Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 39
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 1 Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesi I giovani Neet e il ruolo della formazione e dello sport Pag. 36
1 su 39
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTRODUZIONE

CAPITOLO 1 – GIOVANI E LAVORO

1.1 : La globalizzazione e la situazione giovanile...........................................................1

1.2 : Internet e globalizzazione.......................................................................................3

1.3 : L’accesso e la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro............................7

1.4 : Il fenomeno dei Neet in Italia................................................................................8

CAPITOLO 2 – IL RUOLO DELLA FORMAZIONE E DELLE POLITICHE

PER IL LAVORO

2.1 : Le politiche del lavoro e i giovani........................................................................12

2.2 : Le strategie per l’occupazione giovanile..............................................................14

2.3 : Formazione ed imprenditoria giovanile...............................................................17

CAPITOLO 3 – TEMPO LIBERO, SPORT E SOCIALIZZAZIONE

3.1 : Socializzazione alla pratica sportiva.....................................................................21

3.2 : La diffusione della cultura dello sport come strumento di aggregazione.............24

3.3 : Consumo del tempo e attività sportiva in Italia...................................................26

CONCLUSIONI..........................................................................................................30

BIBLIOGRAFIA.........................................................................................................33

3

INTRODUZIONE

La disoccupazione è la condizione di mancanza di un lavoro per una persona in età

lavorativa che si sta impegnando attivamente a cercare un’occupazione. Possiamo fare una

distinzione tra coloro che hanno perso il lavoro (disoccupati in senso stretto) e coloro che

stanno cercando la prima occupazione (inoccupati). E’ considerato occupato chi ha più di 15

anni e ha svolto almeno un’ora in un’attività che prevede un corrispettivo monetario.

E’ considerato disoccupato (in cerca di occupazione) chi ha più di 15 anni e ha effettuato

almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle 4 settimane precedenti ed è disponibile a

lavorare entro le 2 settimane successive. La popolazione attiva, operante nel mercato del

lavoro, ovvero, la somma degli inoccupati e i disoccupati formano la forza lavoro. La parte

rimanente della popolazione in età da lavoro (casalinghe, studenti, ritirati dal lavoro) sono

classificati come non appartenenti alla forza lavoro.

Lo scenario in cui si inserisce questo studio è relativo ai mutamenti cui è sottoposta la

moderna società occidentale, da ricondursi al fenomeno della globalizzazione, con particolare

riferimento alle sue implicazioni sulla sfera lavorativa dei giovani, risorsa preziosa che si sta

riducendo e che il protrarsi dello stato di crisi ha posto in uno stato di sempre maggiore

vulnerabilità e rischio. Il processo di globalizzazione, nonostante abbia favorito crescita

economica e innalzamento degli standard di vita nei paesi emergenti, ha creato un livello di

incertezza strutturale nei paesi europei, con ricadute particolarmente gravi sulle fasce di

popolazione più giovani.

In questa tesi verranno trattati i problemi occupazionali dell’Italia in genere e Meridione in

particolare facendo riferimento alla categoria dei Neet, che è l’acronimo inglese di (Young

people) Neither in Employment or in Education or Training o anche " Not (engaged)

in Education, Employment or Training", indica persone non impegnate nello studio, né nel

lavoro né nella formazione. 4

La loro situazione, aggravatasi notevolmente con l’emergenza epidemiologica, preoccupa

notevolmente i Paesi dell’Unione Europea. La fotografia che è stata scattata sull’Italia,

purtroppo, è impietosa e preoccupante. Lo sport in tale contesto diventa un valido strumento

di aggregazione e sviluppo della persona, tendente ad abbattere le disparità. Attraverso lo

sport si attiva un meccanismo di empowerment: la pratica sportiva trasmette valori come il

rispetto, aiuta a porsi degli obiettivi e a raggiungerli, responsabilizza e consente di acquisire

disciplina e sicurezza. Tutti fattori necessari ad accelerare quel passaggio da inoccupato ad

occupato. 5

CAPITOLO I

Giovani e Lavoro

1.1 La globalizzazione e la situazione giovanile

Il termine globalizzazione, ancorché possa legarsi a un più generale andamento di

internazionalizzazione dell’economia in atto da alcuni secoli, designa in particolare il

processo che ha portato, a partire dagli ultimi due decenni del sec. XX, all’integrazione dei

mercati nei diversi paesi del mondo, nonché la tendenza di certi fenomeni sociali e culturali a

estendersi su scala mondiale.

In campo economico, il fenomeno si è sviluppato particolarmente dopo la caduta dei

sistemi a economia socialista: h interessato dapprima la finanza internazionale, con la libera

circolazione dei capitali e grazie al collegamento in tempo reale tra le diverse piazze; si è poi

esteso alle merci, condizionando pesantemente le recenti vicende dell’economia

internazionale, e investendo il mercato del lavoro. Tra le cause della globalizzazione vi è il

passaggio dei Paesi dell’est europeo e della Cina da un sistema economico pianificato a

un’economia di mercato: travaglio che ha portato a una progressiva omogeneità dei sistemi

1

economici mondiali .

