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Concetti Chiave

  • Gli alimenti sono vulnerabili e deperibili, soggetti a microrganismi ed enzimi che causano decadimento nel tempo.
  • La contaminazione degli alimenti può essere di origine esogena, come suolo e aria, o endogena, derivante dall'alimento stesso.
  • Le alterazioni fisiche degli alimenti includono variazioni di colore e irrancidimento causati da luce e condizioni ambientali.
  • Alterazioni chimiche si verificano per effetto di ossigeno e umidità, causando imbrunimento e sviluppo di microrganismi.
  • Alterazioni biologiche sono dovute ad enzimi e microrganismi, con parassiti e roditori come ulteriori fattori di rischio.

Prodotti alimentari

Indice

  1. La conservazione degli alimenti
  2. Forme di alterazione degli alimenti

La conservazione degli alimenti

Vulnerabilità e deperibilità degli alimenti
Tutti gli alimenti disponibili in natura sono accomunati, indipendentemente dalla tipologia merceologica d’appartenenza, anche dal fatto di essere vulnerabili e deperibili. Sono vulnerabili in quanto soggetti all’azione di microrganismi ed enzimi presenti nelle sostanze di natura organica.

Sono deperibili, perché il passare del tempo, in determinate condizioni, favorisce ossidazioni e altre reazioni chimiche che rendono gli alimenti non commestibili.
Le cause che alterano un alimento e lo rendono fonte di possibili malattie per il
consumatore possono essere classificate in esogene e endogene. Le fonti esogene
di contaminazione sono tutti gli elementi esterni che vengono in contatto con l’alimento: il suolo, l’acqua, l’aria, i materiali, le attrezzature, gli utensili, gli insetti, i roditori e gli stessi operatori del settore. Le fonti endogene di contaminazione sono i microrganismi o i parassitiche provengono dall’alimento stesso.

Forme di alterazione degli alimenti

Le forme di alterazione di un alimento possono essere fisiche, chimiche o biologiche.
- Fisiche: quelle causate dalla luce e dalla conservazione in un ambiente con
temperatura e umidità non controllate. La luce provoca variazioni nel colore di un alimento, a causa dell’ossidazione di alcuni enzimi che lo costituiscono. Le alterazioni vanno da forme meno gravi, come per esempio la variazione del colore della carne che esposta alla luminosità diventa bruna, a forme più pericolose come l’irrancidimento dei grassi. E’ per questo motivo che gli oli e i grassi dovrebbero essere sempre confezionati in contenitori opachi.
Le forme di alterazione di un alimento possono essere fisiche, chimiche o biologiche.
- Chimiche: quelle provocate dall’ossigeno nell’aria e dall’umidita’. Anche l’ossigeno provoca imbrunimento e irrancidimento dei grassi. Esempio: mela tagliata o fetta di prosciutto. Il contatto con l’ossigeno favorisce lo sviluppo dei microrganismi aerobi, in particolare delle muffe e di alcuni batteri.
- Biologiche: quando responsabili sono enzimi, microrganismi, parassiti, roditori.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali che rendono gli alimenti vulnerabili e deperibili?
  2. Gli alimenti sono vulnerabili a causa dell'azione di microrganismi ed enzimi presenti nelle sostanze organiche e sono deperibili perché il tempo favorisce ossidazioni e reazioni chimiche che li rendono non commestibili.

  3. Quali sono le fonti di contaminazione esogene ed endogene degli alimenti?
  4. Le fonti esogene includono elementi esterni come suolo, acqua, aria, materiali, attrezzature, insetti, roditori e operatori. Le fonti endogene sono microrganismi o parassiti provenienti dall'alimento stesso.

  5. Quali sono le forme di alterazione degli alimenti e come si manifestano?
  6. Le forme di alterazione possono essere fisiche (causate da luce e condizioni ambientali), chimiche (provocate da ossigeno e umidità) e biologiche (dovute a enzimi, microrganismi, parassiti, roditori).

Domande e risposte

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