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Erasmus in Italia per gli studenti italiani: si può fare
Consentire agli studenti universitari di un ateneo del Sud di frequentare, per sei mesi o un anno, i corsi di uno del Nord e viceversa.
Sulla falsariga di quanto avviene già con l'Erasmus classico, cioè con le università straniere. La misura è contenuta nel decreto di riforma delle classi di laurea valuta dalla ministra Messa e inserita nel PNRR. In base a quanto riporta il Sole 24 Ore che ha potuto visionare la bozza del provvedimento, basterà una convenzione di mobilità tra le istituzioni coinvolte per rendere la misura operativa. Dunque presto per uno studente dell'ateneo di Catania sarà possibile effettuare un anno di studi a Torino e sostenere esami con i relativi crediti.
Ministra Messa aveva già aperto all'ipotesi
Recentemente in un'intervista al Corriere della Sera, la ministra Messa aveva aperto all'ipotesi: "La richiesta è arrivata da alcuni studenti universitari, io sono favorevole a lavorare con loro per arrivare a una proposta". E ancora: "La riflessione più generale che portiamo avanti è sul cambiamento che investe il mondo universitario come la società tutta, la creazione di nuove reti e connessioni, lo scambio dei saperi, il far cadere gli steccati. In questo gli studenti sono e devono essere protagonisti”.
Erasmus plus già previsto per le università straniere
Erasmus è il programma di mobilità dell'Unione Europea per il periodo 2021-2027, che pone un forte accento sull'inclusione sociale, sulla transizione verde e digitale e sulla promozione della partecipazione dei giovani alla vita democratica. Il programma dell’UE finanzia borse di studio per studenti, insegnanti, formatori e apprendisti per studiare in un paese estero dell’UE.
L'Erasmus per studio offre la possibilità di svolgere un’esperienza di studio all’estero (frequenza di corsi, sostenimento di esami, preparazione della tesi, attività di ricerca, di laboratorio e clinica), ottenendo il riconoscimento delle attività formative svolte.
L’Erasmus Placement fornisce invece l'opportunità di svolgere un tirocinio formativo all’estero presso istituzioni, imprese, centri di formazione e ricerca operanti in un altro Paese dell'Unione o aderente al Programma. È possibile scegliere una o entrambe le opzioni, combinando in quest’ultimo caso lo studio e lo stage durante il medesimo soggiorno all’estero.
La durata varia da un minimo di 2 mesi fino ad un massimo di 24 mesi. Tuttavia, la durata massima di mobilità è di 12 mesi per ogni ciclo di studi (laurea, laurea magistrale e dottorato di ricerca), a prescindere dal tipo di mobilità (studi o tirocinio) e dal numero dei periodi di mobilità (ad esempio, 3 periodi di 4 mesi o 2 periodi di 6 mesi).
Al programma partecipano tutti i 28 Stati membri dell'Unione europea più Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Turchia, Croazia e Macedonia del Nord. Dal 2015 la mobilità è stata estesa anche verso Paesi extra-europei.