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Concetti Chiave

  • L'olio di colza, derivato dai semi della Brassica campestris, contiene un elevato livello di acido erucico, un composto tossico a dosi elevate, limitato per legge al 5% in Italia.
  • La variante di colza "Canola", priva di acido erucico, è utilizzata per produrre olio di colza sicuro e viene destinata principalmente al settore industriale e alla produzione di biodiesel.
  • L'olio di semi vari è spesso composto da oli economici come soia e colza, e non è indicato per le cotture a causa del suo basso valore merceologico.
  • Gli oli dietetici, arricchiti di vitamine come E, A e B6, offrono una buona fonte di acido linoleico essenziale ma sono costosi e non adatti alla cottura.
  • La normativa italiana richiede che la composizione degli oli sia dichiarata solo se un componente supera il 20%, influenzando la trasparenza per i consumatori.

Indice

  1. Olio di colza
  2. Olio di colza
  3. Olio di semi vari
  4. Oli dietetici

Olio di colza

La colza (Brassica campestris) appartiene alla famiglia delle Cruciere. I semi contengono il 39-45% di olio. Rettificato, l’olio di colza ha colore giallo, odore particolare e sapore gradevole. La caratteristica principale di questo olio è il suo elevato contenuto di acido erucico, presente in media per il 20-25%, con punte anche del 50%.
Questo acido grasso monoinsaturo a 22 atomi di carbonio risulta tossico, se consumato in forte quantità, a livello di miocardio, delle ghiandole surrenali e del fegato. Per questo motivo la legge italiana ha fissato un limite massimo del 5% per il contenuto di acido cruccio negli oli di semi vari e nelle margarine: Attualmente si utilizza una varietà di colza priva di acido cruccio (chiamata “Canola” dall’unione delle parole “Canada” e “oil”) da cui si ottiene l’olio di colza zero cruccio.
In Italia quest’olio è destinato al settore industriale e alla produzione di biodiesel.

Olio di colza

La colza (Brassica campestris) appartiene alla famiglia delle Cruciere. I semi contengono il 39-45% di olio. Rettificato, l’olio di colza ha colore giallo, odore particolare e sapore gradevole. La caratteristica principale di questo olio è il suo elevato contenuto di acido erucico, presente in media per il 20-25%, con punte anche del 50%.
Questo acido grasso monoinsaturo a 22 atomi di carbonio risulta tossico, se consumato in forte quantità, a livello di miocardio, delle ghiandole surrenali e del fegato. Per questo motivo la legge italiana ha fissato un limite massimo del 5% per il contenuto di acido cruccio negli oli di semi vari e nelle margarine: Attualmente si utilizza una varietà di colza priva di acido cruccio (chiamata “Canola” dall’unione delle parole “Canada” e “oil”) da cui si ottiene l’olio di colza zero cruccio.
In Italia quest’olio è destinato al settore industriale e alla produzione di biodiesel.

Olio di semi vari

Si tratta di una miscela di diversi oli. Per legge non è necessario indicarne la composizione, salvo per i composti presenti in quantità superiore al 20%, e questo evidentemente non è elemento che ne favorisce il consumo. Spesso per produrre olio di semi vari vengono usati gli oli più economici, in particolare olio di soia e olio di colza. Quest’ultimo, come si è detto, può contenere acido cruccio, nocivo se assunto in quantità considerevole. Ricordiamo che a questo proposito la normativa sugli oli di semi vari prevede un massimo del 5% (livello sicuramente innocuo) per questo acido grasso: Anche se non pericoloso per la salute, l’olio di semi vari è in definitiva un prodotto di basso valore merceologico, decisamente inadatto per le cotture.

Oli dietetici

Sono oli di semi cui vengono aggiunti nutrienti. Si utilizzano in genere oli di mais o di arachide, eventualmente in miscela, ottenuti mediante il normale processo di lavorazione, e addizionati di fattori vitaminici: vitamina E, che preserva gli oli molto insaturi dall’ossidazione, e vitamine A e B6. La produzione e il commercio di questi oli sottostanno a specifiche autorizzazioni del Ministero della Sanità. Il loro prezzo piuttosto elevato non sembra giustificare la qualità nutrizionale del prodotto. Si tratta comunque di oli che garantiscono la presenza di cospicue quantità di acido linoleico che, come si è detto, è un acido grasso essenziale. Per la loro composizione non sono adatti all’impiego nelle cotture.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale dell'olio di colza?
  2. La caratteristica principale dell'olio di colza è il suo elevato contenuto di acido erucico, che può essere tossico se consumato in grandi quantità.

  3. Perché l'olio di colza è destinato principalmente al settore industriale in Italia?
  4. In Italia, l'olio di colza è destinato al settore industriale e alla produzione di biodiesel a causa del suo contenuto di acido erucico, che è regolamentato per il consumo umano.

  5. Cosa distingue l'olio di semi vari dagli altri oli?
  6. L'olio di semi vari è una miscela di diversi oli, spesso contenente oli più economici come l'olio di soia e l'olio di colza, e non è necessario indicarne la composizione specifica per legge.

  7. Quali nutrienti vengono aggiunti agli oli dietetici?
  8. Agli oli dietetici vengono aggiunti nutrienti come la vitamina E, che preserva gli oli dall'ossidazione, e le vitamine A e B6.

  9. Perché gli oli dietetici non sono adatti per le cotture?
  10. Gli oli dietetici non sono adatti per le cotture a causa della loro composizione, che include acidi grassi essenziali come l'acido linoleico.

Domande e risposte