Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 67
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 1 Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ( Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica) Pag. 66
1 su 67
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL RISCHIO VA

RIDOTTO ADOZIONE DI

ADOZIONE DI MISURE DI

MISURE DI PROTEZIONE

PREVENZIONE

Figura 2.9 Diagramma di flusso indicante la procedura di

identificazione e stima dei rischi lavorativi

presenti in azienda

La viene effettuata

valutazione o stima effettiva del rischio (R)

mediante la quantificazione delle sue componenti e cioè mediante la

determinazione di:

- gravità del danno verificatosi (D);

- probabilità di accadimento dell’evento dannoso (P).

Il rischio R è dato dal prodotto di D e P, quindi per avere una effettiva

riduzione del rischio occorre provvedere a ridurre una delle sue

componenti o entrambe.

Una riduzione del rischio R può essere ottenuta nei seguenti modi:

a) effettuando (ad esempio incrementando l’uso

interventi di protezione

dei Dispositivi di Protezione Individuale, installando impianti di

sicurezza fissi o mobili), che porteranno ad una riduzione della gravità

del danno D; effettuando (ad esempio

interventi di prevenzione

incrementando l’utilizzo della informazione e della formazione, o il

sistematico controllo delle apparecchiature di sicurezza e imponendo

l’ordine, la pulizia dei locali e delle attrezzature), che porteranno ad

una riduzione della probabilità di accadimento dell’evento dannoso P.

La scelta delle misure da adottare dovrà prima essere preceduta dalla

necessità di stabilire il livello di rischio accettabile.

b) Per la valutazione del Rischio è stato utilizzato un metodo basato su

una scala di gravità dell’infortunio (D) e su una scala di probabilità del

suo verificarsi (P).

Ogni scala semiqualitativa prevede 4 valori, corrispondenti ad un

livello di gravità (o probabilità) più o meno alta, come illustrato nelle

figure 4.10 e 4.11. Probabilità P

= altamente probabile

Livello 4

– esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il

verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori;

– si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata in

situazioni simili;

– il verificarsi del danno alla mancanza rilevata non susciterebbe alcun

stupore (in altre parole l’evento sarebbe largamente atteso).

= probabile

Livello 3

– la mancanza rilevata può provocare un danno anche se non in

modo automatico o diretto;

– già noto, all’interno dell’unità produttiva, qualche episodio in

cui la mancanza rilevata ha fatto seguito a un danno;

– il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa.

= poco probabile

Livello 2

– la mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze

sfortunate di eventi;

– sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi;

– il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe grande sorpresa.

= improbabile

Livello 1

– la mancanza rilevata può provocare un danno per la

concomitanza di più eventi poco probabili e indipendenti;

– non sono noti episodi già verificatisi;

– il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe incredulità.

Figura 2.10 Scala semiqualitativa della probabilità P del

verificarsi di un evento dannoso

Danno D

= gravissimo

Livello 4

infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità

totale;

esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.

= grave

Livello 3

infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale;

esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.

= medio

Livello 2

infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di inabilità reversibile;

esposizione cronica con effetti reversibili.

= lieve

Livello 1

infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di inabilità rapidamente

reversibile;

esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Figura 2.11 Scala semiqualitativa della gravità D del danno

Dal prodotto dei valori di D e P, che variano entrambi nell’intervallo

[1÷4], si ottengono i valori di rischio R, che varieranno nell’intervallo

valore del rischio R corrisponderà

[1÷4]x[1÷4] ovvero [1÷16]. Ad ogni

l’attuazione di misure di riduzione del rischio da attuarsi in tempi tanto

più brevi quanto più elevato è il valore del rischio stesso, come indicato

nella figura 2.12.

Durante le indagini, i casi di pericolo possono essere individuati come

segue:

- le misure di tutela possono essere già

pericolo individuato certo:

attuate senza la necessità di ulteriori elementi di valutazione;

- (per esempio amianto, piombo,

pericolo già valutato positivamente

rumore, radiazioni ionizzanti): ci si può limitare ad una presa d’atto di

tali risultanze, previa verifica della loro attualità;

- occorre procedere ad una

pericolo di dubbia esistenza o gravità:

valutazione dei rischi articolata in un percorso logico e procedurale

approfondito.

Ordine di priorità della Magnitudo del

Rischio

(Probabilità x Danno):

Lavori da realizzare

R = 16 IMMEDIATAMENTE

Lavori da realizzare (entro 30 giorni)

R = 9- CON URGENZA

Lavori da realizzare (entro 60-90 giorni)

12 IN TEMPI BREVI

Lavori da realizzare in (entro 90-120

R = 8-9 TEMPI RAGIONEVOLI

giorni)

R = 6 Lavori da realizzare in 150-210 giorni

Lavori non urgenti, ma non differibili per più di 360

R = 4 giorni Lavori differibili nel tempo (più di 360 giorni)

R = 3

R = 1-2 –

Figura 2.12 Tempi di attuazione delle misure di riduzione del

rischio

Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi

Una volta effettuata la valutazione dei rischi lavorativi presenti in

azienda, viene redatto il corrispondente Documento di Valutazione dei

Rischi.

