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IL PROGETTO IFRS-LIGHT PER LE PICCOLE IMPRESE
3.1 Iter evolutivo per la realizzazione del programma
L’intensificarsi del fenomeno dell’internazionalizzazione delle imprese,
obbliga lo svilupparsi di un processo di armonizzazione contabile, il quale
ha interessato originariamente le società quotate nei mercati regolamentari,
le società dirette verso i mercati esteri e le multinazionali.
Nel 2004, lo IASB decide di avviare il progetto di allargamento degli
standard contabili anche delle piccole e medie imprese, ossia, società non
quotate, molto rilevanti nel nostro paese, il quale è contraddistinto da un
tessuto economico e produttivo in cui prevalgono le imprese di dimensioni
certamente ridotte, aventi la maggior parte, un numero sottostante alle 10
unità, riguardante il personale subordinato ed esecutivo, occupato nelle
72
imprese.
La descrizione di piccola impresa è un prototipo essenzialmente razionale e
legislatore l’esigenza è
influenzato da bisogni complementari; infatti, per il
quella di accertare esplicitamente, senza margini di discrezionalità, i
soggetti a cui riferire i singoli provvedimenti normativi, in modo da poter
pervenire a specifici obiettivi. Ne deriva che i parametri impiegati sono
unicamente quantitativi, in quanto agevolmente stimabili e sottoponibili a
73
controllo.
72 Mezzabotta C., Un nuovo bilancio per le società non quotate, Pratica Contabile, anno 12 n°6, giugno
2006, Editore Ipsoa
73 Cavestri L., Pozzoli S., Contabilità su misura per le Pmi, il Sole 24 ore, 2007 65
In ambito europeo, nel 1996, fu adoperata una prima Raccomandazione,
con la quale, venne assegnata un’esplicitazione delle Pmi, idonea ad
armonizzare, efficacemente, i provvedimenti comunitari con le proposte
avviate a livello nazionale e impostata sull’adozione di quattro parametri:
- numero di dipendenti;
- totale di bilancio;
- requisito di indipendenza;
- fatturato.
Con il passare degli anni si è reso doveroso un aggiornamento di tali
misure, che tenesse nota dei molteplici sviluppi del mercato corrente, sia in
termini di rendimento, sia in termini di inflazione.
Pertanto, il 6 Maggio del 2003, la Commissione ammise una nuova
Raccomandazione per determinare le piccole-medie imprese. La nuova
descrizione è entrata in vigore il 1° gennaio del 2005; per gli Stati membri
l’adozione della stessa è volontaria, ma con l’invito ad applicarla quanto
74
più agevolmente possibile.
La cognizione delle concrete difformità in termini economici e sociali delle
Pmi globalmente comprese (quindi, anche le microimprese) rispetto a tutte
le altre tipologie di aziende, ha esortato, concretamente, tutti gli organismi
contabili internazionali a supporre regole differenti per tali soggetti,
tralasciando però, la disuguaglianza sussistente a sua volta tra la micro e la
75
piccola e media impresa.
74
Bauer R., Quali principi contabili per le Pmi?, Amministrazione e Finanza, Ipsoa, 2007
75
Bauer R., Ifrs applicabili anche alle Pmi: come e quando?, Amministrazione e Finanza, Ipsoa,
2007 66
I maggiori destinatari dell’informazione economica e finanziaria delle
piccole imprese si individuano nelle banche, nei dipendenti, nei fornitori e
nei clienti.
Peraltro, diverse sono le necessità degli utilizzatori dei bilanci delle
imprese minori, rispetto a quelle di coloro che usufruiscono dei prospetti
delle società quotate. I primi, infatti, sono in maggior misura attirati dalle
informazioni quali: liquidità, solidità patrimoniale e capacità di generare
flussi di cassa (cash flows) a breve termine; i secondi, invece, puntano ai
dati che permettono di elaborare congetture in merito alla capacità di
generare valore, profitti e flussi finanziari di lungo termine.
Il sottile strato di dissociazione tra proprietà e controllo nella PMI, valuta
gli utilizzatori del bilancio come soggetti insider essendo circoscritto il
numero di stakeholders esterni interessati ai dati forniti dai prospetti di
di un’elevata concorrenza, è necessaria,
queste piccole realtà e, a causa
quindi, una rinnovata competitività congiunta alla credibilità delle
76
informazioni ricavate, utile particolarmente agli investitori.
La soluzione favorita dallo Iasb, dopo molteplici considerazioni, è stata,
infatti, quella di creare un appropriato standard contabile di riferimento,
idoneo alle entità di piccole dimensioni, in modo da accrescere la
comparabilità e mirando obiettivi di trasparenza dei bilanci, facendo
proprie le richieste pronunciate dal Board uscente dello Iasc nel 2000, a sua
volta informato da uno studio espressamente condotto dall’Ifac.
L’iter evolutivo dell’Exposure draft, dichiarato dallo IASB al termine di un
prolungato processo di elaborazione da parte del proprio Board, predispone
un susseguirsi di regole tecniche per la redazione dei bilanci di esercizio e
dei bilanci consolidati delle piccole-medie aziende europee, le quali, non
76 Peveraro S., Principi contabili anche per le PMI, Milano Finanza, 7 febbraio 2007 67
avanzano necessità informative peculiari, sia verso l’esterno e sia
all'interno al proprio management e contrassegnati dal marginale livello di
analisi qualitative e quantitative rispetto alle altre imprese quotate nei
mercati (anche se i contenuti dei principi sono conformi a quelli adoperati
dalle aziende di grandi dimensioni) e per ultimare, presenta un’informativa
77
di corredo (cosiddetta “disclosure”).
