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Oltre agli interessanti spunti filosofici che può fornire la pratica dello yoga, esiste anche

un vasto bacino a cui attingere per migliorare la salute fisica e mentale seguendo i

principi di questa disciplina.

Dal 20 al 23 settembre 2023 ha avuto luogo a Roma il II Congresso Mondiale di Salute

e Medicina Integrata, patrocinato dal Cnr (Comitato Nazionale delle Ricerche). Hanno

partecipato 60 paesi rappresentando tutti i continenti. Il congresso è stato aperto dal

videomessaggio del Direttore Generale dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità

(OMS) con queste parole:

“Per milioni di persone la medicina complementare e integrata tradizionale è

semplicemente medicina, è fondamentale per la loro salute e il loro benessere eppure,

troppo spesso, la medicina tradizionale è stigmatizzata e liquidata come 'non

scientifica'. L’OMS è impegnata a sviluppare le basi scientifiche per sostenere l’uso

23

sicuro ed efficace della medicina tradizionale in tutti i Paesi".

Le tematiche alle quali si estende il programma sono: nutrizione e stile di vita,

oncologia integrata, terapie integrate in ambito pediatrico, strategie ed esperienze

cliniche in epigenetica, long-Covid e altre problematiche post-infezioni, ricerca di base

e trasposizione in medicina integrata, arte terapia, trattamenti olistici (tra i quali è

24

annoverato lo yoga).

23 Consiglio Nazionale delle Ricerche, II° Congresso mondiale di salute e medicina integrata,

https://www.cnr.it/it/evento/18727/ii-congresso-mondiale-di-salute-e-medicina-integrata.

24 Medicina Integrata, 2nd World Congress of Integrative Medicine and Health, Tecniche Nuove Spa,

2023, https://www.medicinaintegratanews.it/2nd-world-congress-of-integrative-medicine-and-health/

15

In sincronia con una terapia medica tradizionale, la medicina integrata può rivelarsi

una valida alleata nel miglioramento della qualità di vita, giocando un ruolo di grande

importanza sia nella prevenzione, sia nella cura delle patologie.

3. Lo yoga come terapia integrativa per il trattamento della

sclerosi multipla

3.1 Integrare l’esercizio fisico

Prima del 1990 i medici sconsigliavano ai pazienti con SM la pratica dell’esercizio

fisico poiché si pensava che l’attività fisica acutizzasse i sintomi. Invece, negli ultimi

due decenni si è riscontrato che non solo l’esercizio fisico è ben tollerato, ma

addirittura migliora lo stato di salute sia fisica sia mentale. Gli studi degli ultimi anni

hanno dimostrato che la pratica dello yoga rappresenta un valido sostegno nel

trattamento di diverse patologie quali depressione, pressione alta, autismo, alzheimer

25

etc. 26

Secondo uno studio sempre maggiore è la popolazione affetta da SM che si affida

alla medicina alternativa e complementare, di cui fanno parte lo yoga e le tecniche di

rilassamento. Tra le più rilevanti ragioni per cui alcuni pazienti hanno scelto questo

tipo di terapie prevalgono la considerazione che le terapie olistiche hanno dell’uomo

come un insieme di corpo, mente e spirito, la mancanza di efficacia delle terapie

convenzionali e un maggiore controllo sulla propria assistenza sanitaria.

25 Rogers KA., MS, MacDonald M., PhD,Therapeutic Yoga: Symptom Management for Multiple

Sclerosis, The journal of alternative and complementary medicine, Volume 21, Number 11, 2015, pp.

655–659.

26 Nayak S., Matheis RJ., Schoenberger NE., and Shiflett SC., Use of unconventional therapies by

individuals with multiple sclerosis, Clinical Rehabilitation, vol. 17, no. 2, pp. 181–191, 2003. 16

27 28

È emerso da alcuni studi che la qualità della vita dei pazienti con SM subisce un

peggioramento principalmente dovuto a depressione e stanchezza.

