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Concetti Chiave

  • Le patate viola vengono lessate nel brodo vegetale, schiacciate e unite a una crema di burro, porro e pancetta rosolati.
  • Il latte di bufala viene aggiunto gradualmente alle patate schiacciate per ottenere una consistenza cremosa, con sale e pepe per insaporire.
  • La crema è servita in fondine individuali, guarnita con scaglie di formaggio di bufala stagionato e granella di pistacchi.
  • I crostini di pane, tostati e aromatizzati con cannella, accompagnano il piatto per un tocco croccante e speziato.
  • I latti di origine vegetale, come quello di mandorle, non devono essere riscaldati a temperature superiori a 60 °C per evitare alterazioni.

Indice

  1. Preparazione delle patate viola
  2. Cottura e condimento
  3. Attenzione alle temperature del latte

Preparazione delle patate viola

500 g di patate viola (vitelotte)

1/2 l di latte di bufala

60 g di porro

60 g di pancetta steccata affumicata

1 l di brodo vegetale

60 g di formaggio stagionato di bufala

30 g di pistacchi già sgusciati e pelati

100 g di pane in cassetta

40 g di burro di bufala

cannella in polvere

sale e pepe

1. Lavate le patate, sbucciatele e lessatele nel brodo vegetale. Una volta cotte, scolatele e schiacciatele con uno schiacciapatate. Fate sciogliere il burro in una casseruola di alluminio antiaderente, unite il porro e la pancetta, tritati finemente, e fate rosolare.

2.

Cottura e condimento

Aggiungete le patate schiacciate, versate a filo il latte tiepido e stemperate con una frusta a fuoco molto dolce. Proseguite la cottura per qualche minuto fino a ottenere un composto cremoso. Regolate di sale e profumate con una macinata di pepe.

3. Distribuite la crema nelle fondine individuali e guarnite con le scaglie di formaggio e la granella di pistacchi. Accompagnate con i crostini di pane, tostati e aromatizzati con un pizzico di cannella, e servite.

Attenzione alle temperature del latte

Occhio al termometro

I tre tipi di “latte” di origine vegetale, protagonisti insieme a quelli di origine animale , temono le temperature elevate: non vanno mai portati, cioè, a 100 °C. Per il latte di mandorle, anzi, il limite massimo è di 60 °C.

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