Precisamente, rispettando il regolare iter annunciato dall’emanazione di un
nuovo principio contabile, dopo una sequenza di incontri collettivi,
compiuti dal 2001 al 2004, lo Iasb ha divulgato un documento di
discussione, ossia, una Discussione Paper preliminare sui principi contabili
per le piccole imprese, avente lo scopo di esortare le società internazionali
a distribuire interpretazioni sul programma nascente. Le lettere
all’incirca 120; questo
sopraggiunte dagli Stati membri sono state
rappresenta una lucente attestazione dell’interesse provocato da questo tipo
78
di progettazione.
Così il Board stabilisce di procedere con il lavoro preordinando una serie di
principi contabili semplificati ad hoc per questa tipologia di impresa.
Precisamente, diffonde dei formulari sulla rilevazione e sulla valutazione
(nel 2005), favorisce tavole rotonde ( nell’Ottobre dello stesso anno), e
dell’Exposure Draft
infine, pubblica la bozza on Accounting Standard for
Small and Medium-sized Entities (Ifrs for SMEs), per dare maggiore
informativa ai soggetti interessati, sul miglioramento fatto dallo IASB in
materia; la susseguente fase di accertamenti sul campo, eseguite con
l’assistenza degli organismi di formazione nazionale, avrebbe dovuto
77 Cavestri L., Pozzoli S., Contabilità su misura per le Pmi, il Sole 24 ore, 2007
78 Sartori E., Pmi, conto alla rovescia per i nuovi standard, Il Sole 24 Ore del 19 novembre 2007 68
assicurare un robusto coinvolgimento efficiente delle Pmi. Tuttavia,
l’adesione di quest’ultime non parve essere particolarmente sostanziosa.
Sulla base degli avvenimenti delle verifiche eseguite e delle lettere di
commento ricevute, lo Iasb ha ripristinato il complesso delle riunioni
pubbliche, per pervenire infine, alla risoluzione che non era essenziale
79
incedere all’emissione di una nuova draft.
L’inadeguato apprezzamento da parte delle piccole imprese consigliò,
tuttavia, l’attivazione di una proposta di propagazione globale del progetto,
con l’obiettivo di sollecitare l’apprendimento e l’interesse intorno al
principio che si intendeva emanare. Si giunse, pertanto all’emanazione e
alla successiva pubblicazione della versione definitiva dell’Ifrs for SMEs
verso la prima metà del mese di Luglio dell’anno 2009. Tale documento
venne approvato con il voto favorevole di 13 membri su 14; dopo
l’approvazione definitiva, il testo completo dovrà essere omologato
dall’Unione Europea con la stessa procedura di endorsement utilizzata per
80
gli Ifrs full.
79 L’ipotesi di espansione in Europa degli Ias\
Capodaglio G., Ifrs, Rirea, 2011
80 L’ipotesi di espansione in Europa degli Ias\
Capodaglio G., Ifrs, Rirea, 2011 69
3.2 Linee guida
Dall’esame della bozza affiora che l’obiettivo del progetto IFRS-LIGHT è
quello di: soddisfare le richieste informative degli utilizzatori particolari del
bilancio delle PMI; fornire principi contabili di elevata qualità,
comprensibilità, applicazione; ridurre gli oneri di reportistica finanziaria
per le imprese che decretano l’utilizzo dei principi contabili internazionali.
Successivamente alla pubblicazione, gli sforzi dello Iasb si sono fondati in
maniera risoluta verso la promozione dello stesso a tutti i livelli, indirizzata
81
a incoraggiarne e sollecitarne l’espansione mondiale.
In tale verso va collocata la valutazione dello standard setter
internazionale di istituire un organo deliberatamente destinato a supportare
l’attuazione del progetto e monitorarne la realizzazione: lo SME
Implementation Group e di procurare sul proprio sito web istituzionale
alcune prefazioni volutamente predisposte dai membri dello IASB; una
all’implementazione; la traduzione del documento
guida di completamento
ufficiale in numerose lingue, riguardanti sia i Paesi basilari ( inglese,
francese, italiano e spagnolo) e sia specifici Paesi contrassegnati da
tradizioni contabili non particolarmente estese (ceco, rumeno, cinese); una
successione di modelli, ognuno comprensivo di questionari, case studies ed
illustrazioni. Ancora, si bada all’organizzazione minuziosa di workshop e
sull’argomento, con l’intervento di una newsletter mensile
public seminar
gratuita.
2012 viene pubblicata la “Guide
Nel for micro-sized entities applying the
ossia un documento di sintesi corredato da esempi
IFRS for SMEs”,
concreti per permettere alle microimprese l’adozione dei principi contabili
81 Peveraro S., Principi contabili anche per le PMI, Milano Finanza, 7 febbraio 2007 70
internazionali, con lo scopo di controbattere alle proprie necessità e alle
82
occorrenze applicative.
Lo IASB ha previsto che i principi IFRS-LIGHT siano disciplinati da un
solo documento di 250 pagine contro le 2400 dei full.
Esso è strutturato per argomenti, è composto da 38 sezioni e corredato da
un glossario e ha le stesse finalità del prospetto completo utilizzato dalle
grandi società quotate, ossia rendere comparabili a livello internazionale i
bilanci delle piccole e medie imprese, per co