Nei commerci internazionali e nelle migrazioni, riattivatesi da Sud verso il Nord del

mondo e in Europa anche dall’Est verso l’Ovest, riemerge il ruolo delle grandi metropoli. In

estrema sintesi si può dire che tutte le risorse economiche, reali e finanziarie, umane e

materiali, hanno acquisito una mobilità elevatissima e di raggio mondiale che rende

estremamente mutevoli le economie locali; le imprese multinazionali diventano dei soggetti

1 Sapelli G., Storia economica contemporanea, Mondadori Editori, Milano, 2008. L’omogeneità economica ha

condotto a una crescente omologazione culturale, che si ripercuote sulle preferenze di consumo. Spingendo verso

un’uniformazione dei gusti per i prodotti pubblicizzati dalle grandi multinazionali. 6

1

sovrannazionali assumendo il ruolo di attori della politica internazionale. Tutto ciò manifesta

precise conseguenze anche sui sistemi sociali: nei Paesi industrializzati alcune classi

subiscono in maniera rilevante gli effetti della sperequazione nella distribuzione del reddito,

mentre i Paesi in via di Sviluppo acquistano in competitività proprio grazie ai bassissimi

2

livelli di difesa e di garanzia dei diritti presenti nelle loro legislazioni .

Sul piano culturale, uno dei primi e più noti usi del termine “globale” è stato l’espressione

“villaggio globale” con cui si allude all’immediata disponibilità, grazie ai mass media, di

informazioni e messaggi provenienti da tutto il mondo. Il processo di omogeneizzazione delle

culture nazionali e locali è anche un processo di contatto tra culture che i mass media rendono

sempre più immediato.

Di per sé la spinta al livellamento delle diverse culture suscita movimenti di opposizione,

reazioni localistiche e tradizionalistiche in difesa delle identità minacciate, in una sorta di

dialettica tra globale e locale; da questo punto di vista la cultura delle società più avanzate

appare caratterizzata dalla diversità, dalla ricerca della diversità e dal problema della

convivenza tra diversità, più che dalla omologazione a un unico modello.

La globalizzazione riguarda anche i rischi ambientali connessi a uno sviluppo che risulta

sempre meno sostenibile per le risorse naturali e per le capacità omeostatiche del pianeta.

Alcuni tra i più significativi problemi ambientali, come la riduzione dell’ozono atmosferico,

sono globali perché ecologici, cioè perché consistono nell’alterazione di un equilibrio

complesso di interdipendenze tra attività umane e condizioni dell’ambiente.

2 Reyneri E., Introduzione alla sociologia del mercato del lavoro, Roma, Editore Il Mulino, 2016. La

globalizzazione della politica, originata dal moltiplicarsi delle istituzioni internazionali, dalle strategie militari

planetarie, dal diffondersi delle guerre etniche e delle grandi migrazioni, tende a erodere la sovranità degli Stati

nazionali. Lo stesso sistema delle relazioni internazionali, venuto meno il bipolarismo, appare molto più fluido e

instabile. Dal punto di vista interno agli Stati, me migrazioni internazionali spingono verso un’alterazione della

cittadinanza che diventa oggetto di problemi e di opzioni politiche diverse. 7

2

1.2 Internet e globalizzazione

Da sottolineare, inoltre che il fenomeno della globalizzazione passa necessariamente tra le

file della “rete internet”. Tale fenomeno è utilizzato quotidianamente e in modo massiccio dai

giovani. Ma cos’è la rete internet?

Alla base della crescita della globalizzazione e della relativa new economy c’è Internet,

una rete di telecomunicazione globale che ha permesso alle persone, ai giovani e alle aziende

di accedere a un’immensa quantità di informazioni, di comunicare con la posta elettronica, di

condividere applicazioni informatiche prima ristrette a pochi ambiti specialistici. Internet è il

motore tecnologico che ha dato il via alla nuova rivoluzione della globalizzazione. Per capirne

il funzionamento bisogna risalire alle sue origini, ai laboratori dove ricercatori della Scienza

dei computer e delle reti hanno pensato un sistema che mettesse in comunicazione computer

diversi residenti in sedi diverse.

Oggi internet collega computer distribuiti in tutti gli angoli del mondo: viene anche

definita una “rete di reti”, perché di fatto è costituita da un insieme di reti diverse

interconnesse tra loro. L’interconnessione delle reti è alla base del concetto e dello sviluppo di

Internet: lo stesso nome discente dal termine internetworking, insieme delle tecniche e dei

protocolli che permettono a reti non omogenee di comunicare tra loro (i protocolli sono

specifiche tecniche concordate tra i produttori di apparati di telecomunicazione, per rendere

3

possibile la comunicazione tra i diversi dispositivi) .

In parole più semplici, Internet può essere pensata come una rete telefonica utilizzata non

da persone ma da computer, che “si parlano” usando un linguaggio comune, il Tcp/Ip

3 In parole più semplici, Internet può essere pensata come una rete telefonica utilizzata non da persone ma da

computer, che “si parlano” usando un linguaggio comune, il Tcp/Ip (Transmission Control Protocol/ Internet

Protocol). Per chi già utilizza il personal computer, in casa oppure in

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
39 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Micaelabr1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Iannaccone Simona.