Uno studio condotto dal 2009 al 2010 in Iran su un campione di 60 donne con SM ha

evidenziato una diminuzione del dolore e un miglioramento della qualità della vita nelle

29

pazienti appartenenti al gruppo sperimentale rispetto a quelle del gruppo di controllo.

3.2 Esempio di lezione di yoga

Nei paragrafi che seguono (3.3- 3.5) fornisco una mia proposta di una lezione di yoga

livello base, comprendente anche il pranayama e la meditazione.

3.3 Le asana

Le asana possono essere divise in piegamenti avanti e indietro, torsioni, inversioni,

posizioni di rilassamento, da seduti e in piedi, di equilibrio e in posizione supina.

Per tutte queste asana si possono utilizzare i props, ossia dei dispositivi quali cintura,

blocco, sedia, bolster, coperte per rendere la pratica confortevole e adattarle al livello

e alle necessità del paziente.

3.3.1 Asana di rilassamento

È fondamentale utilizzare i props durante le posizioni di rilassamento, in quanto più il

paziente si sente a suo agio e comodo, maggiore efficacia avrà la pratica. Tutte queste

asana sono particolarmente indicate per stimolare il sistema nervoso parasimpatico,

27 Amato MP., Ponziani G., Rossi F., Liedl CL., Stefanile C. and Rossi L., Quality of life in multiple

sclerosis: the impact of depression, fatigue and disability, Multiple Sclerosis Journal, Volume 7, Issue

5 Oct 2001, pp. 275-347.

28 Batista AR., Silva S. , Lencastre L., Guerra MP., Biopsychosocial Correlates of Quality of Life in

Multiple Sclerosis Patients, International journal of environmental research and public health vol.

19,21 14431. 4 Nov. 2022, doi:10.3390/ijerph192114431

29 Doulatabad Najafi S., Nooreyan K., Doulatabad Najafi A. and Noubandegani Mohebbi Z., The

effects of pranayama,hatha and raja yoga on physical pain and the quality of life of women with

multiple sclerosis, Najafi Doulatabad et al., Afr J Tradit Complement Altern Med. (2013) 10(1):49-52.

17

che è responsabile di uno stato di rilassamento e rigenerazione. Per favorire il

rilassamento in queste posizione un altro prop potrebbe essere il cuscino per occhi,

un cuscino imbottito generalmente con semi di lino che esercita una leggera pressione

sui bulbi oculari, sopracciglia, zigomi e tempie generando una sensazione di

distensione. Prima di utilizzarli è possibile metterli in freezer o in microonde

Viparita Karani al muro

Quest’asana migliora la circolazione sanguigna e aiuta ad alleviare il gonfiore negli

arti inferiori, oltre a favorire la digestione e contrastare il mal di testa. Può essere

mantenuta da 1 a 5 minuti, mantenendo il focus su una respirazione lenta e controllata.

È consigliato utilizzare una o più coperte, un cuscino o un bolster da posizionare sotto

il bacino. (Figura 6) 30

Figura 6- Viparita Karani

Supta padangusthasana

Supta padangusthasana, letteralmente “posizione del dito del piede da distesi”, è una

posizione molto utile per la mobilità dell’articolazione coxo-femorale. Ci sono diverse

varianti della posizione ma quella che propongo è quella in cui l’arto inferiore flesso al

busto è flesso.

30 Figura 6, Fishman LM., MD, & Eric L. Small, Yoga and Multiple Sclerosis: a journey to health and

healing. Demos medical publishing, LLC, 2007, pag. 14. 18

Da supini mantenendo gli arti inferiori distesi inspirare, ed espirando flettere l’arto

inferiore destro al busto afferrando con le mani la parte posteriore della coscia. Se si

fa fatica a mantenere questa posizione si può utilizzare una cintura da posizionare

all’altezza del ginocchio. È consigliabile posizionare delle coperte sotto la testa, una

coperta arrotolata o un bolster sotto l’incavo del ginocchio sinistro, e un blocco sotto il

tallone sinistro. Mantenere la posizione per circa 5 respirazioni e ripetere sull’altro lato.

