Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 192
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 1 Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 192.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi completa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Pag. 41
1 su 192
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

POSSONO ESPORRE AL RISCHIO DI

VIBRAZIONIMECCANICHE

3.8.1 - FATTORE DI RISCHIO: VIBRAZIONI MECCANICHE

ALL’USO

SCHEDE RELATIVE DI ATTREZZATURE

CHE POSSONO ESPORRE AL RISCHIO DI CAMPI

ELETTROMAGNETICI

- FATTORE DI RISCHIO: CAMPI ELETTROMAGNETICI

SCHEDE RELATIVE ALLA SICUREZZA E ALLA

SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI

- FATTORE DI RISCHIO: LAVORATRICI MADRI

3.11 SCHEDE RELATIVE ALLO STRESS LAVORO CORRELATO

3.11.1 - FATTORE DI RISCHIO: STRESS LAVORO- CORRELATO

Figura 2.14 Indice originario del Documento di Valutazione dei

Rischi redatto per l’azienda Packaging (parte

II)

(continua…)

4 ALLEGATI

P IANO DEGLI INTERVENTI

E LENCO DEL PERSONALE

S

CHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI

R

EGISTRO DEGLI INFORTUNI

M ANUALI DI ISTRUZIONE DELLE MACCHINE E ATTREZZATURE

V D. L . .81/08 T VIII, C II

ALUTAZIONI PREVISTE DAL GS N ITOLO APO

V D. L . .81/08 T VIII, C III

ALUTAZIONI PREVISTE DAL GS N ITOLO APO

F - D.P.I.

AC SIMILE DICHIARAZIONE DI CONSEGNA DEI

D I.S.P.E.S.L.

OCUMENTAZIONE

D A U.S.L.

OCUMENTAZIONE ZIENDA

D OCUMENTAZIONE SANITARIA

V ERBALI DELLE RIUNIONI PERIODICHE

138

S

CHEDE VARIE

C R.S.P.P.

OMUNICAZIONE DEL

R IASSUNTO DELLA DOCUMENTAZIONE CONSERVATA IN AZIENDA

Figura 2.15 Indice originario del Documento di Valutazione dei

Rischi redatto per l’azienda Packaging (parte

III) 139

CAPITOLO 3

SCHEDE DI INTERVENTO PER I RISCHI LAVORATIVI

INDIVIDUATI

Si riportano di seguito le schede operative redatte dal candidato, sotto la

supervisione della società Serint Group nella persona della Dott. Ing. Sabino

Daniela, che sviluppano in maniera dettagliata i rischi lavorativi (per la

salute, per la sicurezza e i rischi trasversali) previsti dalla normativa vigente

e riscontrati durante i sopralluoghi effettuati. L’ordine nella stesura delle

schede di intervento segue a grandi linee la successione dei Titoli riportata

all’interno del D.Lgs. 81/08 stesso (luoghi di lavoro; uso delle attrezzature di

lavoro e dei Dispositivi di Protezione Individuale; movimentazione manuale

dei carichi; attrezzature munite di videoterminali; agenti fisici; sostanze

pericolose; esposizione ad agenti biologici). Per ogni fattore di rischio

riscontrato (ad esempio la mancata manutenzione degli impianti o delle

attrezzature antincendio, la mancata nomina degli addetti alla squadra di

emergenza, la mancanza dei dispositivi diprotezione dei macchinari

presenti) viene valutata la gravità del danno (D) e la probabilità del suo

verificarsi (P) per ottenere un corrispettivo valore del rischio R, riportato

accanto ad ogni fattore di rischio.

Nel caso in cui il rischio sia accettabile vengono forniti, ove necessario,

consigli operativi o procedure di utilizzo che non richiedono pertanto una

indicazione del livello di rischio R. 140

Rischio: Prevenzione Incendi

SITUAZIONE ATTUALE

L’attività è compresa nell’elenco delle attività soggette alle visite ed ai

controlli di prevenzione incendi, così come previsto dal D.M. 16/02/82 in

quanto:

1) officina meccanica per lavorazioni a freddo con oltre 25 addetti;

sono presenti impianti termici (generatori d’aria calda pensili) aventi

2)

complessivamente potenzialità superiore a 116 kW (fino a 350 kW) ed altri

con potenzialità superiore a 350 kW.

