Redazione
4 min
Autore
5 compagni di viaggio che non vuoi assolutamente avere in macchina (e in vacanza) articolo

È arrivato il momento di prendersela con coloro che si godono bellamente il viaggio da posizione privilegiata: i passeggeri. Tu quale sei?

Dopo avervi proposto qualche tempo fa “i tipi di personaggi alla guida”, ora è arrivato il momento di prendersela con coloro che si godono bellamente il viaggio da posizione privilegiata: i passeggeri. Scegliete bene l’accompagnatore perché non si può tornare indietro (lasciarlo in una piazzola di sosta in autostrada non è la soluzione corretta, ndr). In ogni caso può capitare di incorrere in qualche errore e trascinarsi con sé soggetti di certo interessanti, anche se tediosi. A cominciare dall’amico ipocondriaco che odia i germi per poi finire con il navigatore incallito.
Di certo, in questo caso, il detto Goodyear, ossia “il giro migliore della giornata è quello dove hai il controllo”, è di difficile perseguimento!

1. L’ipocondriaco

“No, io non tocco la portiera perché chissà quanti germi coesistono in quell’ambiente”. “Qual è il sedile più pulito?”. “Sei sicuro che io qua possa sedermi?”. Chiamato anche Mister Amuchina, l’ipocondriaco tenderà a rovinare ogni giorno di viaggio autodiagnosticandosi una malattia diversa dall’altra. Bene ma non benissimo. L’unico problema che sembra avere seriamente… è quello mentale.

2. Il PARA

Molto simile all’ipocondriaco: se il primo si riferisce ad un disturbo psichico sulla paura delle malattie, il “para” è un’evoluzione molto più fastidiosa e pericolosa. Una persona che definire insicura è poco. Il viaggio insieme a lui è una tortura: mina la spensieratezza del gruppo portando a monte ogni suo pensiero. Un elemento negativo che cerca di rovinarti il viaggio organizzato da tempo.

3. Il meccanico mancato

Prima di partire il ritornello non è quello di Rovazzi di “Andiamo a Comandare”, ma è il tuo amico meccanico che ti riempie di esclamazioni tecniche: “Hai controllato l’olio?”, “Hai cambiato le pastiglie?”, “L’aerodinamica è settata in maniera corretta?”, “Hai messo le Goodyear invernali? Non voglio andare sui monti con le gomme ultra-morbide che usa Vettel per fare il giro veloce a Monza… sai, sono previdente”. Grazie maestro.

4. Il tirchio maledetto

Un budget da 10 euro al giorno. L’autostrada che non deve essere pagata perché, a suo dire, lui è uno spettatore del viaggio e non usufruisce dei servizi di trasporto. La benzina che, sempre a suo dire, “la paghi tu perché non pago qualcosa che non finisce nel serbatoio della mia macchina”. Uno stile di vita che è una missione. Peccato che il linciaggio tende sempre a essere ad un passo.

5. Il navigatore

Quanto è bello partire alle 4 di mattina per raggiungere un luogo situato dall’altra parte dell’Italia con circa 1.200 km di fronte e avere come fido compagno di viaggio un incallito navigatore che non capisce la differenza tra sud e nord? Poco. Molto poco. Soprattutto quando gli chiedi di preparare l’itinerario per filo e per segno dato che tu stai pensando a controllare il buon funzionamento dell’autovettura incaricata a sorbirsi il viaggio. Ed è forse qui che stai commettendo l’errore: ti stai fidando di lui.

Skuola | TV
Mancano esperti di cybersicurezza: un lavoro per diplomati e laureati, anche umanisti - #Sapevatelo con Nunzia Ciardi (vicedirettore ACN)

Nel nuovo episodio del vodcast YouTube di Skuola.net, il Vicedirettore dell’Agenzia per la Cybersicurezza, Nunzia Ciardi, spiega perché questo settore riguarda ciascuno di noi

Segui la diretta