L’attività di valutazione dei rischi è stata quindi eseguita:

- sui rischi rilevati in passato, risolti solo parzialmente e che quindi

possono essere oggetto di miglioramenti dal punto di vista della

prevenzione;

- su eventuali nuovi rischi e/o rischi residuali;

- nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o preparati

chimici impiegati, nonchè nella sistemazione dei luoghi di lavoro;

- relativamente alla movimentazione manuale dei carichi, all’uso di

attrezzature munite di videoterminali, alla protezione da agenti

chimici, biologici, cancerogeni mutageni, connessi all’esposizione ad

amianto e ad atmosfere esplosive.

La redazione del Documento di Valutazione dei Rischi consiste

principalmente nella stesura per ciascun rischio significativo di schede

che prevedono una iniziale presentazione della

operative situazione

valutata durante i differenti sopralluoghi effettuati in azienda, ed,

attuale,

in caso il rischio stimato sia da ridurre attraverso misure di prevenzione e

protezione, si inseriscono per ciascun fattore di rischio gli interventi da

secondo tempistiche definite.

eseguire,

Viene inserito di seguito l’indice del Documento di Valutazione dei

Rischi originario, consegnato all’azienda Packaging, per mostrare i

contenuti complessivi presenti e previsti dalla normativa vigente.

Vengono analizzate successivamente le schede di intervento redatte

per l’azienda Packaging, che vagliano i principali rischi lavorativi

riscontrati durante i sopralluoghi effettuati in sede.

L’obbligo di effettuare l’attività di valutazione dei rischi, come già

precisato, è a carico del Datore di Lavoro, che nella realizzazione di tale

attività deve eseguire determinate modalità che possono essere riassunte

come segue:

- valutare, nella scelta delle attrezzature delle sostanze e della

sistemazione dei luoghi di lavoro, tutti i rischi per la salute e la

sicurezza dei lavoratori ivi compresi quelli riguardanti gruppi di

lavoratori esposti a rischi particolari, quelli riguardanti le

lavoratrici in stato di gravidanza, nonchè quelli connessi alle differenze di

genere, all’età, alla provenienza di altri paesi;

- a seguito della valutazione, elaborare il Documento di

Valutazione dei Rischi.

L’

2.3 - D V

INDICE DEL OCUMENTO DI ALUTAZIONE DEI

R P

ISCHI REDATTO PER L AZIENDA ACKAGING

Si riporta nelle seguenti figure 2.13, 2.14, 2.15 l’indice del Documento

di Valutazione dei Rischi redatto per l’azienda Packaging per rimarcare i

contenuti presenti e la suddivisione del documento stesso in quattro parti

distinte.

Nella prima parte vengono individuati i dati generali della ditta in

esame e viene data una descrizione dell’attività svolta e dei dipendenti

presenti.

Nella parte successiva si elencano i riferimenti normativi legati ai

rischi lavorativi che si analizzano operativamente nelle schede di

intervento inserite nella terza parte.

Infine l’ultima parte è riservata agli allegati da inserire per completare

il Documento di Valutazione dei Rischi, sia dal punto di vista dei

documenti da conservare in archivio e richiesti dagli ispettori durante

ipotetici controlli, che dal punto di visto di verbali e manuali, per una

eventuale consultazione da parte dei lavoratori e dei loro Rappresentanti.

1 INFORMAZIONI GENERALI SULLA DITTA

DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA E SOGGETTI INTERESSATI

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ E DEL PROCESSO PRODUTTIVO

ELENCO DEGLI ADDETTI E LORO MANSIONI

2 RELAZIONE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

CRITERI UTILIZZATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

OBBLIGHI SPECIFICI DEI SOGGETTI

RESPONSABILITÀ

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

SORVEGLIANZA SANITARIA

CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI

INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI

2.4 PREVENZIONE INCENDI

HI DI LAVORO

USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO

USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALE

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

NORME DI SICUREZZA PER L’USO DEI CARRELLI MOBILI O SEMOVENTI

ELETTRICI E NON

UTENSILI E ATTREZZATURE PORTATILI ELETTRICHE

NSILI E ATTREZZATURE CHE ESPONGONO I LAVORATORI A VIBRAZIONI

MECCANICHE

NSILI E ATTREZZATURE CHE ESPONGONO I LAVORATORI A CAMPI

ELETTROMAGNETICI

EZZA E SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI (D. LGS. 151/2001)

STRESS LAVORO CORRELATO

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI SUL LUOGO DI LAVORO

Figura 2.13 Indice originario del Documento di Valutazione dei

Rischi redatto per l’azienda Packaging (parte

I)

(continua&h

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
67 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher danilo1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sicurezza sui luoghi di lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Natale Pasquale.