Concetti Chiave
- Il discorso diretto riporta esattamente le parole del personaggio, introdotte da verbi dichiarativi e seguite da virgolette o trattini.
- Il discorso diretto libero elimina il verbo dichiarativo, rendendo il dialogo più immediato e spontaneo.
- Il discorso indiretto riassume il contenuto del dialogo, modificando verbi e pronomi, senza usare virgolette o segni di punteggiatura diretta.
- Il discorso indiretto libero combina elementi del discorso diretto e indiretto, riportando le parole del personaggio senza verbi dichiarativi o virgolette.
- Il discorso raccontato sintetizza le parole del personaggio, riportando solo gli elementi essenziali del dialogo.
In questo appunto di Italiano vengono descritte le diverse tecniche narrative che il narratore può utilizzare, quando si trova a dover riferire i discorsi o i pensieri dei suoi personaggi. Egli può scegliere tra le seguenti tecniche narrative: discorso diretto, discorso diretto libero, discorso indiretto, discorso indiretto libero e discorso raccontato.
Indice
Discorso diretto
Attraverso il discorso diretto, il narratore riporta esattamente le parole pronunciate da chi parla.
Il narratore introduce le parole del personaggio attraverso un verbo dichiarativo (dire, chiedere, rispondere, affermare, aggiungere), seguito dai due punti e le virgolette (alte o basse) o il trattino.
Esempio con virgolette alte: Il marchese disse: “Laura, non intendo tollerare oltre un simile comportamento”.
Esempio con virgolette basse: Il marchese disse: «Laura, non intendo tollerare oltre un simile comportamento”».
Esempio con trattino:
Il marchese disse:
- Laura, non intendo tollerare oltre un simile comportamento.
Quando si usano le virgolette, bisogna ricordare di metterle sia all’inizio sia alla fine della frase. Se si usa il trattino, invece, alla fine della frase non va messo nulla. Importante ricordare che dopo il trattino o le virgolette (alte o basse) la lettera è sempre maiuscola. Inoltre, bisogna ricordare di mettere sempre il punto dopo aver chiuso le virgolette. Se si usa il punto esclamativo o interrogativo e i puntini di sospensione, bisogna ricordare di metterli sempre all’interno delle virgolette.
Discorso diretto libero
Il discorso diretto libero si ha quando il discorso diretto viene riportato tra virgolette , ma senza introdurlo con un verbo dichiarativo, quindi è più immediato.
Esempio: “Laura non intendo tollerare oltre un simile comportamento”.
Discorso indiretto
Attraverso il discorso indiretto, il narratore riformula, modificando, le frasi o le parole pronunciate da qualcuno. Come il discorso diretto, anche quello indiretto è introdotto sempre da verbi come dire, affermare, rispondere, aggiungere, cominciare a dire. Inoltre, anch’esso viene utilizzato dal narratore per riferire un dialogo o le parole pronunciate da qualcuno. Tuttavia, diversamente dal discorso diretto, quello indiretto riporta il senso di ciò che è stato detto, senza ridire le parole precise: il narratore, infatti, non riferisce le parole del personaggio in modo diretto, ma le fa dipendere da un verbo dichiarativo. Si tolgono i segni di punteggiatura, che si usano nel caso del discorso diretto, e si utilizzano: “a”, “di”, “se”, “che”. Mentre “che” e “se” sono congiunzioni subordinanti, le preposizioni “di” e “a” sono seguite dal verbo all’infinito. È necessario ovviamente modificare le parti variabili della frase, come i pronomi e i verbi. Inoltre si usa un’altra punteggiatura.
Esempio: Il marchese si rivolse a Laura e le disse che non era più disposto a tollerare un simile comportamento. Notiamo che rispetto a prima sono stati tolti i due punti e le virgolette e sono state aggiunte alcune parole, necessarie per il discorso indiretto.
Passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto
Quando riportiamo la frase in maniera indiretta, quindi, dobbiamo stare attenti a cambiare, oltre alla forma verbale, anche gli aggettivi possessivi e gli avverbi di tempo. Inoltre, quando trasformiamo il discorso diretto in discorso indiretto, il soggetto della frase non è più lo stesso. Nel trasformare il discorso diretto in discorso indiretto, infatti, accade che la frase principale diventa una subordinata di primo grado (oggettiva o interrogativa indiretta). Le subordinate di primo grado si trasformano in subordinate di II grado.
Se il verbo usato per introdurre il discorso diretto è al presente, al passato prossimo o al futuro, i modi e i tempi della subordinata non variano. Ad esempio: Sofia dice: “Sono affamata!” diventa “Sofia dice che è affamata”. Se, invece, il verbo usato per introdurre il discorso diretto è un passato (tranne che si tratti di passato prossimo) il presente viene sostituito dall’imperfetto. Ad esempio: Sofia disse: “Sono affamata!” diventa “Sofia disse che era affamata”. Il passato è sostituito dal trapassato. Ad esempio: Luca disse: “Ho vinto!” diventa “Luca disse che aveva vinto”. Il futuro semplice è sostituto dal condizionale passato. Ad esempio: Luca disse: “Vincerò!” diventa “Luca disse che avrebbe vinto”.
Discorso indiretto libero
Il discorso indiretto libero è un procedimento usato dal narratore che riferisce in forma indiretta le parole di un personaggio usando i tratti tipi di del discorso diretto, perciò si chiama indiretto libero. Infatti utilizza esclamazioni, frasi ellittiche, domande e deittici (come qui, questo…). Il narratore riferisce i discorsi del personaggio con le sue stesse parole e senza introdurle con i verbi dichiarativi e quindi senza l'uso di “....” , ma solo l'uso dei: .
Esempio: Il marchese si rivolse a Laura: non era più disposto a tollera oltre il suo comportamento.
In questo caso è il narratore a riferire in forma indiretta, cioè senza utilizzare due punti e virgolette, le parole di chi parla, come se fosse un vero e proprio discorso diretto, utilizzando per esempio delle frasi interrogative.
Discorso raccontato
Vi è un’ulteriore tipologia di tecnica narrativa, chiamata discorso raccontato, attraverso il quale il narratore sintetizza in modo generico le parole del personaggio, riportando solo quelle che sono realmente essenziali.
Domande da interrogazione
- Quali sono le tecniche narrative descritte nel testo per riferire i discorsi dei personaggi?
- Come si utilizza il discorso diretto secondo il testo?
- Qual è la differenza principale tra discorso diretto e discorso indiretto?
- Cosa caratterizza il discorso indiretto libero?
- In cosa consiste il discorso raccontato?
Le tecniche narrative descritte sono: discorso diretto, discorso diretto libero, discorso indiretto, discorso indiretto libero e discorso raccontato.
Il discorso diretto riporta esattamente le parole del personaggio, introdotte da un verbo dichiarativo e seguite da due punti e virgolette o un trattino.
Il discorso diretto riporta le parole esatte del personaggio, mentre il discorso indiretto riformula le frasi, riportando il senso senza usare le parole precise.
Il discorso indiretto libero riferisce le parole del personaggio in forma indiretta, senza verbi dichiarativi e senza virgolette, utilizzando esclamazioni e frasi ellittiche.
Il discorso raccontato sintetizza in modo generico le parole del personaggio, riportando solo quelle essenziali.