Tali elementi sono compresi nella tabella allegata al D.M. 16.2.1982

(attività n. 72 e n. 91) e pertanto, in base al punto 9.3 dell’allegato IX° al

D.M. 10 marzo 1998, l’insediamento in questione deve ritenersi classificato

come attività a RISCHIO MEDIO di incendio.

All’interno dell’attività sono stati nominati n. 5 addetti antincendio, che

hanno seguito un corso antincendio per attività a rischio medio.

L’attività è in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato il

3 Aprile 2007 ed è in possesso dei seguenti dispositivi antincendio,

uniformemente distribuiti all’interno dell’attività:

1) n. 27 estintori a polvere da 6 kg;

2) n. 2 estintori portatili a CO2 da 5 kg;

La revisione è affidata semestralmente alla ditta ESTINTORI, con sede a

Rimini, in Via Gambalunga, n. 10 (ultima revisione 01/01/2009).

141

L’azienda dispone anche di un impianto di spegnimento dotato di

n. 4 idranti a cassetta UNI 45, con tubazione flessibile in nylon di

tale da proteggere l’intero edificio.

lunghezza

Nella zona esterna, è ubicato e segnalato l’attacco per l’autopompa dei

VV.F. , collegato ad acquedotto urbano. L’azienda è in possesso inoltre di

una riserva privata di acqua, situata nei pressi dello stabilimento.

Le porte antincendio sono a norma, con maniglione antipanico, verso di

apertura in direzione di esodo e segnalate da idonei cartelli. La zona

assemblaggio è separata dalla zona uffici tramite una porta tagliafuoco REI

120, come previsto dalla normativa vigente.

Dislocate in opportuni punti nell’ azienda sono presenti adeguate

planimetrie di evacuazione, ove vengono segnalate le vie d’esodo, il piazzale

di raduno, la posizione dei dispositivi antincendio e dell’illuminazione di

emergenza.

Rischio: Pronto Soccorso

SITUAZIONE ATTUALE

Attualmente sono presenti n.2 cassette di pronto soccorso situate

all’ingresso dei servizi igienici nell’area produzione, i cui contenuti devono

essere aggiornati, come previsto dal D.M. n. 388/03, che classifica le aziende

ovvero le unità produttive in tre gruppi di rischio (A, B e C), tenuto conto

della tipologia di attività svolta, del numero di lavoratori occupati e dei

142

fattori di rischio presenti. Tale decreto prevede inoltre che in tutte le aziende,

unità produttive e cantieri temporanei sia presente una dotazione di pronto

soccorso, contenente i necessari presidi di primo intervento: cassetta di

pronto soccorso per le aziende del gruppo A/B; pacchetto di medicazione

nelle aziende del gruppo C.

L’Azienda, in base al D.M. n. 388/03, appartiene alle aziende del gruppo

B, per cui gli addetti dovranno seguire corsi di pronto soccorso di 12 ore e

aggiornamenti triennali di 4 ore.

È stato nominato come Medico Competente il Dott. Rossi Marco,

nominato in data 10/10/2004.

INTERVENTI DA SEGUIRE

1) Nominare almeno n. 4 addetti al Pronto Soccorso,

dell’area produzione e n.2

selezionandone n.2 tra i dipendenti

tra quelli dell’area uffici, che dovranno seguire un corso di

pronto soccorso, della durata di 12 ore e aggiornamento

triennale di 4 ore. (R=16)

2) Aggiornare i contenuti delle cassette di pronto soccorso. (R=12)

3) Si consiglia la nomina di un addetto responsabile del controllo

periodico, o della sostituzione ove necessario, del contenuto

delle cassette di pronto soccorso. (R=4)

4) Provvedere con continuità alla formazione/informazione del

personale. (R=6)

Schede relative ai luoghi di lavoro

143

Rischio: illuminazione ed aereazione naturale dei locali

SITUAZIONE ATTUALE

Nei reparti di lavoro dell’azienda le superfici illuminanti risultano

sicuramente sufficienti e tali da soddisfare i parametri prestazionali richiesti

dalle vigenti norme nazionali e regolamentazioni locali e i sistemi di

apertura risultano in genere pratici, agevoli e idonei ad un rapido ricambio

d’aria.

