Concetti Chiave
- L'episodio di Cloridano e Medoro nell'Orlando Furioso rappresenta l'amicizia tra due giovani cavalieri saraceni e il loro tragico destino, culminando nell'amore idillico tra Medoro e Angelica.
- La narrazione si sviluppa attraverso una serie di eventi drammatici e paradossali, tra cui la decisione di Medoro di seppellire il corpo del suo signore e l'equivoco che porta alla morte di Cloridano.
- L'incontro tra Medoro e Angelica avviene per caso, riflettendo la visione rinascimentale di Ariosto dove gli eventi umani sono regolati da una combinazione di fortuna e volontà, simile al concetto di Fortuna di Machiavelli.
- Lo stile dell'opera è caratterizzato da un tono "medio", dove elementi comici, tragici e patetici si alternano senza che nessuno prevalga, con interventi ironici del narratore che spezzano la narrazione.
- La complessità delle relazioni tra i personaggi e l'uso di linguaggio paradossale arricchiscono l'episodio, rendendo il racconto di Cloridano e Medoro un esempio di narrazione stratificata e sfumata.
Indice
L'amicizia tragica di Cloridano e Medoro
L’episodio di Cloridano e Medoro è uno dei più conosciuti dell’ Orlando furioso e costituisce un momento fondamentale dell’intreccio. Esso è importante perché rappresenta un esempio di amicizia fra due giovani cavalieri saraceni che si trasforma in tragedia e per lo sviluppo idillico che ne seguirà.
Infatti, dopo l’uccisione di Cloridano, Medoro si imbatte in Angelica che ne cura le ferite. I due giovani si innamorano e un ambiente prettamente pastorale fa da cornice al loro matrimonio. Il matrimonio è un punto nodale dell’intreccio perché si vengono a creare i presupposti della follia di Orlando, argomento predominante nella seconda parte dell’opera.
L’episodio si estende sul canto XVIII (ottave 164-192) e sul canto XIX (ottave 1 – 16).
Il viaggio per seppellire Dardinello
- Medoro manifesta a Cloridano l’intenzione di ritornare sul campo di battaglia per seppellire il corpo del suo signore, Dardinello. Pur meravigliandosi della devozione del l’amico, Cloridano decide di seguirlo..
- I due giovani attraversano l’accampamento cristiano e fanno strage di soldati e cavalieri.
- Quando sono giunti sul campo di battaglia, disseminato di cadaveri, Medoro invoca la Luna che, dopo poco, illumina il luogo dove giace il corpo di Dardinello. I due amici si caricano il cadavere sulle spalle.
- Intanto, arriva Zerbino, giovane nobile scozzese, con alcuni cavalieri. Cloridano abbandona il corpo di Dardinello e si dirige verso la selva, senza accorgersi che l’amico Medoro non lo sta seguendo.
- A questo punto, interviene lo scrittore-narratore per esprimere una riflessione sull’amicizia e sui rapporti sociali (“Nessuno può sapere da chi è amato, quando si trova seduto sulla sommità della ruota della Fortuna, perché accanto a lui siedono veri e falsi vamici e tutti gli si mostrano ugualmente fedeli. Quando poi la sua situazione diventa sfavorevole, la folla adulatrice cambia piede, e colui che ha amato sinceramente persevera nella fedeltà e amerà per sempre il suo signore”)
- Cloridano si accorge di aver smarrito Medoro; torna, allora, sui suoi passi e lo trova accerchiato dai soldati nemici; uccide alcuni cavalieri cristiani che stanno attaccando il giovane. Nonostante riesca ad impietosire Zerbino, viene ferito. Cloridano, furente, si getta nella mischia, ma viene colpito a morte.
L'incontro con Angelica e il matrimonio
- Casualmente, Angelica si imbatte nei due giovani amici che giacciono sul campo: Medoro è ancora vivo e Angelica gli risana le ferite con delle erbe medicamentose.
- Angelica, con l’aiuto di un pastore, incontrato poco prima, conduce Medoro alla casa di questo. Medoro guarisce rapidamente, Angelica si innamorano e decide di sposarlo. Dopo aver celebrate le nozze, la coppia incide i propri nomi ovunque. Questo dettaglio costituirà l’elemento scatenante della follia di Orlando.
Il caso e la Fortuna nell'opera
L’incontro fra Medoro e Angelica è frutto del caso, come lo stesso scrittore sottolinea e frutto del caso sarà anche la scoperta di Orlando delle incisioni fatte dai amanti. Sul piano della storia non si può parlare di fato o di destino, né tanto meno di Provvidenza perché la legge che regola le vicende degli uomini appare all’Ariosto, priva di ogni aspetto sacro e quindi è laica. Questa posizione è tipicamente rinascimentale: ciò che accade all’uomo è conseguenza di un insieme di eventi, di atti di volontà, di passioni e di errori di giudizio, in gran parte imprevedibili e tali da sfuggire a una normale valutazione. In questo senso, la posizione dell’Ariosto è molto simile a quella di Machiavelli (concetto di Fortuna) e per certi aspetti pessimistici, non distante anche da quella di Guicciardini.
