentre insegue Angelica, rispecchiando il tema dell'apparenza ingannevole e dell'inchiesta.
- Ariosto usa figure retoriche come la reticenza e la prolessi per arricchire la trama e suggerire sviluppi futuri.
- Il palazzo rappresenta un isolamento dalla realtà, similmente alla corte, creando una concezione distorta della perfezione.
- L'ironia è uno strumento chiave per Ariosto, sottolineando un distacco conoscitivo per riflettere sugli eventi narrati.
Orlando e il Palazzo di Atlante
Il brano "Il palazzo incantato di Atlante" fa parte dell'"Orlando furioso", capolavoro di Ludovico Ariosto. in questa parte Orlando, lasciate le armi e i suoi doveri di paladino, percorre varie zone dell' Europa per inseguire Angelica, che egli crede sia stata rapita da un cavaliere. Orlando viene così trascinato nel palazzo di Atlante, che mostra a chiunque vi entra, quello che è il loro desiderio più grande. il palazzo è allegoria del destino, basata sulla concezione della vita di Ariosto: gli uomini si affaticano inutilmente dietro alle loro passioni e ai loro desideri, che spesso sono soltanto delle illusioni.
nell'ottava 6 abbiamo una reticenza "non dica ch'ella fosse..." egli infatti limita la sua onniscienza, esprimendo un dubbio.
Possiamo trovare una prolessi nell'ottava 13, egli infatti anticipa la possibilità che il cavaliere abbia potuto condurre Angelica fuori dal palazzo attraverso un'altra uscita. questo ci aiuta a comprendere i collegamenti della complessa struttura della trama. particolare rilievo assumono i temi dell'apparenza ingannevole e dell'inchiesta; lo si nota soprattutto dalle espressioni:"La notte e il giorno cercata Francia avea dentro e d'intorno", "l'un fugge e l'altro caccia", "corre di qua, corre di là", "or quinci or quindi invano il passo movea pien di travaglio e di pensieri", "e così stanno che non si san partir di quella gabbia". il palazzo di Atlante può essere considerato come un simbolo della corte, poiché è un ambiente chiuso che tende ad isolare l'individuo dalla realtà circostante, fino a idealizzare una propria concezione di realtà perfetta ma distorta. l'autore ricorre spesso all'ironia come strumento per evidenziare un distacco conoscitivo indispensabile per riflettere sugli avvenimenti.