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ASPERGER NEL MONDO DELLO SPORT E
DELL’ARTE
2.1 Studio dei casi e testimonianze di individui con sindrome di Asperger
nel contesto sportivo
Alcuni descrivono la sindrome di Asperger come un “disturbo pervasivo mentale
8
caratterizzato dall’incapacità di capire come interagire socialmente” : ciò si può
notare già intorno ai tre anni di età, quando i bambini hanno difficoltà a relazionarsi
o a comunicare. Le persone con questa sindrome possono avere buone relazioni e
interagire bene con alcune persone, ma con altre possono avere concrete difficoltà
di scambio relazionale o, addirittura, non comunicare affatto.
Negli ultimi anni, sempre più attenzione è stata rivolta allo studio degli effetti
positivi dello sport sulle persone con sindrome di Asperger. L'inclusione di
individui con questa condizione nei contesti sportivi ha dimostrato di essere
estremamente benefica, non solo per il loro benessere fisico, ma anche per il loro
sviluppo sociale, emotivo e cognitivo. Attraverso l'analisi di diversi casi, possiamo
comprendere in che modo la pratica sportiva abbia avuto un impatto significativo
sulla vita di coloro che affrontano questa sfida quotidiana. Dall'aumento della
fiducia in se stessi, alla migliore gestione delle emozioni e all'acquisizione di abilità
sociali, lo sport si è rivelato un terreno fertile per la crescita e il successo di individui
con sindrome di Asperger. Esplorerò alcuni di questi casi studio per comprendere
appieno il potenziale trasformativo dello sport in questa popolazione.
Un caso esemplare è l’atleta Stefania Monaco, una donna straordinaria nata nel
1981 a Segrate, Milano, la quale ha affrontato la vita con determinazione, sfidando
tutti i limiti impostale dalla sindrome di Asperger. Fin da giovane ha compreso che
superare gli ostacoli è fondamentale per crescere e realizzarsi pienamente: lo sport
è stato il suo rifugio e si è sempre rivelato come il suo vero trampolino di lancio
verso il successo. Nel 2014 ha fatto la storia diventando la prima persona in
8 Cfr. L. Imbimbo, F. P. Cornaglia, B. Costa, ASP... ASPER... Asperger?, Genova, Fratelli Frilli,
2002 11
Lombardia con la sindrome di Asperger ad ottenere il titolo di maestro di
taekwondo e ora, con la sua perseveranza, ha raggiunto un nuovo traguardo,
diventando la prima in Italia a ottenere il grado di 6° dan, rilasciato dalla Fita.
Stefania sostiene “Per chi ha la sindrome di Asperger la difficoltà più grande è farsi
capire. Noi chiamiamo gli altri ‘neurotipici’, definendoci ‘neurodiversi’, perché
spesso è difficile far intendere cosa proviamo in determinati momenti. Magari un
amico si arrabbia quando non chiamiamo mai, ma la nostra non è cattiveria. È solo
che non ci viene, non ne sentiamo il bisogno perché non ci relazioniamo come
9
tutti." : per chi ha la sindrome di Asperger la sfida più grande è proprio farsi capire
dagli altri, i cosiddetti "neurotipici". Loro si sentono diversi, spesso non riescono a
comunicare appieno ciò che provano ma Stefania ha imparato a superare gli
stereotipi e a non permettere che le parole altrui la feriscano. Lo sport le ha
insegnato la disciplina e le ha offerto un ambiente sicuro, lontano dal giudizio degli
altri e il taekwondo, un'arte marziale rigorosa nata in Corea, è stato fondamentale
nel suo percorso di crescita. Ha imparato il rispetto delle regole e l'importanza della
disciplina perché in palestra ci sono regole chiare, ognuno sa qual è il proprio ruolo:
è uno spazio idilliaco dove può essere se stessa senza dover interpretare e farsi
carico di ciò che le succede intorno. Oltre alle sfide sul tatami, Stefania affronta
ogni giorno le difficoltà della vita quotidiana ma, grazie al meraviglioso mondo del
taekwondo, riesce a trovare la forza per andare avanti, sgomberando la mente da
qualsiasi problematica e concentrandosi solo ed esclusivamente sul presente.
Alberto Fontana, noto come Naska, è un esempio di come sia possibile realizzare
grandi sogni partendo da zero. Fin da bambino ha nutrito il sogno di diventare un
pilota ma, nell’iter di costruzione del suo sogno, Alberto ha dovuto affrontare la
diagnosi recente di Sindrome di Asperger che ha sicuramente reso la sua storia
ancora più inspirante. Ha affrontato le difficoltà della vita con coraggio e ha deciso
di condividere la sua esperienza con gli altri attraverso i suoi video sui social media
proprio per poter mostrare alle persone che la vita non è sempre facile, ma che è
possibile superare le sfide con determinazione e impegno. La sindrome di Asperger
ha rappresentato una sfida unica per Alberto, ma, allo stesso tempo, lo sport è stato
9 V.d. URL https://www.gazzetta.it/fitness/allenamento/07-09-2021/stefania-monaco-taekwondo-
intervista-atleta-asperger-420962281599.shtml?refresh_ce 12
il suo migliore alleato nel superare le difficoltà. L'ambiente strutturato e disciplinato
del mondo automobilistico e motociclistico gli ha fornito un terreno sicuro, una
“panacea” in cui potersi esprimere e superare i suoi limiti. In palestra e in pista,
Alberto ha trovato un rifugio dove poteva mettere da parte le difficoltà della vita
quotidiana e concentrarsi solo sul suo obiettivo di diventare un pilota di successo.
