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Concetti Chiave

  • Il Metodo Champenois, originario della Francia nord-orientale, è utilizzato in Italia per produrre spumanti di alta qualità in regioni come Trento e Franciacorta.
  • La preparazione del vino base richiede una gradazione alcolica iniziale di circa 11%, che aumenta a 13% durante la seconda fermentazione.
  • Durante la spumantizzazione, il vino viene imbottigliato con sciroppo di saccarosio e lieviti, e matura sulle fecce per un periodo che può durare fino a 3 anni.
  • L'eliminazione delle fecce avviene tramite il processo di remuage, seguito dalla sboccatura, per pulire il vino dai depositi solidi.
  • La fase finale prevede il riempimento delle bottiglie con uno sciroppo, chiusura con tappo a fungo e gabbietta, permettendo l'evoluzione del bouquet finale.

Indice

  1. Metodo Champenois o classico
  2. Champenois
  3. Fasi di lavorazione

Metodo Champenois o classico

Ha origini francesi (zona nord-est), al di fuori di questo territorio non è possibile usare il termine Champagne o

Champenois

In Italia la stessa tecnica si utilizza per produrre ottimi vini in provincia di Trento, in Franciacorta, Oltrepò pavese e Piemonte.

Fasi di lavorazione

preparazione vino base (ottenere un prodotto con gradazione bassa ≈ 11%, che nella seconda fermentazione raggiunge 13%)
spumantizzazione o presa di spuma (il vino si imbottiglia e si addiziona con uno sciroppo di saccarosio, con i lieviti selezionati e bentonite; si chiudono e si pongono in posizione orizzontale per lasciar procedere la seconda fermentazione per 6-8 settimane a 11-12°C, quindi avviene una maturazione sulle fecce che, in alcuni casi, può arrivare a 3 anni)
eliminazione delle fecce (le bottiglie passano dalla posizione orizzontale a quella capovolta, per muovere il deposito verso l’imboccatura, è un’operazione manuale o meccanica, le fecce si allontanano per sboccatura manuale o a ghiaccio)
fase finale (le bottiglie si ricolmano, aggiungendo uno sciroppo:zucchero sciolto nello stesso vino o in uno di riserva, in quantità che dipende dal prodotto da ottenere), dopodiché le bottiglie si chiudono col tappo a fungo e la gabbietta in ferro.
Fase 1: per lo Champagne si usano Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay (bianco), raccolta a mano, non troppo matura e accuratamente ripulita. Pressatura dolce e graduale (limitazione della lacerazione degli acini, fuoriuscita di succo e contatto con le vinacce (si ottiene la “ cuvée ”, che si tiene separata da mosto ottenuto da successive spremiture. Quindi si effettua solfitazione, sfecciatura per sedimentazione e decantazione. Dopo aver addizionato lieviti selezionati, si fermenta per 15 giorni a 20 gradi (l’etanolo arriva al 10-11% in volume). Il vino riceve le cure tradizionali: travaso, chiarifica, filtrazione o centrifugazione e raffreddamento per la stabilizzazione. Quindi abbiamo l’assemblaggio con altri vini. Se la cuvée viene elaborata con vini che almeno per l’85% appartengono alla stessa annata, si parla di cuvée millesimata, altrimenti cuvée sans anée. E’ anche possibile evitare assemblaggi.
Fase 2: presa di spuma, il vino si imbottiglia e si addiziona con uno sciroppo di saccarosio (liqueur de tirage), si inoculano i lieviti selezionati e bentonite per favorire la sedimentazione delle fecce, quindi si tappa con tappo di polietilene e un tappo a corona e si pone in orizzontale su ripiani o gabbie d’acciaio. La seconda fermentazione lenta dura 6-8 settimane a 11/12 °C. Terminati gli zuccheri, il vino matura sui lieviti depositati (affinamento) da 15 mesi a 3 anni (per vini millesimati) e oltre.
Fase 3: per eliminare le fecce le bottiglie passano da posizione orizzontale a quella capovolta, in modo che il deposito solido scenda verso il tappo. Questa operazione si chiama remuage e può essere fatta manualmente (molto costosa) o meccanicamente. Le fecce si allontanano mediante sboccatura (manuale o usando ghiaccio).
Fase 4: le bottiglie vengono ricolmate, aggiungendo uno sciroppo (zucchero sciolto nello stesso vino o in uno di riserva), in questa operazione e in quella di sboccatura si permette l’ingresso di poco ossigeno in bottiglia, ciò consente l’evoluzione del bouquet finale. Le bottiglie si chiudono col tappo a fungo e gabbietta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del Metodo Champenois?
  2. Il Metodo Champenois ha origini francesi, specificamente nella zona nord-est della Francia, e al di fuori di questo territorio non è possibile usare il termine Champagne o Champenois.

  3. Dove viene utilizzata la tecnica del Metodo Champenois in Italia?
  4. In Italia, la tecnica del Metodo Champenois viene utilizzata per produrre vini in provincia di Trento, in Franciacorta, Oltrepò pavese e Piemonte.

  5. Quali sono le fasi principali del Metodo Champenois?
  6. Le fasi principali del Metodo Champenois includono la preparazione del vino base, la spumantizzazione o presa di spuma, l'eliminazione delle fecce e la fase finale di ricolmatura e chiusura delle bottiglie.

  7. Quali uve vengono utilizzate per lo Champagne nel Metodo Champenois?
  8. Per lo Champagne, nel Metodo Champenois si utilizzano le uve Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, raccolte a mano e accuratamente ripulite.

  9. Come avviene l'eliminazione delle fecce nel Metodo Champenois?
  10. L'eliminazione delle fecce avviene tramite un processo chiamato remuage, dove le bottiglie passano da una posizione orizzontale a quella capovolta per far scendere il deposito solido verso il tappo, seguito dalla sboccatura manuale o con ghiaccio.

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