Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Le biomasse residuali dell'uva includono raspi, vinacce, vinaccioli e fecce, costituendo il 19-20% della lavorazione di un quintale di uva.
  • I raspi possono essere ammendanti e smaltiti in campo o utilizzati per la produzione di mangimi, secondo le normative vigenti.
  • Vinacce e fecce esauste sono sottoprodotti usati per produrre grappa e distillati, o per estrarre acido tartarico per vari usi industriali.
  • Dai vinaccioli si estrae un olio ricco di acidi grassi insaturi e polifenoli, mentre le farine residue possono essere combustibili.
  • La borlanda, un sottoprodotto della distillazione, può essere trasformata in biogas tramite digestione anaerobica.

Le biomasse residuali

Costituiscono circa il 19-20% della lavorazione di un quintale di uva e sono formate da raspi, vinacce, vinaccioli e fecce ottenute dal travaso del vino. I raspi possono essere classificati come ammendanti, ai sensi della normativa vigente e, pertanto, vengono esclusi dal campo di applicazione dei rifiuti, sempre a patto che ricorrano le condizioni di cui all’articolo 185 del D.Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni e integrazioni.

In tali condizioni, i raspi sono destinati allo smaltimento in campo o utilizzati per la produzione di mangimi. I raspi pressati ed essiccati e sarmenti derivanti dalla potatura della vite. Le vinacce e le fecce esauste sono considerate sottoprodotti e vengono portate alle distillerie per la produzione di grappa e distillati, oppure utilizzate per l’estrazione dell’acido tartarico, reimpiegato dall’industria alimentare (come acidificante e agente lievitante), farmaceutica e della stessa industria enologica per la correzione dell’acidità dei vini. Dai vinaccioli, invece, può essere estratto un olio ricco di acidi grassi insaturi e polifenoli, mentre le farine dislocate possono essere utilizzate come combustibile. Dal processo di distillazione si ottiene anche un altro sottoprodotto, la borlanda, costituita da acqua e altre sostanze, come cellulosa, grassi, sostanze azotate e ceneri; questa può essere sottoposta a processi di digestione anaerobica per la produzione di biogas.
Per vinacce si intende l’insieme di raspi residui, bucce e vinaccioli e vengono distinte in vergini o fermentate, a seconda del processo di vinificazione subito (in rosso o in bianco); quelle vergini sono ricche di zuccheri fermentescibili e quindi a basso contenuto di alcol. per questo non sono distillabili senza preventiva fermentazione. Le fecce sono i sedimenti che si trovano sul fondo dei vasi vinari e delle botti e si recuperano, solitamente, al termine della fase di fermentazione e invecchiamento.

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