“Nella vita si possono fare grandi cose anche partendo dal nulla. Il nostro futuro,
10
quindi, dipende solo ed esclusivamente da noi stessi” : La sua storia insegna ai
giovani che è possibile superare le difficoltà con determinazione e impegno;
nonostante le sfide e gli ostacoli lungo il cammino, Alberto ha perseverato e ha
raggiunto risultati significativi nella sua carriera di pilota. L' allenamento e la
competizione nello sport gli hanno permesso di sviluppare una maggiore
consapevolezza del proprio corpo e delle proprie abilità motorie, contribuendo così
a migliorare la sua coordinazione e le sue capacità di concentrazione. Questo tipo
di attività ha anche favorito negli anni un significativo rilascio di endorfine che
hanno avuto un effetto positivo sul suo umore e sul suo benessere psicologico,
aiutandolo a gestire lo stress e l'ansia. Inoltre, partecipare a competizioni sportive
ha offerto ad Alberto l'opportunità di socializzare e di interagire con gli altri in un
contesto strutturato ed orientato agli obiettivi, dove le dinamiche sociali sono più
prevedibili e meno complesse rispetto alla vita quotidiana. Lo sport ha giocato un
ruolo fondamentale nel fornire al pilota un supporto emotivo, fisico e sociale per
affrontare le districate sfide associate alla sua sindrome ed ha rappresentato per lui
una via di mezzo per poter trovare un senso di appartenenza, di realizzazione dei
suoi obiettivi e di superamento delle difficoltà, contribuendo in modo significativo
alla sua crescita e al suo successo personale. Oggi Alberto è un’esemplificazione di
come sia possibile raggiungere grandi traguardi nella vita, nonostante le difficoltà
e il suo messaggio per i giovani è di non arrendersi mai e di seguire sempre le
proprie passioni con determinazione e impegno.
2.2 Benefici dell’attività creativa nell'ambito dell'Asperger
10 V.d. URL: https://www.zai.net/articoli/interviste/21066435/Alberto-Naska-il-pilota-YouTuber-
su-pista-e-sul-web 13
L'arte, in tutte le sue forme, offre un terreno fertile per esplorare ed esprimere le
emozioni, le esperienze e le percezioni in modi inaspettati e particolarmente
creativi. Per le persone con sindrome di Asperger che spesso affrontano sfide legate
alla comunicazione sociale e alla comprensione emotiva, l'arte può essere un mezzo
potente per esprimere sè stessi, comunicare con gli altri e sviluppare un senso di
identità e di appartenenza.
Attraverso la pittura, la scultura, la musica, la danza, la scrittura ed altre forme
espressive, le persone con sindrome di Asperger possono trovare un modo per
tradurre i loro pensieri, i loro sentimenti e le loro esperienze in un linguaggio che
sia significativo non solo per loro, ma anche per gli altri. L'arte offre un'opportunità
unica per esplorare e sviluppare le proprie capacità creative, stimolare la fantasia e
la creatività e sperimentare un senso di realizzazione e di successo. Inoltre, l'attività
creativa può essere un potente mezzo per promuovere il benessere emotivo e
mentale, offrendo alle persone con sindrome di Asperger un modo per rilassarsi,
ridurre lo stress e l'ansia e ritrovare così un senso di calma e di equilibrio interiore.
Attraverso l’espressione artistica, si possono esplorare ed elaborare le proprie
emozioni, si possono oltrepassare esperienze traumatiche e si possono sviluppare
strategie efficaci di coping per affrontare le sfide della vita quotidiana.
L’arte può metaforicamente rappresentare un “ponte” per la socializzazione e
l'inclusione sociale, offrendo alle persone con sindrome di Asperger l'opportunità
di incontrare ed interagire con gli altri in un contesto alternativo, innovativo e
creativo. Attraverso la partecipazione a corsi d'arte, a laboratori creativi, a gruppi
di teatro e ad altri eventi artistici, si possono incontrare persone con interessi simili,
si possono condividere esperienze comuni e si possono sviluppare nuove relazioni
sociali basate sulla passione in comune per l'arte.
Gli individui Asperger spesso possiedono un'immaginazione vivida e ricca e l'arte
fornisce loro uno spazio sicuro e liberatorio per dare forma alle loro idee e ai loro
sentimenti grazie ad una forma di espressione attraverso un canale che non è
verbale. La vena artistica può stimolare anche il pensiero divergente: alcuni studi
suggeriscono che le persone con Disturbi dello Spettro Autistico possono generare
risposte molto più insolite e creative dimostrando un potenziale vantaggio cognitivo
nel problem solving creativo. Interessante è la testimonianza di due persone comuni
14
che, insieme alla Sindrome di Asperger, condividono anche una venale passione
per l’arte. Per Lucila Guerrero e suo figlio Luka la passione artistica va oltre il
semplice hobby: è diventata una forma di espressione e comunicazione
fondamentale ed essenziale proprio per contrastare la sindrome di Asperger. Lucila
ha iniziato a dedicarsi alla fotografia e alla pittura numerica otto anni fa, proprio
quando era incinta di Luka; per entrambi, l'arte è diventata un modo per comunicare
e condividere la propria visione unica del mondo. Le passeggiate fotografiche
madre-figlio sono diventate un'attività ricorrente, offrendo loro l'opportunità di
esplorare la r