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Simulazioni hanno dimostrato che con tale processo si possono raggiungere
qualità di biogas del 95 % di metano con perdite inferiori del 2%. [14]
Nel 2006 Nordberg ed il suo team ha costruito e testato un impianto pilota con
volume del digestore di 15 m ed una colonna a bolle di 140 dm3. Da tale
3
osservazione è risultato che l’arricchimento del metano in situ cambia la
composizione del fango ma il desorbimento con aria non ha effetti negativi sulla
resa del metano. Testando diversi fanghi e flussi di aria si è arrivati ad un
contenuto massimo di metano pari al 87% con 2% di azoto ed una perdita di
metano pari all’8% nel gas di scarico nella colonna di desorbimento.
La tecnologia è relativamente semplice e non vi è la necessità di alcuna
attrezzatura ausiliaria per cui ha un costo di investimento minore rispetto alle
altre tecniche. [13]
Tuttavia il processo è limitato a piccoli impianti dove non è necessaria una
concentrazione di metano elevata (> 95%).
Figura 2. 9: Rappresentazione schematica di un impianto di arricchimento del metano in situ
[14] 29
2.5.3 Polmone ecologico (Ecological Lung)
L’enzima anidrasi carbonica (CA) è presente nel nostro sangue dove catalizza la
dissoluzione della CO che si forma durante il metabolismo delle nostre cellule
2
secondo la seguente relazione: ↔
H O + CO H + HCO
+1
2 2 3
L’anidride carbonica disciolta viene poi trasportata nei polmoni dove lo stesso
enzima catalizza la reazione inversa formando CO e H O.
2 2
Tale enzima può essere anche utilizzato per sciogliere la CO dal biogas ma il
2
costo di produzione dell’enzima è ancora alto e la praticabilità del processo è
influenzata da alcuni fattori come il tempo di vita dell’enzima immobilizzato.
Un gruppo di ricerca della Svezia, ha studiato l’uso di tale enzima per
l’upgrading del biogas dimostrando che il biogas, con tale tecnologia (Figura 2.
10), può essere purificato fino ad un contenuto di metano del 99%. [14]
La CO Solution Inc, una società canadese, ha sviluppato questa tecnica ed è in
2
possesso di un brevetto per un bioreattore che utilizzi l’enzima per la
dissoluzione dell’anidride carbonica.
Attualmente i loro progetti di ricerca sono concentrati sull’immobilizzazione
degli enzimi, la meccanica dei bioreattori, la produzione degli enzimi e le
applicazioni tecnologiche. [14] 30
Figura 2. 10: Processo della CO Solution [12]
2
2.6 Trattamento dell’off-gas
Il biogas di scarto contiene ancora, a seconda della tecnologia utilizzata di
upgrading, una percentuale di metano che deve essere utilizzata prima di
disperdere il gas in atmosfera, in quanto il metano è un gas serra molto più
dannoso della CO e la sua dispersione in atmosfera potrebbe compromettere la
2
reale economicità ambientale dell’impianto. [16]
Sono necessarie una o più fasi di trattamento dell’off-gas a seconda della sua
composizione. I maggiori inquinanti contenuti all’interno di esso sono CH , SO
4 x
e H S, e a seconda della loro concentrazione è previsto dalle varie norme
2
nazionali la rimozione degli stessi.
Nella Tabella 2. 1 sono riportate, come esempio, le concentrazioni ammesse
nelle emissioni dall’accordo tedesco TA Luft 2002. [1] 31
Tabella 2. 1: Limiti di emissione in base all’accordo tedesco TA Luft 2002 per le sostanze
rilevate nell’off-gas risultate dal processo di upgrading [1]
Flusso di massa Concentrazione
Sostanza Commenti
3
[g/h] [mg/m ] Indicato come
CH 500 < 50
4 carbonio totale
H S 15 < 3
2 Indicato come
SO 1800 < 350
x diossido di zolfo
Per recuperare il biometano contenuto nel gas di scarico del processo di
upgrading vi sono diverse tecnologie ma la più utilizzata è l’ossidazione
completa in caldaia; vi sono diverse aziende che producono caldaie che possono
utilizzare un biogas con percentuali di metano superiori al 3 % per produrre
calore che può essere utilizzato per scaldare il digestore dell’impianto. [16]
Un’altra opzione è quella di ossidare cataliticamente il metano. In questo caso,
l’ossidazione avviene in corrispondenza della superficie del catalizzatore che fa
ridurre l’energia necessaria per ossidare il metano permettendo così
l’ossidazione a basse temperature. Il componente attivo del catalizzatore può
essere il platino, palladio o cobalto. [14]
Il trattamento dell’off – gas con contenuto di metano inferiore del 3% è sempre
più difficile in quanto non viene fornita energia sufficiente durante la
combustione di questo gas ed è necessario aggiungere biogas grezzo o
biometano al fine di raggiungere una ossidazione stabile. Questo è il motivo per
cui non ha senso scegliere una tecnologia di upgrading con maggiore recupero
possibile di metano perché bisogna sempre fare i conti con il gas di scarico.
Soltanto pochissime tecnologie di upgrading con recuperi estremamente elevati
di metano forniscono un gas di scarico che può essere immesso direttamente in
atmosfera. [10] 32
Capitolo 3: Conclusioni
3.1 Confronto tra diverse tecnologie di upgrading del biogas
Le tecnologie più diffuse per l’upgrading del biogas sono l’adsorbimento a
pressioni oscillanti (PSA), l’absorbimento tramite lavaggio con acqua
pressurizzata, l’absorbimento tramite lavaggio con solventi organici e
absorbimento chimico con ammine. [14]
L’utilizzo della separazione criogenica, invece, è molto recente ed è ancora in
fase di sviluppo.