(Figura 7) 31

Figura 7- Supta padangusthasana

Supta Baddha Konasana

Questa posizione stimola in particolar modo l’allungamento dei muscoli mediali della

coscia. La cintura può essere utilizzata sotto il bacino e agganciata alle caviglie come

illustrato nella figura sopra, permettendo così di rilassare i muscoli pelvici e il bacino

anche nel caso in cui siano particolarmente contratti. (Figura 8)

31 Figura 7, ivi, pag. 82. 19

32

Figura 8- Supta Baddha Konasana

3.3.2 Asana sulla sedia

In questo paragrafo verrà proposta una versione della routine del saluto al sole (Surya

Namaskar) adattata ai pazienti che necessitano di praticare lo yoga seduti su una

sedia.

Urdvha Hastasana

Questa posizione può essere anche eseguita utilizzando la cinghia attorno alle

braccia. Inspirando portare le braccia in estensione avendo cura di tenere le spalle

basse e scapole depresse e addotte. Mantenere la posizione per tre respirazioni

complete. (Figura 9)

32 Figura 8, ivi, pag. 12. 20

33

Figura 9- Urdvha Hastasana

Uttanasana

Espirando flettere il busto sulle cosce, portando il naso verso le ginocchia. Rilassare

le braccia verso terra, o abbracciare le gambe. I piedi possono essere uniti oppure

divaricati alla larghezza del bacino. In quest’ultimo caso sarà corretto posizionare le

ginocchia sulla stella linea dei piedi (che saranno paralleli e non extraruotati). È

possibile utilizzare un cuscino o un blocco per facilitare la flessione del busto. (Figura

10)

33 Figura 9, ivi, pag. 18. 21

34

Figura 10- Uttanasana

Adho Mukha Svanasana

Per questa posizione sono necessarie due sedie: una è quella su cui si è seduti, l’altra

è posta di fronte alla prima. Sistemare la prima sedia contro un muro in modo da

evitare che si sposti. Le gambe sono abdotte alla larghezza (o più) del bacino, e i piedi

paralleli con le punte rivolte avanti. Flettere il busto sulle cosce espirando, e

posizionare le mani sulla sedia di fronte. La schiena è dritta e lo sguardo rivolto verso

il basso. Mantenere l’asana per 5 respirazioni lente e profonde. (Figura 11)

35

Figura 11- Adho Mukha Svanasana

Phalakasana

34

Figura 10, ivi, pag. 45.

35 Figura 11, ivi, pag. 46. 22

Abdurre gli arti inferiori e flettere il busto avanti fino a toccare con le mani il pavimento.

Se questo non è possibile si possono utilizzare due blocchi da porre per terra sotto le

spalle, quindi le mani poggeranno sui blocchi e questo faciliterà la flessione del busto.

Mantenere la posizione per 3 respirazioni (Figura 12)

36

Figura 12- Phalakasana

Anjaneyasana

Da seduti spostarsi verso il lato sinistro della sedia fino ad avere in appoggio solo il

gluteo destro. Portare in estensione la gamba sinistra e appoggiare il ginocchio sinistro

a terra direttamente sul tappetino, o su una coperta o cuscino se risulta più comodo.

Sollevare le braccia verso l’alto in modo da portarle in linea con le orecchie, o portarle

avanti con le mani in appoggio al muro di fronte. Mantenere la posizione per 5

respirazioni. (Figura 13)

36 Figura 12, ivi,, pag. 52. 23

37

Figura 13- Anjaneyasana

Inspirando tornare nella posizione di phalakasana, espirando adho mukha sv

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
32 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Notes2.0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività fisica adattata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Beratto Luca.