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N
∑ ϑ
=g ( + )
ou t w i n
i i i , j i i
j=1 w
(in )
il valore N indica la dimensione del vettore di input , rappresenta il
i i , j
(∙)
g
vettore dei pesi dello strato di ingresso, indica la funzione di attivazione del
i ϑ
neurone per abilitare l’uscita mentre il valore è la soglia assegnata ad ogni strato
i
durante la fase di apprendimento. L’uscita risultante sarà un vettore composto o da due
(x )
, y
coordinate se si considera uno spazio bidimensionale, o da tre coordinate
(x , y , z) se si prende in considerazione un ambiente tridimensionale [26] [27].
SMALLEST M-VERTEX POLYGON (SMP)
Con questo metodo vengono considerati, e successivamente interrogati da un nodo
incognito, M nodi fissati a priori. Considerando i valori RSS di ogni nodo si costruisce un
poligono a M-vertici. Ripetendo questa procedura si otterranno più poligoni: in base a
quanti nodi sono vicini al nodo incognito si estrae il poligono più piccolo. Facendo la
media fra le coordinate di questo poligono, si stima la posizione del nodo incognito [27].
44
2.2.3 Stima della posizione tramite direzione, tempo
e distanza
In questo paragrafo saranno descritte le tecniche basate sulla misurazione della
direzione e del tempo. La tecnica riferita alla misura della direzione è definita Angle of
42
arrival e, a differenza del Received Signal Strenght Indication, sfrutta le varie proprietà
geometriche dei triangoli per determinare la posizione di un oggetto.
Si supponga di voler costruire un triangolo immaginario con gli angoli alla base noti,
come in figura 12. d
α β
x y
Figura 12 Calcolo dela distanza in base alla proprietà dei triangoli
Per determinare la distanza d, e quindi capire dove è posizionato l’oggetto, il sistema da
risolvere è il seguente: { x+ y=l
y ∙ tan β=x ∙ tan α
42 Per stimare la posizione in un piano bidimensionale, il metodo AoA richiede solo 2
beacon. l’accuracy beacon.
Per migliorare vengono usati 3 o più 45
che può essere risolto isolando la x, ottenendo così:
l∙ tan α ∙ tan β (2)
d= +
tan α tan β sin x
tan x=
Ricordando le seguenti identità trigonometriche: ,
cos x
( )
+ =sin +cos (2)
sin α β α cos β α sin β , l’equazione può essere riscritta nel seguente
modo: (α + ¿ )
sin β
l∙ sin α ∙ sin β
d= ¿
Questo metodo, definito triangolazione, consiste, dunque, nel determinare la distanza in
base all’angolo di arrivo dei segnali provenienti da punti fissi, la cui posizione è nota a
priori. Come è possibile notare dalla figura precedente, questo approccio richiede l’uso di
due beacon, tuttavia, per migliorare la precisione e l’accuratezza della stima è possibile
usare più dispositivi. Essendo noi interessati ad uno sviluppo in ambiente indoor, occorre
portare in conto problemi dovuti al multipath: la presenza di ostacoli, muri ed altri oggetti
possono influire di molto nel calcolo finale della stima del posizione [14] [18]. In figura 13
viene mostrato il sistema basato su metodo Angle Of Arrival (AoA).
Figura 13 Localizzazione basata su metodo AoA
Per quanto riguarda la triangolazione basata sulla misura del tempo, possono essere
considerati due metodi: il ToA e il TDoA. Il ToA si basa essenzialmente sulla misura
46
dell’istante in cui il segnale arriva al dispositivo da localizzare. Viene trasmesso un segnale
orario che viene poi ricevuto dai beacon: il calcolo della distanza avviene sfruttando il
ritardo di tempo, anche definito time of flight, tra trasmissione e ricezione. Se si definisce
con d la distanza tra il nodo trasmittente e il nodo ricevente, con t il time of flight e con v la
velocità con cui viaggia il segnale, si perviene alla seguente formula:
d=t ∙ v
A differenza di quanto avviene col metodo AOA, con il ToA (figura 14) si ha la necessità
di [16] [20]:
sfruttare almeno 3 beacon;
sincronismo fra i terminali;
conoscenza dell’istante in cui il segnale viene trasmesso.
Figura 14 Localizzazione basata su metodo ToA
Un’ulteriore tecnica di localizzazione è quella che prende il nome di multilaterazione: si
basa sul principio della trilaterazione. Si consideri un dispositivo che emetta un segnale in
(x , y , z)
posizione non nota di coordinate in un’area dotata di un sistema di
multilaterazione con 3 beacon posizionati in punti noti, come mostrato in figura 15, aventi
le seguenti coordinate: 47
=( )
Coordinat e x , y , z
device1 1 1 1
=( )
Coordinat e x , y , z
device2 2 2 2 =( )
Coordinat e x , y , z
device3 3 3 3
Figura 15 Localizzazione basata su metodo TDoA
Il tempo impiegato dal segnale a raggiungere ogni beacon è ricavato dividendo lo
spazio per la velocità del segnale stesso:
1 [√ ]
2 2 2
( ) ( ) ( )
= + +
T x−x y− y z−z
1 1 1 1
v 1
1 [√ ]
2 2 2
( ) ( ) ( )
= + + −z
T x−x y− y z
2 2 2 2
v 2
1 [ ]
√ 2 2 2
( ) ( ) ( )
= + − +
T x−x y y z−z
3 3 3 3
v 3
1 [ ]
√ 2 2 2
= + +
T x y z
x v x
Le differenze dei tempi di arrivo rispetto al device di riferimento sono date da:
{ [ ]
√ 2 2 2 [ ]
√
( ) ( ) ( )
+ +
x−x y− y z−z 2 2 2
+ +
x y z
1 1 1
=T −T = −
TDO A 1 1 x v v
1 x
[ ]
√ [ ]
2 2 2 √
( ) ( ) ( )
+ + −z
x−x y− y z 2 2 2
+ +
x y z (4 )
2 2 2
=T −T = −
TDO A 2 2 x v v
2 x
[ ]
√ 2 2 2 [ ]
√
( ) ( ) ( )
+ + −z
x−x y− y z 2 2 2
+ +
x y z
3 3 3
=T −T = −
TDO A 3 3 x v v
3 x 48
x x
Ogni equazione rappresenta un’iperbole mentre i punti ,
¿ ¿
1 , y , z 2 , y , z
(¿ ) (¿ )
1 1 2 2
¿ ¿
x
e , come detto prima, rappresentano le coordinate spaziali note a priori.