Paradossi e linguaggio nell'episodio
La vicenda si basa su equivoci e paradossi. Paradossale è la decisione di Medoro di dar sepoltura al corpo del suo signore che giace nel mezzo del campo di battaglia. Cloridano fugge e crede, equivocando, di essere seguito dall’amico. Esiste anche un equivoco nell’improvvisa decisione di Cloridano di affrontare allo scoperto il nemico cristiano, dato che pensa che l’amico Medoro sia morto.
Il rapporto fra i due giovani è asimmetrico: Medoro ammira e venera il suo signore Dardinello, Cloridano ama Medoro, ma non sappiano quanto Medoro ami Cloridano perché, nel momento in cui egli si occupa della sepoltura di Darninello, il suo primo pensiero va al signore (situazione certamente paradossale, perché non certamente coincidente con il comune modo di pensare).
Il paradosso si può anche vedere a livello di linguaggio, quando viene presentato l’innamoramento fra Medardo e Angelica come una ferita inferta da Amore, mentre Angelica con un estremo atto di pietà per un guerriero, di cui curerà le ferite, da insensibile, com’è sempre stata, diventa una donna sensibilmente innamorata.
Stile e toni nell'Orlando Furioso
Nell’opera e nemmeno nell’episodio Di Cloridano e Medoro prevale uno stile, anche se di solito, i critici affermano che nell’Orlando furioso il tono stilistico è “medio”. Infatti il comico, il tragico, il patetico l’idillico non sono mai predominanti nella narrazione per cui anche un solo episodio non è mai unitario in tal senso. Succede, per esempio che nel corso di una descrizione, in cui prevale il tono patetico, intervenga lo scrittore con una sua riflessione, introducendo una nota ironica o comica o spostando il punto di vista. Il racconto di Cloridano e Medoro è certamente patetico perché si parla di morte e di mettere a repentaglio la propria vita per amicizia o per amore. Tuttavia, bisogna sottolineare come l’episodio è interrotto dalla lunga scena della strage nel campo cristiano, in cui prevalgono toni umoristici e ironici e sono presenti anche alcuni interventi del narratore (cfr ottave 174 – 175 – 176 – 179). Con la descrizione del campo di battaglia cosparso di cadaveri e con l’invocazione di Medoro alla Luna, il tono diventa serio, ma immediatamente dopo, lo scrittore prende le distanze da Medoro e interviene, con un tono malizioso e ironico [“La Luna a quel pregar la nube aperse/(o fosse caso o pur la tanta fede)…]. Infine, dopo la morte di Cloridano, il tradimento di Medoro è narrato con un registro soprattutto serio e patetico, mentre la scena si fa serena e idillica quando Medoro è in convalescenza e viene descritto il suo amore con Angelica.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'amicizia tra Cloridano e Medoro nell'Orlando Furioso?
- Cosa spinge Medoro a tornare sul campo di battaglia?
- Come si sviluppa l'incontro tra Medoro e Angelica?
- Qual è il ruolo del caso e della Fortuna nell'opera?
- Come si caratterizza lo stile e il tono dell'episodio di Cloridano e Medoro?
L'amicizia tra Cloridano e Medoro rappresenta un esempio di legame profondo che si trasforma in tragedia, ed è fondamentale per lo sviluppo successivo della storia, culminando nell'incontro di Medoro con Angelica e nel matrimonio che scatena la follia di Orlando.
Medoro desidera tornare sul campo di battaglia per seppellire il corpo del suo signore, Dardinello, mostrando una devozione che sorprende Cloridano, il quale decide di accompagnarlo.
Angelica trova Medoro ferito sul campo di battaglia e lo cura con erbe medicamentose. Con l'aiuto di un pastore, lo porta a casa sua, dove Medoro guarisce rapidamente, si innamora di Angelica e la sposa.
Il caso e la Fortuna giocano un ruolo centrale, poiché l'incontro tra Medoro e Angelica e la scoperta di Orlando delle incisioni degli amanti sono eventi casuali, riflettendo una visione laica e rinascimentale della vita, simile a quella di Machiavelli.
Lo stile dell'episodio è vario, mescolando toni patetici, comici e ironici. La narrazione non è mai unitaria, alternando momenti seri e riflessioni ironiche, con un tono che diventa idillico durante la convalescenza di Medoro e il suo amore con Angelica.