Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • "Circùito" è un sostantivo maschile che indica un percorso circolare, utilizzato in ambiti sportivi e tecnici, mentre "circuìto" è il participio passato del verbo "circuire", che significa ingannare o raggirare.
  • "Còmpito" si riferisce ai lavori assegnati per casa agli studenti, mentre "compìto" è il participio passato di "còmpiere" e può anche descrivere una persona educata e gentile.
  • "Sùbito" è un avverbio che significa immediatamente, mentre "subìto" è il participio passato di "subire", usato per indicare qualcosa che è stato sopportato o subito.
  • "Gratùito" significa senza pagamento e "fortùito" si riferisce a un evento casuale, con la pronuncia sdrucciola preferita rispetto a quella piana.
  • L'accento tonico può essere aggiunto a queste parole per evitare confusioni, ma spesso il contesto aiuta a distinguere i significati.

Indice

  1. Circùito ≠ Circuìto
  2. Còmpito ≠ Compìto
  3. Sùbito ≠ Subìto
  4. Gratùito – Fortùito

Circùito ≠ Circuìto

Si tratta di due parole distinte sulle quali, quando scriviamo l’accento, per evitare un’errata lettura, non sarebbe male mettere l’accento tonico, anche se non è mai obbligatorio poiché il significato si può dedurre facilmente dal contesto
“Circùito”, con pronuncia sdrucciola è un sostantivo maschile col significato di “giro”, “circonferenza”, “perimetro” e, a volte, “spazio compreso in un perimetro limitato”
Es. Il circuito automobilistico del Mugello è lungo 15 chilometri
A questi due significati fondamentali, vanno aggiunti innumerevoli valori estensivi e figurati, connessi sempre al concetto di una linea o di un percorso circolare. Che può essere reale o ideale e il cui punto di arrivo coincide sempre con quello di partenza.
Il termine è usato soprattutto nel linguaggi sportivo e in quello tecnico:
Esempi: circuito di gara, circuito di prova, circuito magnetico, circuito elettrico, corto circuito, ecc..
L’uso è tutt’altro che raro anche in altri campi come in quello economico: circuito di merci, di capitali.
La pronuncia è sempre ed esclusivamente “circùito”.
“Circuìto”, invece, è il participio passato del verbo “circuire”. Esso è derivato dal latino “circum” = intorno e “ire = andare, cioè, dal punto di vista etimologico “girare intorno”, “chiudere in un cerchio”, “circondare”, da cui il senso figurato “stare insistentemente, intorno aduna persona, circondarla di lusinghe per raggirarla e ingannarla”.
In senso proprio, abbiamo:
• La città è circuìta dalle mura.
• La vallata è circuìta da alte montagne
• I castelli del Medioevo sono circuìti da un largo e profondo fossato.

In senso figurato, possiamo invece dire:
• L’uomo è stato circuìto da lusinghe
• La badante ha circuìto quel povero vecchio, convincendolo a fare testamento in suo favore.

Còmpito ≠ Compìto

Tutti conosciamo il significato di còmpito, cioè il lavori che il docente assegna per casa ai propri allievi
Compìto è il participio passato del verbo còmpiere (ma esiste anche la forma “compiuto”, di uso più raro)
Si dice: Ieri ho compiùto/compìto 20 anni
Compìto è adoperato anche come aggettivo per indicare una persona garbata, gentile, educata, che conosce le buone maniere
Esempio: Luigi è un ragazzo dai modi compìti

Sùbito ≠ Subìto

Sùbito è un avverbio e nel linguaggio letterario può essere anche aggettivo, col significato di “rapido”, “pronto”, “repentino” e quindi variabile
• Ho subito risposto al tuo messaggio
• Ghiacciossi ognun di sùbita paura
(A. Poliziano)
E Dante, nella Divina Commedia, parla di “sùbiti guadagni”, per indicare cittadini di Firenze che si sono arricchiti molto velocemente
Invece, è molto comune il participio passato “subìto”

Esempi:
• Ho subìto molte angherie e non intendo subirne altre
• L’imputato ha subìto un lungo interrogatorio (= è stato sottoposto a un lungo interrogatorio)
• A causa del terremoto le case hanno subìto dei gravi danni

Gratùito – Fortùito

“Gratuito” significa “senza alcun pagamento” e “fortùito” si collega ad un fatto che è avvenuto per caso
In questo caso non si tratta di un cambio di significato se spostiamo l’accento e diciamo “gratuìto” e “fortuìto”. Non si tratta di un errore , di una pronuncia più rara che ricalca quella latina: “gratuìtus” e “fortuìtus”. In ogni modo, la pronuncia sdrucciola è di gran lunga quella da preferire.

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