¿ 3 , y , z
(¿ )
3 3
¿ Figura 16 Sistema TDoA con intersezione di 3 iperboli
Risolvendo il sistema per via grafica si perviene a un’unica soluzione, data dal punto
d’intersezione tra le iperboli, e quindi alla stima della posizione del dispositivo. In figura
16 è rappresentata l’intersezione tra le iperboli descritte dal sistema (4).
In un piano bidimensionale, per garantire che la misura sia univoca è necessario
utilizzare e posizionare nel piano stesso almeno tre sensori. Sotto queste condizioni, la
43
tecnica si può definire trilaterazione iperbolica.
In figura 17 viene mostrata la stessa tecnica sfruttando però sia l’intersezione tra 3
cerchi, sia la conoscenza a priori delle coordinate dei beacon di riferimento. Sfruttando il
seguente sistema:
43 La trilaterazione viene usata determinare la posizione di un punto sfruttando la
geometria di cerchi, sfere, iperboli e triangoli. 49
{ 2 2
2 ( ) ( )
= −x + −
d x y y
1 1 1
2 2 2
( ) ( )
= −x + −
d x y y
2 2 2
2 2
2 ( ) ( )
= −x + −
d x y y
3 3 3
(x )
, y
è possibile ricavare le coordinate del nodo target:
( ) ( ) ( )
2 2 2 2 2 2 2 2 2
( ) ( )
+ −d − + + −d − + + −d ( − )
x y y y x y y y x y y y
1 1 1 3 2 2 2 2 1 3 3 3 3 2 1
x= ( ) ( )
− + − + ( − )]
2[x y y x y y x y y
1 3 2 2 1 3 3 2 1
( ) ( ) ( )
2 2 2 2 2 2 2 2 2
( ) ( )
+ −d −x + + −d −x + + −d (x −x )
x y x x y x x y
1 1 1 3 2 2 2 2 1 3 3 3 3 2 1
y= ( ) ( )
−x + −x + (x −x )]
2[ y x y x y
1 3 2 2 1 3 3 2 1
Figura 17 Localizzazione basata su metodo della
trilaterazione [24]
=(0,0) =(0 ) =(u
R R , v R , 0)
Se i 3 beacon hanno le seguenti coordinate , , ,
1 3 2
come mostrato in figura 18, il sistema si semplifica in questo modo:
{ 2 2 2
+( −d )
u d 1 2
x= 2 u
2 2 2
+(d −d )
v 1 3
=
y 2 v
Figura 18 Trilaterazione con 3 beacon [24] 50
Questo metodo risulta molto semplice, utile e conveniente in quanto le coordinate x ed y
sono facilmente ricavabili a partire dai valori delle distanze, ricavate tramite il parametro
RSS, dei beacon di riferimento rispetto al nodo target [24]. indoor
2.2.4 Confronto tra le differenti metodologie di
localization
In tabella 5 sono mostrati i vantaggi e gli svantaggi delle varie metodologie fin qui
presentate.
Metodo Vantaggio Svantaggio
È complesso da implementare;
Rappresenta la tecnica più accurata in
ToA richiede il sincronismo di tutti i
termini di precisione. dispositivi; alto costo.
Rispetto al ToA richiede il sincronismo
TDoA È affetta da fenomeni di multipath
dei soli dispositivi di riferimento. Richiede l’uso di antenne aggiuntive
Le informazioni sulla temporizzazione per misurare gli angoli e quindi un
AOA del trasmettitore sono codificate nel costo maggiore; fenomeno di
segnale multipath e di riflessione.
La presenza di ostacoli,
Molto semplice da implementare; non l’orientamento delle antenne e
RSS richiede sincronizzazione tra i device; l’ambiente rende difficile la
non richiede ulteriore hardware. creazione di un modello accurato di
indoor localization.
Tabella 4 Vantaggi e svantaggi degli algoritmi di indoor localization [28]
Come si evince da questa tabella l’uso del metodo RSS-based risulta molto più semplice,
intuitivo, meno costoso rispetto agli altri algoritmi ed in più non occorre sincronizzare tra
loro i vari dispositivi. Confrontando invece le tecnologie di tabella 1 del paragrafo 2.1 si
comprende come sia preferibile, per consumo di potenza, costi e accuratezza, sfruttare la
51
tecnologia bluetooth. Queste due scelte portano a delineare così il sistema proposto in
questo elaborato e realizzato nel Laboratorio Icaro del centro ICT. 52
2.3 Tecnologie a radio frequenza
In un sistema di indoor localization un ruolo importante è assunto dalle tecnologie a
radiofrequenza. Uno dei vantaggi di queste tecnologie risiede nella capacità delle onde
radio di superare ostacoli e penetrare facilmente attraverso pareti quali muri, soffitti etc. In
questo paragrafo sarà descritta ed analizzata la tecnologia bluetooth al fine di
comprenderne il funzionamento base. Le altre tecnologie utilizzate per un indoo