spumina89
Erectus
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Concetti Chiave

  • La Botrite della vite è un ascomicete che principalmente danneggia i grappoli d'uva, causando la formazione di muffa grigia su acini e altri organi colpiti.
  • I sintomi sui grappoli includono acini che si spaccano, si scuriscono e sviluppano un marciume molle che, in condizioni secche, si secca e necrotizza.
  • La Botrite può colpire anche durante la fioritura, causando necrosi sul rachide e infiorescenze, e può attaccare tralci, germogli e foglie, soprattutto in condizioni di alta umidità.
  • Il patogeno si conserva nell'ambiente come micelio, conidio o sclerozio, e le condizioni favorevoli all'infezione includono 15 ore di pioggia continua e una temperatura di 15°C.
  • Le strategie di lotta includono interventi fenologici preventivi e trattamenti secondo il "calendario misto", che prevede azioni in base a specifiche condizioni climatiche.
Muffa grigia O Botrite Della Vite
E’ un ascomicete.
Colpisce soprattutto il grappolo, dove crea più danno.
In ogni organo colpito, se le condizioni si mantengono favorevoli al suo sviluppo si forma la caratteristica muffa grigia, compatta, rappresentata dai rami conodiofori e dai conidi della froma agamica.

Sintomi sul grappolo
Colpisce gli acini, soprattutto dopo l’invaiatura-inizio maturazione.
Gli acini che vengono colpiti si spaccano e si scuriscono pian piano, a seconda del tipo di uva e dello stato fenologico in cui sono assumono tonalità diverse.
Più avanti gli acini si trasformano in un marciume molle dove si forma la muffa grigia.
Se ci si trova in un periodo secco il marciume molle inizia a seccare, e la parte che è stata colpita si trasforma in una zona necrostata.
Successivamente il marciume si estende fino a colpire tutto il grappolo.
In alcuni casi l’infezione all’acino può avvenire senza la muffa, ma solo con una piccola disidratazione.
Per le uve da vino il danno è maggiore, perché si rischia di perdere una buona quantità di prodotto.
Le uve colpite dalla Botrite fermentano male e creano dei vini poco stabili.

Uva infante: la Botrite colpisce l’acino disidratandolo, però l’acino anche appassendo rimane intero. Si ottengono dei vini aromatici e pregiati.

Il grappolo può essere colpito anche in fase di fioritura o allegazione, formando delle necrosi sul rachide o su una parte dell’infiorescenza con la comparsa di muffa grigia.
Possono essere colpiti anche i tralci erbacei e i germogli, che si ricoprono di un marciume molle ricoperto di muffa.
Le foglie possono essere colpite con la comparsa di necrosi rosse, se c’è molta umidità può comparire anche la muffa.
Si conserva nell’ambiente come micelio, come conidio, o come sclerozio.
Le condizioni ambientali sono date da un’elevata umidità.
Le condizioni per avere l’infezione sono data da: 15 ore di pioggia continua, temperatura media di 15°C.
Il patogeno entra come ferita o può anche penetrare per azioni enzimatico-meccaniche.

Lotta
Metodo fenologico: si basa su interventi preventivi nelle fasi fenologiche.
Calendario climatico: regola 15-15, consiglia di intervenire solo quando si verificano le condizioni climatiche del 15-15.
Calendario misto: consiste nel fare un trattamento fisso in prechiusura del grappolo, e più tardi si fanno degli interventi solo quando si verificano le condizioni del 15-15 (15 ore di pioggia continua, temperatura media di 15°C).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i sintomi della Botrite della vite sul grappolo?
  2. La Botrite colpisce gli acini dopo l'invaiatura, facendoli spaccare e scurire. Successivamente, si forma un marciume molle con muffa grigia, che può seccarsi in periodi asciutti, trasformandosi in necrosi. L'infezione può estendersi a tutto il grappolo.

  3. Quali sono le condizioni ambientali che favoriscono l'infezione da Botrite?
  4. L'infezione è favorita da un'elevata umidità, 15 ore di pioggia continua e una temperatura media di 15°C. Il patogeno può penetrare attraverso ferite o per azioni enzimatico-meccaniche.

  5. Quali metodi di lotta sono consigliati contro la Botrite della vite?
  6. Si consiglia il metodo fenologico con interventi preventivi nelle fasi fenologiche, il calendario climatico con la regola 15-15, e il calendario misto che prevede trattamenti fissi e interventi basati sulle condizioni climatiche del 15-15.

Domande e risposte