INIZIO: Αξιον τοις ζωσι τουτοθς ποθειν και σφας αυτους ολοφυρεσαι και τους προσηκοντας...
FINE: Οικτειρω οτι πρεσβυτεροι η ωστεεπιλαθεσθαι της δυστυχιας της εαυτων.
È giusto per coloro che sono vivi sentire la mancanza di questi e lamentarsi loro stessi e avere compassione dei parenti di quelli per il resto della vita. Dunque quale piacere rimane a quelli una vola che sono morti questi uomini che, stimando ogni cosa inferiore alla virtù da una parte privarono loro stessi della vita, dall’altra resero le loro mogli vedove, lasciarono i loro figli orfani, diventarono soli i fratelli, i padri e le madri? Anche essendoci molte cose cattive, da una parte invidio i loro figli, troppo giovani per capire di quali padri sono stati privati, dai quali questi sono nati, dall’altra provo compassione perché sono troppo vecchi per dimenticarsi della propria sfortuna.