INIZIO: Ο Σωκρατης ελεγε βασιλεας και αρχοντας ου τους τα σκηπτρα εχοντας, ουδε...
FINE: Των φιλων ου τους δυνατωτατους αλλα τους προθυμοτατους ασπαζομενος
Socrate diceva che i re e gli arconti non coloro che avevano gli scettri, né coloro che hanno ricchezze, né coloro che usavano la forza, né coloro che ingannavano gli altri, ma quelli capaci di governare e i più coraggiosi, ambiziosi, temerari e i più rispettosi del divino, e coloro che dominano i piaceri del corpo, tanto che tutti i sudditi prendono ad esempio il re. Inoltre diceva che i migliori re sono i più insaziabili dell’opinione del successo e coloro che sono più esperti a schierare l’esercito. Diceva anche che il miglior re è il più mite e il più tranquillo con gli amici ma il più terribile con i nemici e difficile da ingannare, che accetta come amici non quelli più potenti ma quelli più buoni d’animo.