Concetti Chiave
- I microrganismi, come batteri e muffe, sono le principali cause di alterazione alimentare, degradando componenti come amidi e grassi.
- Parassiti e animali possono alterare i cibi, sia nutrendosene direttamente che fungendo da vettori per germi.
- Gli enzimi continuano la loro attività post-raccolta o macellazione, influenzando la qualità degli alimenti attraverso reazioni come la frollatura.
- Fattori ambientali come temperatura, umidità e luce influenzano lo sviluppo microbico e le reazioni che alterano gli alimenti.
- L'ossigeno contribuisce all'ossidazione dei grassi e favorisce lo sviluppo di microrganismi aerobi, aumentando il rischio di irrancidimento.
Lo sviluppo di microrganismi è la causa principale dell'alterazione degli alimenti. Esistono infatti migliaia di specie, tra batteri, muffe, lieviti, protozoi e virus, capaci di svilupparsi nei cibi e di alterarli. A seconda della specie, i microrganismi sono in grado di attaccare praticamente tutti i componenti degli alimenti; alcuni degradano gli amidi, gli zuccheri e le fibre, altri agiscono sui grassi. L'alterazione causata dalla proliferazione e dall'attività metabolica dei microrganismi è associata spesso a profonde modificazioni delle caratteristiche organolettiche, per lo sviluppo di gas e di odori putridi o la produzione di sostanze pigmentate e di tossine, talvolta estremamente pericolose per l'uomo.
Parecchi insetti e animali superiori possono alterare direttamente i cibi, semplicemente nutrendosene. Casi di alterazione diretta da parassiti sono legati allo sviluppo di larve nel riso, piuttosto che nelle farine, nelle castagne, nelle ciliegie e nei funghi, così come sono responsabili di alterazione diretta dei cibi i ratti che li rosicchiano per nutrirsene. Spesso i parassiti pur non danneggiando direttamente gli alimenti, fungono da vettori per germi che poi vi si sviluppano.
Gli enzimi sono costituenti cellulari indispensabili per la vita di tutti gli organismi viventi. Dopo il raccolto dei vegetali o la macellazione degli animali, l'attività degli enzimi non solo continua, ma in molti casi viene esaltata dalla mancanza dei meccanismi naturali di controllo che le cellule vitali possiedono. Le reazioni enzimatiche nelle carni macellate danno luogo al processo di intenerimento dei tessuti muscolari (frollatura), che se prolungata o non controllata porta alla loro rapida degenerazione.
Le caratteristiche dell'ambiente in cui si conservano gli alimenti sono fattori chimico-fisici essenziali per il loro mantenimento. Questi sono la temperatura, l'umidità e la luminosità.
La temperatura influisce sullo sviluppo dei microrganismi: nell'intervallo tra i 10° e i 40°C tutti i germi più temibili trovano le condizioni per svilupparsi rapidamente. Inoltre l'aumento della temperatura accelera le reazioni enzimatiche e quelle chimiche in genere.
L'umidità, al di là degli effetti diretti di alterazione della consistenza di alcuni alimenti, favorisce di norma lo sviluppo e l'attività microbica.
La luce condiziona negativamente la conservazione di quegli alimenti che contengono pigmenti fotosensibili. E' l'esempio del vino e dell'olio extravergine d'oliva, che vengono perciò conservati al buio.
Anche l'ossigeno reagisce facilmente con alcune sostanze presenti nei cibi. E' responsabile dell'ossidazione dei grassi, che porta al loro irrancidimento. La presenza di ossigeno rende l'ambiente adatto allo sviluppo di microrganismi aerobi come le muffe.
Quanto più a lungo un alimento viene conservato, tanto è maggiore la probabilità che un'eventuale contaminazione microbica possa causare la totale alterazione dell'alimento. Molte reazioni chimiche ed enzimatiche si sviluppano assai lentamente negli alimenti e si traducono in un'alterazione visibile quando il tempo di conservazione di un alimento è prolungato.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale dell'alterazione degli alimenti?
- In che modo gli insetti e gli animali superiori contribuiscono all'alterazione degli alimenti?
- Quali sono i fattori ambientali che influenzano la conservazione degli alimenti?
- Come influisce l'ossigeno sulla conservazione degli alimenti?
Lo sviluppo di microrganismi, come batteri, muffe, lieviti, protozoi e virus, è la causa principale dell'alterazione degli alimenti, poiché possono attaccare vari componenti dei cibi e modificarne le caratteristiche organolettiche.
Gli insetti e gli animali superiori possono alterare direttamente i cibi nutrendosene, come nel caso delle larve nel riso o dei ratti che rosicchiano gli alimenti, e possono fungere da vettori per germi.
I fattori ambientali essenziali per la conservazione degli alimenti sono la temperatura, l'umidità e la luminosità, che influenzano lo sviluppo microbico, le reazioni enzimatiche e chimiche, e la fotosensibilità dei pigmenti.
L'ossigeno reagisce con alcune sostanze nei cibi, causando l'ossidazione dei grassi e il loro irrancidimento, e favorisce lo sviluppo di microrganismi aerobi come le muffe.