Concetti Chiave
- L'Umanesimo segna la transizione da una visione teocentrica a una antropocentrica, esaltando l'uomo come centro dell'universo e promotore della propria storia.
- La filologia emerge come disciplina centrale, consentendo il recupero e la storicizzazione dei testi classici, favorendo un'analisi più profonda oltre la religione.
- In Italia, il bilinguismo vede la coesistenza di latino e italiano, con Pietro Bembo che promuove il fiorentino come modello letterario predominante.
- Ludovico Ariosto, adattando "L'Orlando Furioso" alla lingua dominante proposta da Bembo, integra tradizioni medievali con elementi rinascimentali, creando una narrazione complessa e ricca di personaggi.
- "L'Orlando Furioso" esplora temi di guerra, amore e origini dinastiche, riflettendo una visione laica e rinascimentale, con una tecnica narrativa intrecciata e una struttura metrica musicale.
Indice
Rinascimento e Storicizzazione
Nel 400-500 vi fu una ripresa a livello culturale dei classici, non solo come modello di stile ma anche come modello umano. Mentre nel Medioevo la storia era intesa come volere di Dio, teocentrismo, il quale era al centro dell'universo. Dal 400 la storia viene letta in un altro modo, essa è infatti volontà dell'uomo, che è il centro dell'universo.
Si passa quindi da un'ottica teocentrica a una antropocentrica. In questo periodo nasce anche il principio di storicizzazione che nel Medioevo non esisteva. La storicizzazione è il senso della distanza storia e distinzione delle epoche. La sua nascita nel Medioevo è dovuta anche allo sviluppo della filologia, amore per la parola. La filologia permette il recupero di testi classici che vengono storicizzati e letti non solo in funzione religiosa ma anche analizzati nella correttezza del testo. L'uomo viene esaltato nelle sue capacità inventive e creative, fino ad arrivare all'idea che l'uomo sia come Dio.Bilinguismo e Unificazione Linguistica
In Italia vi è il bilinguismo, si scrive in latino e italiano. Nel 1525 Pietro Brembo pubblica "Prose della volgar lingua", enunciando i principi a cui si ispirano gli scrittori fino all'800: - La lingua fiorentina era da privilegiare come modello letterario rispetto a tutte le altre lingue regionali. - Modella della poesia era Petrarca. - Modello della prosa era Boccaccio. Vi è una unificazione linguistica quando in Italia non c'è unità politica.
Ariosto e L'Orlando Furioso
Nato a Reggio Emilia viveva a corte degli Estensi. Pubblicò "L'Orlando furioso", di cui ci sono 3 diverse edizioni, 1516-1521-1532. L'ultima è successiva alla pubblicazione della prosa della volgar lingua. Nella prima edizione del poema aveva usato la lingua latina settentrionale, che non era quella proposta da Brembo. Ariosto sentiva la necessità di adeguare la lingua del suo poema al codice dominante e quindi rivide e corresse il poema.
Temi e Struttura del Poema
Il poema cavalleresco era già presente in Italia e utilizzato da autori come Pulci e Boiardo, il quale aveva scritto un poema intitolato "Orlando innamorato", rimasto interrotto che Ariosto riprese e sviluppò. Il personaggio Rolando non è rappresentato solo come innamorato ma come pazzo per amore. Il poema cavalleresco mescolava 2 tradizioni letterarie medievali e cioè le canzoni di gesta e i romanzi cavallereschi (Lancillotto). Sviluppa quindi il tema della guerra e parallelamente tematiche amorose. Nel testo di Ariosto a differenza a quanto il titolo suggerisce non si può definire come protagonista. I personaggi sono molti, collocati in parità, le vicende narrate sono così numerose che è impossibile sintetizzare la trama dell'opera. Tuttavia è possibile individuare 3 filoni principali: -Guerra tra cristiani e mussulmani all'epoca di Carlo Magno. - Vicende amorose di Orlando. - Origine dinastia estense, con capostipite Ruggero. L'opera nacque anche come testo encomiastico. Ariosto scrive il poema richiamandosi ai poemi della classicità ma anche alla Divina Commedia. Il testo però è anche espressione della contemporaneità dell'autore, sintetizza lo spirito del rinascimento, infatti, la materia cavalleresca è strumento narrativo capace di coinvolgere il pubblico della corte ferrarese, ma serve per parlare di altro. L'opera rispecchia la vita in tutta la sua realtà e varietà e nasce da una visione laica per a quale gli eventi umani sono dominati dal caso. L'unica dote che gli esseri umani dovrebbero coltivare è, per Ariosto, la flessibilità: capacità di modificare i propri sentimenti e la mutevolezza della realtà. Il modello "ego interiore" rimane comunque dominante. La tecnica è molto particolare perché Ariosto intesse una trama in cui tanti fili narrativi si incontrano, a volte abbandona un personaggio per seguirne un altro e poi ritorna a quello precedente.
Tecnica e Metro di Ariosto
Metro: l'ottava, strofa di 8 versi endecasillabi, in rime alternate nei primi 6 versi e baciate negli ultimi 2. Questo metro conferisce particolare musicalità al testo.
Domande da interrogazione
- Qual è il cambiamento principale nella percezione della storia tra il Medioevo e il Rinascimento?
- Qual era il ruolo del bilinguismo in Italia durante il Rinascimento?
- Come Ariosto ha adattato "L'Orlando Furioso" alle norme linguistiche del suo tempo?
- Quali sono i temi principali trattati nel poema "L'Orlando Furioso"?
- Qual è la tecnica metrica utilizzata da Ariosto nel suo poema?
Durante il Rinascimento, la storia viene vista come volontà dell'uomo, passando da un'ottica teocentrica a una antropocentrica, con l'uomo al centro dell'universo.
In Italia, si scriveva sia in latino che in italiano, con un'enfasi sulla lingua fiorentina come modello letterario, seguendo i principi enunciati da Pietro Brembo.
Ariosto ha rivisto e corretto "L'Orlando Furioso" per adeguare la lingua del poema al codice dominante, passando dalla lingua latina settentrionale a quella proposta da Brembo.
I temi principali includono la guerra tra cristiani e musulmani, le vicende amorose di Orlando, e l'origine della dinastia estense, con una struttura che mescola tradizioni letterarie medievali.
Ariosto utilizza l'ottava, una strofa di 8 versi endecasillabi con rime alternate nei primi 6 versi e baciate negli ultimi 2, conferendo musicalità al testo.