Concetti Chiave
- Ludovico Ariosto, nato nel 1474 a Reggio Emilia, fu un classicista e seguace di Pietro Bembo, ma studiò giurisprudenza a Ferrara per compiacere la famiglia.
- Ariosto non sposò Alessandra Benucci per preservare la sua carriera ecclesiastica, e servì come governatore della Garfagnana per gli Estensi.
- In Ferrara, scrisse le commedie "La cassaria" e "I suppositi", seguendo il modello delle commedie plautine con trame intricate e personaggi astuti.
- Le sue opere teatrali, come "Il negromante" e "la iena", utilizzano l'ironia e la satira per esplorare temi come l'inganno e l'interesse economico.
- Tra il 1517 e il 1525, Ariosto scrisse sette satire imitando Orazio, caratterizzate da uno stile ironico e tollerante che riflette la follia umana.
Indice
Formazione e Carriera Ecclesiastica
Nato nel 1474 a Reggio Emilia, comincia la sua formazione classicista; fu seguace di Pietro Bembo e frequentò giurisprudenza a Ferrara nonostante lui amava la letteratura. Conobbe Alessandra Benucci che non volle sposare anche quando lei si era separata per non perdere la carriera ecclesiastica negli ordini minori.
Commedie e Influenze Letterarie
Fu governatore per conto degli Estensi di Garfagnana (Lucca); ritornato a Ferrara fu alle dipendenze del cardinale Ippolito d'Este e di suo fratello Alfonso I d'Este: qui cominciò a scrivere le prime commedie "La cassaria" (si svolge a Metelino ed è caratterizzata da trovate astute di servi) e "I suppositi" (si fonda sugli scambi di persona). Con queste 2 commedie Ariosto riprende il modello delle commedie plautine che hanno trama complicata, risata facile, astuzia dei servi e scontro fra anziani e giovani. Egli usa l'ironia, cioè l'atteggiamento dell'uomo che conosce la vita. Nel 1520 inviò a papa Leone X "Il negromante" che si concentra su un mago imbroglione. Nella commedia "la iena" s'insiste sull'interesse economico della ruffiana che finanzia i matrimoni e che qui è oggetto di satira. L'ultima commedia "I studienti" rimase incompiuta ma fu ripresa dal fratello Gabriele che la chiamò "l'imperfetta" e dal figlio di Ariosto Virginio che la chiamerà "la scolastica".
Satire e Componimenti Latini
Tra il 1517 e il 1525 scrisse 7 satire imitando Orazio; anticamente la satira era un componimento di vari temi (deriva da satura lanx, un piatto votivo che conteneva tutti i cibi), Orazio trasforma la satira in una libera e svagata conversazione. Nelle satire Ariosto è ironico, pacato e tollerante poiché è consapevole che gli uomini sono folli e hanno dei limiti che li allontanano dal raggiungimento della serenità e della saggezza. Studiando i poeti elegiaci, Ariosto scrive 67 componimenti in latino e fra il 1498 e il 1532 scrive 214 lettere (non di origine letteraria) in stile semplice e immediato che si concentrano su vari temi e sono dedicate a un pubblico vasto.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'influenza di Pietro Bembo sulla formazione di Ariosto?
- Quali sono le caratteristiche principali delle commedie di Ariosto?
- Come si caratterizzano le satire di Ariosto?
Pietro Bembo ha influenzato la formazione classicista di Ariosto, che ha seguito i suoi insegnamenti nonostante il suo interesse per la letteratura.
Le commedie di Ariosto, come "La cassaria" e "I suppositi", seguono il modello delle commedie plautine con trame complicate, risate facili, astuzia dei servi e scontri tra anziani e giovani, utilizzando l'ironia per riflettere sulla vita.
Le satire di Ariosto, scritte tra il 1517 e il 1525, imitano Orazio e sono caratterizzate da un tono ironico, pacato e tollerante, riflettendo la consapevolezza dei limiti umani nel raggiungere serenità e saggezza.