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erasmus

Era il 1987 e grazie a Sofia Corradi, oggi 83 anni, ebbe inizio l’Europa della conoscenza, cioè l'Erasmus. È a lei, infatti, alla sua tenacia e lungimiranza, che si deve la nascita del programma di mobilità tra atenei denominato con l’acronimo di "European Action for the Mobility of University Students". È a lei che 9 milioni di studenti devono un’esperienza all’estero durante gli anni di studio, un milione di bambini nati da coppie conosciutesi durante i soggiorni, libri e film scaturiti dalle loro storie, un fiume di scambi e cultura che ha rinsaldato l’Europa anche nei periodi più difficili.

I numeri

L'Agenzia Nazionale Erasmus + ha fornito i dati definitivi del 2016 e una proiezione dei numeri relativi agli studenti italiani in uscita nel prossimo anno accademico.
Per l’anno accademico 2017/2018 l’Agenzia ha attribuito i fondi per finanziare le attività di mobilità Erasmus+ di 32.109 studenti italiani. Sulla base dei numeri della partecipazione negli anni precedenti, si stima una crescita di oltre il 40% del numero degli studenti in partenza dagli Atenei italiani.

Italia al quarto posto per le partenze... -

Dall'inizio del programma (1987) fino a oggi, gli studenti universitari complessivamente coinvolti a livello europeo hanno superato i 4 milioni. L'Italia ha contribuito per il 10%, posizionandosi tra i quattro principali paesi per numero di giovani in partenza per esperienze di studio verso destinazioni europee, dopo Spagna, Germania e Francia.

...Al quinto per gli arrivi

Se si guarda all’accoglienza il nostro paese è al quinto posto, poco dopo Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, con 21.915 studenti europei ospitati nelle università italiane nel 2015-16 (anno su cui sono disponibili dati definitivi).

Rispetto alla mobilità in uscita, nell’anno accademico 2015-2016 sono partiti dall’Italia 33.977 studenti, di cui 7.666 per tirocinio, principalmente verso Spagna (9.903 studenti), Francia (4.319), Germania (4.036) e Regno Unito (3.082).

Politecnico di Torino meta ambita

Tra le università italiane che riceveranno più studenti dal resto del mondo, il Politecnico di Torino è al primo posto, seguito dall’Università degli Studi di Padova, dall’Università degli Studi della Tuscia, dall’Alma Mater di Bologna e dall’Università degli Studi di Torino. Rispetto alla mobilità verso i paesi extra UE, i primi cinque istituti italiani per numero di studenti in partenza sono l’Alma Mater di Bologna, l’Università degli Studi della Tuscia, il Politecnico di Torino, dall’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi di Padova.

Identikit dello studente Erasmus

Lo studente Erasmus che ha scelto l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; gli studenti privilegiano, nell’ordine, Spagna, Regno Unito, Germania e Francia per i tirocini che in media durano 3 mesi.

Nuovi obiettivi del programma Erasmus + per i prossimi 3 anni sono quello di fornire corsi di lingua on-line a 100mila rifugiati, offrire ai cittadini in età fra i 15 e i 24 anni un apprendistato lavorativo di 6-12 mesi per guidarli alla piena occupazione.

Data pubblicazione 7 Luglio 2017, Ore 15:56
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