Le Baccanti
Traduzione letterale del prologo (versi 1-62)
(v.1-9)Figlio di Zeus, eccomi giunto su questa terra tebana,io, Dioniso, che tempo fa la figlia di Cadmo, Semele, la quale per levatrice ebbe il fuoco che porta fulmini, (che venne partorita dal fuoco che porta fulmini) partorì; avendo mutato il mio aspetto da divino a mortale, io mi trovo presso la sorgente di Dirce e l'acqua dell'Ismeno. Ecco, io vedo la tomba di mia madre che si trova vicino alla reggia, folgorata, e vedo le rovine del palazzo riempite dal fumo (generato) dal fuoco di Zeus ancora vivo, immortale oltraggio di Era verso mia madre.
v.10-25)Io lodo Cadmo, che rese questo luogo inaccessibile, recinto sepolcrale di sua figlia; ed io ricoprii tutto intorno di foglie simili a grappoli di viti. Dopo aver lasciato le terre ricche di oro dei Lidi e dei Frigi, le pianure arse dal sole dei Persiani e, dopo aver attraversato le città Battriane fortificate e la terra gelida dei Medi, l'Arabia felice e tutta l'Asia che giace lungo il mare(l'acqua salata) e che possiede città dalle belle torri pene di Barbari e Greci mescolati insieme, io giunsi innanzitutto in questa città dei Greci, avendo lì danzato e istituito i miei riti, affinchè fosse chiaro ai mortali che sono un dio; feci echeggiare di grida bacchiche questa terra, avendo imposto la pelle di cerbiatto sui corpi e messo nelle loro mani il tirso,arma di edera e,
(v.26-38)poichè le sorelle di mia madre, le quali non dovevano dirlo,non riconoscevano che Dioniso fosse nato da Zeus, e dicevano invece che Semele, sedotta da un mortale, rigettasse su Zeus la colpa del suo peccato d'amore(del letto nuziale),ingegnoso espediente di Cadmo, e proclamarono che Zeus, per queste cose, l'aveva uccisa poiché finse le nozze. Perciò io le spinsi fuori dalle case in preda alla follia,e per questo abitano folli il monte e , avendole consigliate, le costrinsi ad indossare l'abbigliamento dei miei misteriosi riti. E tutto il seme femminile dei Tebani,cioè tutte le donne, feci uscire invasate dalle case ed essendosi mescolate insieme alle figlie di Cadmo, stavano sedute su pietre sotto verdi abeti.
(v.39-52)E' necessario che questa città, non iniziata ai misteri delle mie feste bacchiche, anche se non vuole, li conosca, e che io parli in difesa di mia madre Semele, rivelandomi agli uomini come dio che lei generò a Zeus. Cadmo dunque diede l'onore e il potere assoluto a Penteo, che venne generato dalla figlia, che combatte contro gli dèei per le cose che mi riguardano direttamente, mi esclude dalle libagioni e non ha memoria di me nelle preghiere. Proprio per queste cose farò vedere che sono un dio, a lui e a tutti i Tebani e verso un'altra terra, sistemando le cose di qua per bene, io muoverò il passo, maifestandomi. Se la città di Tebe cerchrà di trascinare fuori dalla città col le armi dal monte le Baccanti, io con le Menadi mi opporrò.
(v.53-62)Per tutte queste cose, avendo assunto un aspetto mortale, ho mutato il mio verso la natura dell'uomo.Ma, a voi che avete lasciato lo Tmolo, difesa della Lidia, o mio tiaso, donne che dai Barbari portai come mie compagne di viaggio, prendete i tamburelli caratteristici nella città dei Frigi, scoperti dalla madre Rea e da me, giunte intorno a queste dimore regali di Penteo, producete frastuono, affinchè la città di Cadmo veda. Io con le Baccanti, giungendo nelle valli del Citerone, dove sono, prenderò parte alle danze.