È difficile effettuare un paragone universalmente valido tra le diverse
tecnologie di upgrading del biogas, poiché molti parametri essenziali
dipendono fortemente dal contesto locale. Inoltre, le capacità di una certa
tecnologia, ad esempio per quanto riguarda la qualità ottenibile del biometano,
spesso non corrispondono con l’operazione più economica. Lo sviluppo tecnico
della maggior parte dei metodi di upgrading del biogas al giorno d’oggi è in
generale sufficiente a soddisfare tutte le esigenze di un potenziale gestore
dell’impianto. Si tratta solo di trovare un impianto che fornisca l’operazione più
economica per la produzione di biometano. Come risultato, si raccomanda di
eseguire una dettagliata analisi dei costi specifici attesi e di tenere conto di tutte
le tecnologie possibili di upgrading. Come strumento di guida per adempiere a
questi compiti è stato sviluppato nel corso del progetto Europeo “Bio – methane
regions” il BiomethaneCalculator [10] che viene aggiornato ogni anno. Questo
strumento contiene tutti gli step rilevanti e le tecnologie di upgrading, e
consente una stima attendibile dei costi specifici attesi per la produzione di
biometano. 33
Possiamo rappresentare i più importanti parametri delle varie tecnologie di
upgrading del biogas descritta nella Tabella 3. 1 [10]. I valori di alcuni
parametri rappresentano valori medi di impianti di upgrading realizzati o dati
ripresi dalla letteratura. Per la maggior parte dei parametri si indica un
intervallo dove il primo numero rappresenta il layout dell’impianto più
semplice cioè quello “economico” e con basso recupero di metano mentre l’altro
numero corrisponde ad un layout di impianto con alto recupero. [10]
Tabella 3. 1: Confronto tra le diverse tecnologie [10]
Scrubbing con Scrubbing Tecnologia
Scrubbing ad
Parametro solventi con PSA a
acqua organici ammine membrana
Contenuto
tipico di 95,0 – 99,0 95,0 – 99,0 95,0 – 99,0 95,0 – 99,0
99,0
metano [vol%]
Recupero di 98,0 96,0 99,96 98 80 – 99,5
metano [%]
Tipica
pressione di 4-8 4-8 0 4-7 4-7
consegna
[bar]
Richiesta
energia
elettrica 0,46 0,49 – 0,67 0,27 0,46 0,25 – 0,43
3
[kWhel/m
biomethane]
Domanda di Alto
calore e livello Medio
- 120 – 160 - -
di 70 – 80 °C °C
temperatura
Necessità di Dipende dal
desolforazion si si si si
processo
e
Necessità di Solvente Soluzione Carboni
materiali di organico amminica attivi
consumo
Numeri di
impianti di alto basso medio alto basso
riferimento
Tipici costi di
investimento
3
[€ / (m /h) di
biometano] 34
3
Per 100 m /h 14,0 13,8 14,4 12,8 10,8 – 15,8
3
Per 250 m /h 10,3 10,2 12,0 10,1 7,7 – 11,6
3
Per 500 m /h 9,1 9,0 11,2 9,2 6,5 - 10,1
Quando si confrontano le tecnologie di upgrading, per quanto riguarda la
purezza del gas prodotto, il parametro rilevante è la maggiore possibilità di
eliminare l’anidride carbonica e produrre un gas con elevato contenuto di
metano. Un gas adatto per essere utilizzato come carburante per i veicoli, infatti
deve avere almeno una concentrazione di metano del 97%. Elevati requisiti di
purezza fanno però aumentare i costi e la domanda di energia e producono
maggiori perdite. [11]
Per quanto riguarda, invece, la domanda di energia varia a seconda delle
tecnologie utilizzate. Nella Figura 3. 1 [11] la domanda di energia per ogni
tecnologia viene mostrata tramite una media ponderata ed un intervallo
ricordando comunque che il gas prodotto dalle varie tecnologie è a pressioni
diverse.
Per gli scrubber ad acqua, la domanda di energia è di circa 0,3 kWh/Nm di
3
biogas grezzo per piccole unità (400 Nm /h) ma diminuisce fino a circa 0,2
3
kWh/Nm per grandi unità (2000 Nm /h). Tali sistemi inoltre hanno anche
3 3
grandi variazioni stagionali di domanda di energia elettrica a causa di
raffreddamenti significativamente superiori durante l’estate.
Per le tecnologie PSA, la domanda di energia varia tra i 0,2 e 0,3 kWh/Nm dove
3
per le unità più grandi è molto vicino al limite inferiore. Questo vale anche per
tecnologie che utilizzano le membrane, ma per esse tale domanda dipende
anche dalla configurazione della membrana stessa poiché maggiori esigenze di
purezza del metano richiedono maggiore ricircolo che fa si che aumenta la
domanda di energia elettrica.
Gli scrubber ad ammine hanno una domanda di energia elettrica
significativamente bassa, circa 0.12 – 0.14 kWh/Nm a seconda delle dimensioni
3 35
dell’impianto, ma tali tecnologie hanno anche un fabbisogno di calore esterno
di circa 0,55 kWh/Nm necessario per rigenerare le ammine che hanno appena
3
reagito con l’anidride carbonica. [11]
Figura 3. 1: Domanda di energia delle varie tecnologie di upgrading [11]
Tuttavia, è importante ricordare che la scelta della migliore tecnologi