INTERVENTI DA ESEGUIRE

1) Mantenere le superfici illuminanti in buone condizioni di pulizia e

di trasparenza. (R = 6)

Tutti gli ambienti dell’azienda risultano illuminati e aerati regolarmente

(in maniera naturale e/o artificiale).

Rischio: pavimenti ed ambienti di lavoro

SITUAZIONE ATTUALE

La pavimentazione all’interno della struttura risulta adeguata alle

condizioni d’uso prescritte dalle norme vigenti, esente da protuberanze,

cavità o piani inclinati pericolosi.

L’altezza dei locali e la superficie complessiva risultano a norma.

144

INTERVENTI DA ESEGUIRE

1) Mantenere la pavimentazione in buono stato di pulizia. (R=6)

2) Durante le pulizie dei pavimenti, posizionare nei punti di

passaggio cartelli indicanti la presenza di zone bagnate ed il

pericolo di scivolamenti. (R=12)

Si raccomanda l’immediata pulizia del pavimento ove si verifichi

3) una caduta di sostanze oleose. (R=6)

4) Mantenere sgombre le vie di circolazione interne che conducono

alle uscite di sicurezza, con lo scopo di consentire un facile

esodo in caso di emergenza. (R=6)

Rischio: condizioni microclimatiche

SITUAZIONE ATTUALE

L’azienda è provvista di due centrali termiche, soggette al controllo dei

i tre generatori di calore situati all’interno

VV.F, di cui una alimenta

dell’area produzione e l’impianto di riscaldamento della zona uffici, e l’altra

alimenta il generatore termico situato all’interno della mensa.

L’attività relativa ai controlli/interventi sugli impianti di riscaldamento

viene monitorata tramite check-list interna.

L’azienda ha stipulato un contratto per la manutenzione e conduzione

dell’impianto termico e di condizionamento con la ditta Safari srl di Rimini

(Rn).

All’esterno delle centrali termiche sono presenti:

l’interruttore elettrico per lo sgancio

- generale;

145

la valvola generale d’intercettazione del

- gas-metano;

- i cartelli indicanti la presenza della valvola di intercettazione del gas-

metano, la presenza della centrale termica ed il divieto di accesso.

INTERVENTI DA ESEGUIRE

Richiedere Progetto e Dichiarazione di conformità dell’impianto

1) termico da conservare presso l’azienda. (R = 16)

2) Verificare che vengano eseguite periodicamente le manutenzioni

all’interno delle centrali termiche e che gli interventi vengano

sempre registrati. (R = 6)

Verificare che all’esterno delle centrali termiche non vengano

3) mai rimossi i cartelli indicanti i divieti previsti, la presenza della

valvola di intercettazione e dell’interruttore di sgancio generale.

(R = 6)

Si consiglia di indicare all’esterno delle centrali

4) termiche,

mediante appositi cartelli, il divieto di fumare, di utilizzare

fiamme libere e il divieto di utilizzare acqua o estintori a

schiuma.

Rischio: spogliatoi

SITUAZIONE ATTUALE

Attualmente è presente un unico spogliatoio in cui sono ubicati: un

armadietto per ciascun lavoratore, a doppio comparto per consentire la

146

divisione dei vestiti dagli indumenti di lavoro e munito di dispositivo di

chiusura a chiave, e un’area predisposta ai servizi igienici e all’utilizzo di

docce. 147

INTERVENTI DA ESEGUIRE

1) Mantenere lo spogliatoio in

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
192 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DANILO-ARENA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Valutazione dei rischi e sistemi del lavoro in un'azienda metalmeccanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Natale Pasquale.