Concetti Chiave
- Il Dry Martini è composto principalmente da Gin e Vermuth Dry, servito senza ghiaccio in un bicchiere freddo.
- È un cocktail cristallino con note di erbe, spezie, fiori e agrumi, caratterizzato da un sapore secco e alcolico.
- La preparazione prevede l'uso di uno strainer per separare il ghiaccio, ed è decorato con una fetta di limone o olive.
- Il cocktail è noto per la sua personalità distintiva e il suo elevato tenore alcolico, pari a 29,8°C.
- L'origine del Dry Martini è dibattuta, con attribuzioni che vanno dall'italiano Martini nel 1910 a un barman dell'Astonia Hotel nel tardo Ottocento.
Preparazione del cocktail
2/10 Vermuth Dry
8/10 Gin
Versare nel mixing glass con alcuni cubetti di ghiaccio. Servire in coppetta da cocktail fredda utilizzando lo strainer per trattenere il ghiaccio. Decorare con fetta di limone o olive.
è un cocktail cristallino, ricco di erbe, spezie finissime, fiori e agrumi. In bocca ha dei sapori lunghi o persistenti, il secco e l’alcolico si mescolano generando una leggera freschezza e una percettibile sensazione di amaro, sapore deciso e dall’alto tenore alcolico (29,8°C). E un cocktail di grande personalità.
Origini contese del cocktail
L’origine del più celebre tra gli aperitivi è ancora molto contesa: alcuni sostengono sia stato inventato nel 1910 dall’italiano Martini, un emigrato ligure, al Knickerbocker Hotel di Manhattan; altri invece sostengono che sia stato preparato per la prima volta a fine Ottocento dal barman dell’Astonia Hotel di New York.