Concetti Chiave
- I grassi idrogenati e la margarina sono lipidi simili al burro, ottenuti tramite idrogenazione degli oli, che li rende resistenti alle ossidazioni.
- L'idrogenazione modifica i doppi legami da cis a trans, aumentando la durata commerciale dei prodotti alimentari come dolci e gelati.
- La margarina è un'emulsione di acqua in olio, composta da grassi alimentari di origine animale o vegetale, con più del 2% di umidità e almeno l'80% di grasso.
- Esistono vari tipi di margarine: dure, semidure e morbide, distinte per la consistenza e il contenuto di acidi grassi saturi e idrogenati.
- La produzione della margarina include l'idrogenazione degli acidi grassi insaturi e l'emulsionamento delle fasi acquosa e grassa, con l'aggiunta di additivi e antiossidanti.
Grassi idrogenati e margarina
Sono lipidi di consistenza simile al burro, ottenuti per idrogenazione degli oli.
Sono molto resistenti alle ossidazioni e quindi utilizzati per prolungare la vita commerciale dei prodotti (dolci, gelati ecc.). L’idrogenazione, oltre a saturare i doppi legami, può modificare la configurazione degli stessi (da cis a trans). Un esempio tipico di grasso idrogenato è la margarina.
Si definisce margarina (dal greco margaron = perla) una miscela di grassi alimentari di origine animale (sego bovino, oli di pesci ecc.) e vegetale (oli di colza, di soia, di girasole ecc.) e di grassi frazionati (o idrogenati), diversi dal burro e dai grassi suini, contenente più del 2% di umidità e non meno dell’80% di grasso.
La margarina è dunque una emulsione di acqua in olio, in cui la frazione lipidica può essere di origine animale o vegetale; oggi l’industria produce soprattutto margarine vegetali, partendo da oli di semi o di frutti oleosi ma anche da grassi animali o miscele di grassi vegetali e animali, per le loro caratteristiche di plasticità, ideali per la produzione di vari tipi di impasti (oleomargarine).
Esiste in commercio un’ampia gamma di margarine destinate al consumo diretto.
A seconda della consistenza invece si hanno:
margarine dure, ad alto contenuto di acidi grassi saturi;
Margarine semidure, costituite da una miscela del 10-25% di olio completamente idrogenato con il 90-75% di olio non idrogenato;
Margarine morbide o spalmabili, ottenute miscelando il 40-60% di un olio monoseme non idrogenato con il 60-40% dello stesso olio parzialmente idrogenato.
In commercio si possono trovare anche margarine a basso contenuto in grasso:
Margarina leggera a ridotto tenore in grassi (60-62%),
Margarina leggera a basso tenore in grassi (40-42%).
Le fasi della produzione della margarina consistono in:
preparazione del grasso mediante idrogenazione. Il processo consiste nella trasformazione degli acidi grassi insaturi o polinsaturi in acidi grassi saturi a maggior punto di fusione, mediante addizione di idrogeno;
Emulsionamento della fase acquosa e di quella grassa, previa additivazione di cloruro di sodio, aromatizzanti, antimicrobici e coloranti all’acqua e di emulsionanti e antiossidanti al grasso; viene realizzato in zangole simili a quelle impiegate per la produzione del burro oppure in emulsionatori continui;
Domande da interrogazione
- Qual è la principale differenza tra margarina e burro?
- Come viene prodotta la margarina?
- Quali sono le diverse tipologie di margarina disponibili in commercio?
La margarina è una miscela di grassi alimentari di origine animale e vegetale, mentre il burro è un grasso derivato esclusivamente dal latte. La margarina contiene più del 2% di umidità e non meno dell'80% di grasso.
La produzione della margarina coinvolge l'idrogenazione degli oli per trasformare gli acidi grassi insaturi in saturi, seguita dall'emulsionamento della fase acquosa e grassa con l'aggiunta di vari additivi.
Esistono margarine monoseme e miste, margarine dure, semidure, morbide o spalmabili, e margarine a basso contenuto di grassi, come la margarina leggera a ridotto o basso tenore in grassi.